Van Morrison – Madame George

Van Morrison - Madame George

Rui Cardo Suggestions presenta grandi classici e perle nascoste, versioni ufficiali e live ricercati.

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Van Morrison - Madame George

Song

"Madame George" is a song by Northern Irish singer-songwriter Van Morrison. It appears on the album Astral Weeks, released in 1968.

The song features Morrison performing the vocals and acoustic guitar. It also features a double bass, flute, drums, vibraphone, and a string quartet.


Recensione

Van Morrison afferma di avere scritto la canzone in un flusso di coscienza, in effetti è quanto meno aleatorio attribuire significati ben precisi alle parole del brano, già a partire dalla figura del protagonista: secondo Bangs si parla di un travestito, ma Morrison ha sempre negato questa interpretazione; il titolo originale, cambiato successivamente, pare fosse Madame Joy - versione che si può ascoltare anche nel cantato stesso.

The Strange Boat analizza cosi:

Madame George" è il vortice dell’album. Probabilmente uno dei brani di musica più compassionevoli mai realizzati, ci chiede di vedere, no, fa in modo che noi vediamo la situazione critica di ciò che brutalmente chiamerò una drag queen disperata con una empatia di intensità tale che quando il cantante lo ferisce, lo feriamo anche noi (Morrison ha detto in almeno un’intervista che la canzone non ha niente a che vedere con qualsiasi tipo di travestito – almeno per quanto ne sa lui, aggiunge velocemente – ma sono stronzate).

La bellezza, la sensibilità, la santità della canzone è che è assente ogni intento sensazionalistico, pacchiano o di sfruttamento; in un certo modo Van ha ragione insistendo che non si parla di una drag queen, come non si parla di pedofilia – si parla di una persona, come in tutte le canzoni migliori, in tutta la letteratura maggiore.

L’ambientazione è la stessa della canzone precedente – "Cyprus Avenue", apparentemente un luogo dove le persone si lasciano trascinare, spronate dal desiderio, in momenti in cui si confrontano in maniera straziante e raggelante con i propri destini. È un luogo fondamentale di giudizio spietato – vento e pioggia appaiono in entrambe le canzoni – e, il che è abbastanza interessante, è un luogo in cui adulti vengono giudicati, ancor più crudelmente, da bambini, in entrambi i casi oggetti d’amore assolutamente indifferenti ai loro aspiranti amanti maturi.

I ragazzini di Madame George sono assolutamente sprezzanti – come i ragazzi di strada che alla fine cannibalizzano il cugino omosessuale in “Improvvisamente l’estate scorsa” di Tennessee Williams, sono troppo felici di presentarsi fin quando ci sono musica, feste, da bere e da fumare gratis, e troppo gioiosamente sputano sulle attenzioni di George quando tutto il resto finisce, mentre l’inverno funereo si fa strada non solo con pioggia e vento ma grandine, gelo e neve.

Strano

Quello che può sembrare più strano di tutto ma non lo è in realtà, è che sono esattamente quelle caratteristiche che dovrebbero rendere George più patetico – età, ebbrezza, il modo in cui i ragazzi accettano i suoi soldi e rifiutano il suo amore – che risvegliano qualcosa verso George nel cuore del ragazzo di questa canzone.  Ovviamente il ragazzo non si è semplicemente “innamorato dell’amore”, o cose del genere, ma piuttosto – che?

Perché proprio ed esattamente soltanto sprofondato nelle perversioni più ripugnanti un essere umano potrebbe amarne un altro per un motivo diverso che non sia il loro stesso essere umani: amarlo per la sua debolezza, i suoi difetti, alla fine forse per il suo decadimento.

Il decadimento è umano – questo è uno dei messaggi definitivi qui, e non intendo assolutamente, per quanto si voglia forzare il lessico, decadenza. Intendo che in questa canzone, o in qualunque cosa l’abbia ispirata, Van Morrison ha visto l’assoluta possibilità di amare essere umani all’ultimo stadio della degradazione, e che le implicazioni di ciò sono davvero terribili, molto più terribili che la mera visione di corpi resi brutti dall’età o dell’apparente assurdità di un uomo che dedica la sua vita al malriuscito artificio di perseguire l’aspetto di una donna.

Si può dire che per amare le domande devi amare le risposte che velocizzano il compimento dell’amore che è amato per amare la terribile disparità dell’esperienza umana che ama dire svettiamo su questi la perdita quell’amore di amare l’amore quella libertà avrebbe potuto essere, il treno per la libertà, ma non ci saliamo mai, piuttosto preferiamo salutare con la mano generosamente allontanandoci da coloro che sono vittime di sé stessi.

New Yorker

Ma chi può dire che qualcuno che vittimizza sé stesso non merita una compassione totale come il più negletto orfano del terzo mondo in una pubblicità della rivista New Yorker? Noo, meglio camminare sopra i corpi, almeno questo conferisce loro il rispetto che possono avere meritato una volta. Dove vivo, a New York (non per farla più grossa di quello che è, che sarebbe duro), tutti quelli che conosco camminano spesso sopra corpi che potrebbero essere morti o stare morendo per quanto ne sanno, senza alcuno sforzo.

Ovviamente c’è una certa razionalità – che altro potresti fare – ma non regge più del nostro timore della nostra propria impotenza di fronte alla pianura della vita com’è veramente: una pianura che si estende all’infinito oltre gli orizzonti che abbiamo solo inventato. Avanti, dimenticatelo! Mentre sto scrivendo, si pubblicizza nel Village Voice che stanno aprendo club S&M eterosessuali a Manhattan, con annunci del genere: “S&M è soltanto un’altra forma di amore, altrettanto valida.

Perché la gente non sa accertarlo non lo sapremo mai”. Ti fa venire voglia di saltare giù da una finestra del quinto piano piuttosto che leggerlo, ma non è certo la fine del mondo; non è neanche paragonabile ai dolori che ci affliggono dovunque ogni giorno che vengono affrontati casualmente da tutti noi come fatti della vita. Forse si riduce tutto alla misura in cui effettivamente ci si voglia assoggettare.

Se si accetta anche per un solo momento l’idea che ogni vita umana è preziosa e delicata come un fiocco di neve e poi si guarda un alcolizzato nel vano della porta, devi soffrire fino a sentirti come una spugna per tutti i problemi di quegli altri stronzi, fino a che non ti senti uno stronzo tu stesso, per cui devi tracciare i confini opportuni. Arresti i sentimenti. Ma sai che in quel momento cominci a morire. E allora lotti con te stesso.

Orrore

Quanto di questo orrore posso permettermi di rendere oggetto dei miei pensieri? Forse  il più stupido manichino è più saggio di chi permette alla propria sensibilità di condurlo a distruggere tutto ciò che tocca – ma d’altronde inclinare un poco il cappello di madame George, solo per riconoscere che quella persona esiste, soltanto toccargli la guancia e poi probabilmente spirare perché realizzare di dovere condividere il mondo con lui è fondamentalmente insopportabile, è soltanto percorrere il primo passo.

La realizzazione di vivere è semplicemente così bassa e così esaltata e così insopportabile e così desiderabile. Per favore torna e lasciami solo. Ma una volta che siamo d’accordo, possiamo parlare quanto vogliamo dell’universalità di questo abisso: non fa nessuna differenza, il maggiore corrisponde solo al minore per qualche soccorso menzognero, Unicef per parenti, per cui ti gratti e sputi e imprechi in una rassegnazione violenta di fronte alla pura verità che non c’è assolutamente nulla che tu possa fare eccetto rifiutare chiunque soffra più di te.

In un tale momento, un altro respiro è un tradimento. Per questo abbandoni le tue cause liberali, lasci che l’umanità sofferente muoia in uno squallore peggiore di quanto sapessero prima che arrivassi tu. Innalzi le loro speranze. Il che ti rende più spregevole della più porca carogna. Più spregevole dei ragazzi ignoranti che fregano madame George per un paio di sigarette. Perché hai commesso il crimine della conoscenza, e pertanto non solo sei passato oltre a qualcuno che sapevi stava soffrendo, ma hai anche violato la sua privacy, l’ultima proprietà dei defraudati.

Fuga

Tale conoscenza è probabilmente la peggiore cosa che possa accadere a una persona (una persona fortunata), per cui non meraviglia che il protagonista di Morrison abbia voltato le spalle a Madame George, sia fuggito alla stazione, cercando di correre lontano da quello che ha visto, più lontano di quanto il tempo di una vita potrebbe dargli.

E non meraviglia neanche che Van Morrison non sia mai più giunto così vicino a guardare dritto in faccia alla vita, non meraviglia che sia poi passato a Tupelo Honey e addirittura Hard Nose the Highway con tutto il suo lato di canzoni che parlano di foglie cadenti. In Astral Weeks e in "T.B. Sheets" si è confrontato quanto basta per la vita di qualsiasi uomo.


Album

Astral Weeks è il secondo album del musicista britannico Van Morrison, uscito nel 1968.

Regolarmente inserito ai vertici delle più autorevoli liste critiche riguardo ai migliori dischi di sempre, nel 1995 è stato posizionato al secondo posto nella lista sui migliori album di sempre stilata dai 76 giornalisti/critici della prestigiosa rivista Mojo, nel gennaio 2016 al terzo posto nella lista critica di Uncut sui migliori 200 albums, al diciannovesimo nella lista dei 500 migliori album secondo Rolling Stone (giornalisti, musicisti, dj, produttori, etc...), al terzo posto nel 1993 sul Times.

Nel 1997, Astral Weeks si posizionò al numero 9 della classifica dei migliori album di tutti i tempi secondo il sondaggio Music of the Millennium, condotto da HMV, Channel 4, The Guardian e Classic FM.

È stato, tra i tanti, "l'album più importante fino ad oggi nella mia vita" ("Stranded", 1979) per il leggendario critico rock Lester Bangs, "l'album che ho più ascoltato in vita mia" "my favourite record of all time" ("Listen to Van Morrison" e "Writings 1968-2010") per un'altra icona del giornalismo musicale come Greil Marcus, per Dave Marsh "c'è Astral Weeks...e poi ci sono tutti gli altri album" (slkelly.org) e "il mio classico" per il regista Wim Wenders "quasi tutti gli esseri umani su questo pianeta dovrebbero conoscere il più grande album di tutti i tempi" (Deutschlandradio, daybyday.press/article4044 2012). Astral Weeks è stato definito come l'album più "deificato" nella storia della musica popolare (Great Rock Discography).

Astral Weeks uscì un anno dopo il primo album di Van Morrison, Blowin' Your Mind!. Grazie a questo secondo album Van Morrison ebbe un grande riscontro di critica (disco dell'anno per Rolling Stone e uno dei dischi dell'anno per Melody Maker) ma non molta popolarità, poi però raggiunta con il disco successivo Moondance del 1970.

Il disco

Considerando che prima di allora Morrison aveva realizzato canzoni da top ten come Brown Eyed Girl (1967) o Gloria, realizzato con il suo gruppo irlandese "Them", questo album fu un decisivo cambiamento stilistico. Van Morrison stava vivendo un periodo sofferto, la brutta vicenda contrattuale del periodo Bang fu moralmente un brutto colpo.

In quel periodo decise di cambiare totalmente genere e si mise a suonare dal vivo un innovativo sound folk jazz acustico, lui chitarra e voce con l'aggiunta di un flautista e un contrabbassista. Da quei live nascono le prime idee dell'album che lo consacrerà alla storia.

"Conoscevo i proprietari di quello studio, l'Ace recording Studio, al numero 1 di Boylston Place, e quando lui ha suonato l'inizio di Astral Weeks mi sono quasi messo a piangere. Ho sentito qualcosa che mi vibrava dentro e ho capito che volevo lavorare su quel sound" (Lewis Merenstein, produttore 1968)

Il 25 settembre 1968 ai Century Sound Studios di New York ci fu la prima sessione di registrazione (delle tre totali) di Astral Weeks. Furono registrate in ordine "Madame George", "Cyprus Avenue" e "Beside You". La quarta, "Astral Weeks", non era inizialmente inclusa nel disco.

Astral Weeks è uno degli album più enigmatici e profondi di sempre. Compositivamente superbo, l'album è il primo nella musica rock ad essere definito "impressionista", il primo ad aver catapultato il proprio ascoltatore in un determinato luogo, tempo e spazio, il primo a creare un'atmosfera poetica assolutamente originale; un nuovo e geniale linguaggio espressivo con pezzi che hanno fatto storia: la magia infinita della title track che si divide tra passione e redenzione, l'amore proibito e incondizionato di Cyprus Avenue, l'addio alla giovinezza di Madame George, il mistico romanticismo di Sweet Thing, lo sguardo poetico di Ballerina e la drammatica atmosfera di Beside You.

Forte impatto

Di fortissimo impatto la voce estremamente duttile, estatica ed espressiva di Van Morrison, il suo modo di interpretare risulta geniale e innovativo, con frasi e parole ripetute in modo davvero intenso e suggestivo, capaci di farti entrare totalmente dentro il disco. Un flusso di coscienza spesso paragonato allo stile espressivo del poeta irlandese James Joyce.

I brani sono formati da basi blues e sonorità folk-jazz, sono suddivisi in due parti, intitolate In the beginning (le quattro sul lato A) e Afterwards (le quattro sul lato B). La musica di Astral Weeks è allo stesso tempo drammatica ed esaltante, ispirata alla grande poesia irlandese (Joyce, Yeats, Blake), mistica, romantica e dotata di una trascendente spiritualità che diverrà negli anni l'aspetto più amato dell'arte morrisoniana.

Nel complesso Astral Weeks è un disco che fa della spontaneità e della libertà espressiva la sua vera forza. Infatti i musicisti improvvisano mirando e completando magnificamente l'aspetto"impressionistico", poetico ed ambientale del disco.

Come accade spesso nel mondo dell'arte, se inizialmente fu accolto freddamente dal pubblico in seguito ha incrementato di anno in anno le sue vendite e la sua fama raggiungendo ben presto lo status di classico. L'album fu realizzato con un quintetto jazz di cui facevano parte lo straordinario bassista acustico Richard Davis (di qualità incredibile il suo apporto al disco), il chitarrista jazz Jay Berliner, e il batterista Connie Kay; gli arrangiamenti furono curati da Larry Fallon.


Artist

Sir George Ivan "Van" Morrison (Belfast31 agosto 1945) è un cantantepolistrumentista e paroliere nordirlandese.

Suona diversi strumenti tra i quali chitarraarmonica a boccatastieresassofono e occasionalmente anche la batteria.

Dopo gli esordi blues rock con i Them, Morrison intraprese una carriera solista in bilico tra la passione giovanile per la musica nera, una forte vena creativa (che lo ha portato a sconfinare spesso in territori jazz) e uno stretto legame con la musica tradizionale della sua terra d'origine. A rendere unico il suo stile contribuiscono la sua caratteristica vocalità e una intensa poetica che abbraccia musica e parole in modo altamente espressivo.

La rivista Rolling Stone lo classifica quarantaduesimo nella sua lista dei cento migliori artisti di sempre nonché ventiquattresimo in quella dei cento migliori cantanti. Le sue esibizioni dal vivo, al suo meglio, sono state definite come mistiche e trascendenti. Due suoi album, Astral Weeks e Moondance, compaiono nella lista dei 500 migliori album di sempre, ancora secondo Rolling Stone.

Audio

Lyrics

Down on Cyprus Avenue
With a childlike vision leaping into view
Clicking and clacking of the high heeled shoe
Ford and Fitzroy, and Madame George

Marching with the soldier boy behind
He's much older now with hat on drinking wine
And that smell of sweet perfume comes drifting through
All the cool night air like Shalimar

And outside they're making all the stops
The kids out in the street collecting bottle-tops
Gone for cigarettes and matches in the shops
Happy taken Madame George
Woah, that's when you fall
Woah, woah, woah, woah, woah, woah
That's when you fall
Yeah, that's when you fall

When you fall into a trance
A sitting on a sofa playing games of chance
With your folded arms and history books you glance
Into the eyes of Madame George

And you think you found the bag
You're getting weaker and your knees begin to sag
In a corner playing dominoes in drag
The one and only Madame George

Then from outside the frosty window raps
She jumps up and says "Lord, have mercy I think that it's the cops"
And immediately drops everything she gots
Down into the street below

And you know you gotta go
On that train from Dublin up to Sandy Row
Throwing pennies at the bridges down below
And the rain, hail, sleet, and snow

Say goodbye to Madame George
Dry your eye for Madame George
Wonder why for Madame George
Woah

And as you leave, the room is filled with music
Laughing, music, dancing, music all around the room
And all the little boys come around, walking away from it all
So cold

And as you're about to leave
She jumps up and says "Hey love
You forgot your gloves, and
The love that loves the love that loves the love
That loves the love that loves to love
The love that loves to love the love, the gloves"

To say goodbye to Madame George
Dry your eye for Madame George
Wonder why for Madame George
Dry your eyes for Madame George

Say goodbye
In the wind and the rain on the backstreet
In the backstreet, in the backstreet
Say goodbye to Madame George
In the backstreet, in the backstreet, in the backstreet
Woah-oh, yeah-woah
Down home, down home in the back street
Gotta go
Say goodbye, goodbye, goodbye
Dry your eye, your eye, your eye, your eye
Your eye, your eye, your eye, your eye (x4)

Say goodbye to Madame George
And the loves that love to love that loves to love
That loves to love the loves that loves to love
The love that loves to love
Say goodbye, goodbye, goodbye

Woah-oh, mmm
Mmm-mmm
...

Say goodbye, goodbye, goodbye, goodbye
Goodbye, goodbye, eh-eh to Madame George
Dry your eye for Madame George
Wonder why for Madame George
Oh, the love that loves, the love that loves to love the love
That loves to love the love that loves to love
Say goodbye, goodbye
Get on the train
Get on the train, the train, the train
The train, the train darling
This is the train, this is the train darling
This is the train
Whoa, say goodbye
Goodbye, goodbye, goodbye (x3)
Get on the train, get on the train

Testo

Lungo cyprus avenue
Con un'ingenua visione che balza alla vista
Il clic clac della scarpa col tacco alto
Ford & Fitzroy, madame George

Marciando col soldatino dietro
È più vecchio, ha su il cappello, beve vino
E quell'odore di profumo dolce giunge fluttuando, penetrando
La fresca aria notturna come Shalimar

E fuori stanno facendo tutte le fermate
I ragazzi fuori in strada raccolgono tappi di bottiglia
Andati per sigarette e fiammiferi nei negozi
Felicemente fregato, madame George
È in quel momento che cadi
...
È lì che cadi
Si, è li che cadi

È lì quando cadi in trance
Sedendo su un divano a giocare a soldi
Con le braccia incrociate e i libri di storia getti lo sguardo
Negli occhi di madame George

E pensi di aver trovato il sacchetto
Diventi più debole e le ginocchia cominciano a cedere
Nell'angolo a giocare a domino, in abiti femminili
il solo e unico madame George

E poi da fuori bussano alla finestra coperta di ghiaccio
Lei salta su dicendo oh misericordia di Dio, credo siano gli sbirri
E immediatamente lascia cadere tutto
Giù nella strada sotto

E sai che devi andare
Su quel treno da Dublino a Sandy Row
Buttando centesimi giù dai ponti
E la pioggia, grandine, il gelo e la neve

Dì addio a madame George
Asciuga i tuoi occhi per madame George
Chiediti il perché, per madame George
woah

E mentre te ne vai, la stanza è piena di musica, risa, musica
Danze, musica tutt'intorno alla stanza
E i ragazzini si ripresentano, allontanandosi da tutto
Così freddo

E mentre stai per partire
Si alza e dice "Hey amore
Hai dimenticato i guanti e
L'amore che ama l'amore che ama l'amore
Che ama l'amore che ama amare
L'amore che ama amare l'amore, i guanti"

Per dire addio a Madame George
Asciugati gli occhi per Madame George
Chissà perché per Madame George
Asciugati gli occhi per Madame George

Dire addio
Nel vento e nella pioggia sul vicolo
Nella stradina secondaria, nella stradina secondaria
Dì addio a Madame George
Nella stradina secondaria, nella stradina secondaria, nella stradina secondaria
Woah-oh, yeah-woah
Giù a casa, giù a casa nella strada secondaria
Devo andare
Dì addio, addio, addio
Asciuga i tuoi occhi, i tuoi occhi, i tuoi occhi, i tuoi occhi
Il tuo occhio, il tuo occhio, il tuo occhio, il tuo occhio
...

Dì addio a Madame George
E gli amori che amano amare che amano amare
Che ama amare gli amori che ama amare
L'amore che ama amare
Dì addio, addio, addio

Woah-oh, mmm
Mmm-mmm
...

Dì addio, addio, addio, addio
Addio, arrivederci, eh-eh a Madame George
Asciugati gli occhi per Madame George
Chissà perché per Madame George
Oh, l'amore che ama, l'amore che ama amare l'amore
Che ama amare l'amore che ama amare
Dì addio, addio
Salire sul treno
Sali sul treno, sul treno, sul treno
Il treno, il treno tesoro
Questo è il treno, questo è il treno tesoro
Questo è il treno
Whoa, dì addio
Addio, arrivederci, arrivederci (x3)
Sali sul treno, sali sul treno

Live 2008

Live 1973

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