Tre Allegri Ragazzi Morti – Alle Anime Perse

Tre Allegri Ragazzi Morti - Alle Anime Perse

Rui Cardo Suggestions presenta grandi classici e perle nascoste, versioni ufficiali e live ricercati.

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Tre Allegri Ragazzi Morti - Alle Anime Perse

Nel giardino dei fantasmi è il settimo album in studio del gruppo musicale italiano Tre Allegri Ragazzi Morti, pubblicato il 7 dicembre 2012 da La Tempesta Dischi.

Descrizione

Il disco è stato presentato ufficialmente in occasione della festa La Tempesta al Rivolta, tenutasi a Marghera lo stesso giorno della pubblicazione. Inoltre, il 31 ottobre 2012 la band ha pubblicato una traccia sul proprio canale YouTube, ossia La fine del giorno (canto n°3). Il secondo brano estratto, diffuso il 21 novembre, è stato La mia vita senza te.

L'album mischia diversi generi musicali, come da sempre nella carriera dei TARM: indie rock, reggae, dub, musica d'autore, folk e musica etnica.

La copertina e i disegni del disco sono di Davide Toffolo, mentre la grafica è curata da Alessandro Baronciani.

Nel gennaio 2013 viene diffuso il video di La mia vita senza te tradotto nella Lingua dei segni italiana e interpretato da una coreografia a cura del Coro Anni Dieci, fondato dai TARM a Pordenone. Contemporaneamente viene diffuso il video de Il nuovo ordine, per la regia di Andrea Guara, e girato ad Aggius (Sardegna).

Il 18 marzo 2013 viene diffuso il video di Alle anime perse.


Tre Allegri Ragazzi Morti (spesso abbreviato in TARM) è un gruppo musicale formatosi nel 1994 a Pordenone.

Il chitarrista e fumettista Davide Toffolo iniziò a suonare alla fine degli anni settanta quando Pordenone divenne una delle città più rilevanti per il punk rock italiano.

Questo grazie al movimento pordenonese The Great Complotto, dal quale usciranno una miriade di piccoli gruppi punk rock e new wave, che però avranno quasi tutti breve vita. Tra questi anche i Futuritmi (1983-1990), nella cui formazione, oltre a Toffolo, militava anche Gian Maria Accusani, leader dei Prozac+. Il gruppo partecipò anche al programma musicale pomeridiano D.O.C., di Renzo Arbore.

Inizi e prime produzioni

I Tre Allegri Ragazzi Morti nacquero nel 1994, in un clima particolarmente attivo, per iniziativa di Toffolo,del bassista Stefano Muzzin e di Luca Masseroni (in arte Luca Casta), ai quali si unirà per il singolo Si parte il bassista Enrico Molteni (all'epoca appena 18enne), che era tra gli spettatori dei primi concerti della band e che prende il posto del dimissionario Muzzin.

Tra il 1994 ed il 1996 realizzano tre dischi autoprodotti e pubblicati solo su cassetta (Mondo NaifAllegro Pogo Morto e Si Parte), che però vengono perlopiù ignorati dalla critica.

Nel 1997 uscì il primo LP del gruppo, Piccolo intervento a vivo, un album che unisce al suo interno registrazioni live di canzoni già presenti nelle precedenti pubblicazioni, e tracce in studio inedite.

L'album richiamò l'attenzione di alcune case editrici, tra cui la BMG Ricordi, che mise la band sotto contratto per il successivo LP, Mostri e normali. Con questo disco si fanno conoscere sulla scena musicale italiana, attraverso un particolare rock alternativo che mette in risalto l'attitudine e la secchezza nel tratteggiare musiche e testi prettamente punk, con influenze anche blues e indie rock statunitensi.

Video

Testo

(rit.)
Alle anime perse dovremmo dare un tetto
ai corpi senza pace offro il mio letto
Alle anime perse dovremmo dare un tetto
ai corpi senza pace offro il mio letto

(rit.)

Figlia di quel ragazzo che nessuno ha visto più
passato vent'anni fa e non tornato ancora
Si divertì con sua madre come sapeva fare
lasciandola addormentata a sorridere e a sognare

(rit.)

Silenziosa come la neve, bianca come la luna
la pelle di sua madre gli occhi di suo papà
L'uomo che non ha conosciuto sul quale fantasticare
un capitano o un pilota l'avrebbe voluto incontrare

(rit.)

Compiuti quattordici anni un uomo arrivò dalla strada
la prese in mezzo all'erba a qualche metro dal mare
Prima un po' di paura, poi un fremito e si lasciò andare
con un uomo senza nome che le insegnò a baciare

Come arrivato partì senza mai piu tornare
lei lo aspettò dritta in piedi, fra la strada e il mare
Si disperava perché aveva sempre fame
dei baci che non trovava piu e che erano come il pane

(rit.)

Di storie come queste ne ho da raccontare
che questa notta nera faremo passare
e passerà la guerra e passerà la fame
e il deserto di ragioni che ci hanno dato da raccontare.
Di storia come questa ne ho da raccontare
se mi vuoi ascoltare
se mi vuoi ascoltare...

Aveva sempre fame
dei baci che non trovava più
e che erano come il pane

(rit.)

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Per L’Emilia

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