Rino Gaetano – Berta Filava

Rino Gaetano - Berta Filava

Rui Cardo Suggestions presenta grandi classici e perle nascoste, versioni ufficiali e live ricercati.

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Rino Gaetano - Berta Filava

Song

"Berta filava" è una delle più famose canzoni scritte ed interpretate dal cantautore italiano Rino Gaetano, pubblicata come singolo nel 1976.

Il titolo viene dal detto È passato il tempo in cui Berta filava (con possibili varianti regionali), per indicare le differenze tra il presente e i tempi andati: la Berta del proverbio è identificata, di solito, con Bertrada di Laon, moglie di Pipino il Breve.

La canzone è stata utilizzata come colonna sonora di uno spot della FIAT.


Artist

Rino Gaetano, all'anagrafe Salvatore Antonio Gaetano (Crotone29 ottobre 1950 – Roma2 giugno 1981), è stato un cantautore italiano, ricordato per la sua voce ruvida, per l'ironia e i nonsenso caratteristici delle sue canzoni, nonché per la denuncia sociale spesso celata dietro testi apparentemente leggeri e disimpegnati.

Rimasto profondamente legato alle sue origini calabresi, rifiutò ogni sorta di etichetta e, a differenza di numerosi suoi contemporanei, evitò di schierarsi politicamente. Nonostante questo, i suoi componimenti non mancano di riferimenti e critiche alla classe politica italiana: Gaetano arrivò in alcuni suoi brani a fare nomi e cognomi di uomini politici del tempo e non solo e, anche per questo, i suoi testi e le sue esibizioni dal vivo furono più volte segnati dalla censura.

Crocevia della sua carriera fu l'esperienza sanremese con il successo di Gianna; per molto tempo infatti gran parte del pubblico italiano lo ha ricordato solo per questo episodio e per questa canzone. I suoi lavori precedenti vennero quasi eclissati dal nuovo successo e ciò che giunse al grande pubblico delle sue canzoni – in primis Gianna – fu soprattutto il nonsenso e non tutto ciò che si celava dietro di esso. Tragica e prematura fu la sua scomparsa, dovuta a un incidente stradale che lo portò via a soli trent'anni.

Il lavoro di Gaetano cominciò a essere significativamente apprezzato diversi anni dopo la sua morte e molte delle sue canzoni vennero riscoperte soprattutto dopo il 2000, riscuotendo consensi sempre maggiori, in particolar modo tra le nuove generazioni, e conferendo all'ormai defunto cantautore lo status di artista di culto.

Morte

Il 31 maggio Gaetano fece la sua ultima apparizione in TV cantando E io ci sto e Scusa Mary nel programma Crazy Bus. In quei giorni incise alcune canzoni insieme ad Anna Oxa come Il leone e la gallina di Mogol e Lucio Battisti.

La carriera e la vita di Rino Gaetano si interruppero il 2 giugno 1981 all'età di trent'anni in seguito ad un incidente stradale. Già l'8 gennaio un fuoristrada contromano aveva spinto la Volvo di Gaetano contro il guard rail: il cantante rimase illeso mentre la sua auto venne distrutta.

Gaetano aveva deciso poi di acquistare una nuova Volvo 343 grigio metallizzato, targata Roma Z40932. Il 2 giugno, verso le tre del mattino, dopo una serata passata nei locali, stava tornando a casa da solo a bordo della sua auto. Alle 3.55, mentre percorreva via Nomentana, all'altezza dell'incrocio con via Carlo Fea, con la sua vettura invase la corsia opposta.

Un camionista che sopraggiungeva nell'altro senso di marcia provò a suonare il clacson, ma l'urto con il mezzo pesante era ormai inevitabile. La parte anteriore e il lato destro della Volvo vennero distrutti; Gaetano batté violentemente la testa contro il parabrezza, sfondandolo, mentre l'impatto del petto sul volante e il cruscotto fu violentissimo.

Autopsia

L'autopsia rivelerà - come causa della perdita di controllo dell'auto - un possibile collasso prima dell'impatto, mentre il camionista - Antonio Torres, che presterà i primi soccorsi al cantante - raccontò di aver visto Gaetano accasciarsi di lato e iniziare a sbandare per poi riaprire gli occhi solo pochi attimi prima dell'impatto.

Quando arrivarono i mezzi di soccorso, Gaetano era già in coma; giunto al Policlinico Umberto I furono riscontrate una frattura alla base cranica, varie ferite a livello della fronte, una frattura malare destra e una sospetta frattura allo sterno. Il policlinico non aveva però un reparto attrezzato per gli interventi d'urgenza sui craniolesi, così il medico di turno, il dottor Novelli, tentò di contattare un altro ospedale dotato di un reparto di traumatologia cranica.

Vennero contattati telefonicamente il San Giovanni, il San Camillo, il CTO della Garbatella, il Policlinico Gemelli e il San Filippo Neri, ma non si riuscì a trovare un posto disponibile. Finalmente ricoverato al Gemelli, Gaetano morirà comunque alle sei del mattino. Vi furono successivamente polemiche per via del mancato ricovero e venne aperta anche un'inchiesta e un'interrogazione parlamentare.

L'interrogazione parlamentare n. 4-02031 del 4 giugno 1981, con risposta del Governo del 1º febbraio 1982.

Funerali

Il 4 giugno si tennero i funerali nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù, quella in cui Gaetano avrebbe dovuto sposarsi poco dopo. Alle esequie parteciparono parenti, amici, personaggi della musica, dirigenti della RCA e fan. Inizialmente venne sepolto nel piccolo cimitero di Mentana, poi il 17 ottobre venne trasferito al cimitero del Verano.

In La ballata di Renzo, canzone scritta da Gaetano dieci anni prima della morte, si narra la storia di un ragazzo di nome Renzo che muore in circostanze simili a quelle del cantautore:

« La strada era buia, s'andò al S. Camillo
e lì non l'accettarono forse per l'orario,
si pregò tutti i santi ma s'andò al S. Giovanni
e lì non lo vollero per lo sciopero. »
(da Quando Renzo morì io ero al bar - Rino Gaetano)

Renzo viene investito da un'auto e muore dopo essere stato rifiutato da molti ospedali di Roma per mancanza di posti, mentre i suoi amici sono al bar. Nella canzone vengono citati tre degli ospedali che rifiutarono Gaetano il 2 giugno 1981 per mancanza di letti: il Policlinico, il San Giovanni e il San Camillo.

Il 27 novembre 2007 Carlo Lucarelli ha parlato della morte del cantautore in DeeGiallo, programma radiofonico in onda su radio DeeJay, nel quale lo scrittore ricostruiva in forma narrativo-documentaristica delitti irrisolti legati al mondo della musica.

Video

Testo

E Berta filava
E filava la lana
La lana e l'amianto
Del vestito del santo
Che andava sul rogo
E mentre bruciava
Urlava e piangeva e la gente diceva
"Anvedi che santo"
"Vestito d'amianto"

E Berta filava
E filava con Mario
E filava con Gino
E nasceva il bambino che non era di Mario
E non era di Gino

E Berta filava
Filava a dritto
E filava di lato e filava, filava e filava la lana

E Berta filava (E filava, filava)
E Berta filava e filava la lana
Filava l'amianto del vestito del santo che andava sul rogo
(Filava, filava)
E mentre bruciava
Urlava e piangeva e la gente diceva
"Anvedi che santo vestito d'amianto" (Filava, filava)
(Filava, filava)

E Berta filava, filava con Mario
Filava con Gino
E nasceva il bambino che urlava e piangeva
E la gente diceva: "Anvedi che santo"

E Berta filava (E filava, filava)
E Berta filava, filava con Gino, filava il bambino
Cullava, cullava, filava l'amianto (E filava, filava)
E Berta filava (E filava, filava)
E Berta filava (E filava, filava)

RAI

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