Pearl Jam – Black

Pearl Jam - Black

Rui Cardo Suggestions presenta grandi classici e perle nascoste, versioni ufficiali e live ricercati.

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Pearl Jam - Black

Song

Black è un brano musicale tratto da Ten, album di debutto dei Pearl Jam. La canzone è il soliloquio di un uomo dal cuore spezzato che ricorda la sua amata perduta.

Black è uno dei brani più noti del gruppo ed è un pezzo centrale ed emozionante dell'album. Come per "Rearviewmirror" tratto da Vs. e Better Man tratto da Vitalogy, il gruppo si è rifiutato di farne un singolo, ritenendo che fosse troppo personale e che le emozioni sarebbero andate perdute qualora se ne fosse fatto un video o un singolo.

Nonostante questo, il brano ha raggiunto la posizione numero 3 della classifica di Billboard Mainstream Rock Tracks nel 1992. La canzone è inclusa nella raccolta Rearviewmirror: Greatest Hits 1991-2003 dei Pearl Jam.

L’atmosfera che traspare dal testo è grigia, malinconica e allo stesso tempo dolce, una sorta di spleen in musica e versi narrati dalla voce profonda e calda di Eddie.


Album

Ten è il primo album in studio del gruppo musicale statunitense Pearl Jam, pubblicato negli Stati Uniti il 27 agosto 1991 dalla Epic Records.

Il nome dell'album deve le proprie origini al numero di maglia del giocatore di pallacanestro Mookie Blaylock, dal quale il gruppo aveva inizialmente preso il nome.

Insieme a Nevermind dei Nirvana, è stato l'album che ha permesso l'affermarsi del movimento grunge e del rock alternativo durante i primi anni novanta. L'album produsse tre singoli di successo, AliveEven Flow e Jeremy, che furono accompagnati da tre videoclip di altrettanta fama.

Il video di Jeremy in particolare fu premiato con l'MTV Video Music Award al video dell'anno nel 1993. La rivista Rolling Stone ha inserito Ten al 209º posto della sua lista dei 500 migliori album.

Nel febbraio 2013 l'album ha superato quota 10 milioni di copie vendute negli Stati Uniti d'America, venendo certificato disco di diamante dalla RIAA.

Antefatti

Il chitarrista Stone Gossard e il bassista Jeff Ament suonarono insieme nei Green River. In seguito allo scioglimento del gruppo, avvenuto nel 1987, i due si sono uniti ai Mother Love Bone sul finire degli anni ottanta. La carriera di questi ultimi venne tuttavia stroncata dall'improvvisa morte per overdose di droga del cantante Andrew Wood, avvenuta poco prima della pubblicazione dell'album di debutto del gruppo Apple nel 1990.

Devastati dalla notizia, passarono mesi affinché Gossard e Ament tornassero a suonare assieme. Gossard passò il suo tempo a scrivere materiale che era più duro rispetto a quello che aveva fatto in precedenza. Dopo alcuni mesi, Gossard iniziò a contattare il collega chitarrista di Seattle Mike McCready, la cui band Shadow si era appena sciolta; McCready a sua volta incoraggiò Gossard a riconnettersi con Ament.

I tre dunque si recarono in studio per sessioni separate con il batterista dei Soundgarden Matt Cameron e l'ex batterista degli Shadow Chris Friel per registrare alcune demo strumentali. Cinque dei brani registrati – Dollar ShortAgytian CraveFootstepsRichard's E e E Ballad – furono inseriti nel demo Stone Gossard Demos '91, che venne distribuito nella speranza di trovare un cantante e un batterista per il trio.

Eddie Vedder

Il cantante di San Diego Eddie Vedder acquistò una copia della demo nel settembre 1990, quando gli venne passata dall'ex batterista dei Red Hot Chili Peppers Jack Irons. Vedder ascoltò il materiale e il giorno successivo scrisse i testi per Dollar ShortAgytian Crave e Footsteps. Le prime due furono in seguito rinominate Alive e Once.

Gossard e Ament ascoltarono la demo con la voce e i testi di Vedder, e rimasero così impressionati da far volare Vedder a Seattle per un'audizione. Nel frattempo, Vedder aveva composto le parole anche per E Ballad, rinominata Black. Vedder arrivò il 13 ottobre 1990 e provò con la band (ora affiancata dal batterista Dave Krusen) per una settimana, scrivendo inoltre undici brani.

Vedder fu presto assunto come cantante del gruppo, che poco dopo firmò un contratto discografico con la Epic Records.

Registrazione

Il gruppo, all'epoca chiamato Mookie Blaylock, si recò ai London Bridge Studios di Seattle nel marzo 1991 con il produttore Rick Parashar per registrare l'album di debutto. Dopo aver lavorato con Parashar per Temple of the Dog, Gossard e Ament gli chiesero di coprodurre Ten. Parashar contribuì suonando anche pianoforte, organo e percussioni.

Alcune tracce erano state registrate ai London Bridge in precedenza nel mese di gennaio, ma di quelle sessioni fu utilizzata soltanto Alive. Le registrazioni dell'album si svolsero rapidamente e richiesero solo un mese, soprattutto perché il gruppo aveva già pronto la maggior parte del materiale per il disco.

PorchDeepWhy Go e Garden furono registrati per la prima volta durante le sessioni dell'album, mentre i restanti brani furono invece realizzati in precedenza. McCready ha affermato che «Ten era principalmente Stone e Jeff; io ed Eddie eravamo i comprimari del viaggio in quel momento.» Ament ha aggiunto che «all'epoca sapevamo che eravamo ancora lontani dall'essere un vero gruppo.»

Le sessioni di registrazione per Ten furono completate nel maggio 1991. Krusen lasciò il gruppo una volta ultimate le sedute, per entrare in un programma di riabilitazione dall'alcool; secondo quanto dichiarato da lui stesso, il batterista all'epoca soffriva di problemi personali. Krusen ha affermato:

«È stata una grande esperienza. Lo ho avvertito sin dagli inizi che il gruppo aveva qualcosa di speciale [...] Dovevano lasciarmi andare, non potevo smettere di bere, e ciò causava problemi. Loro mi diedero diverse possibilità, ma io non fui in grado di metterle insieme.» 

Inghilterra

A giugno la formazione si unì a Tim Palmer in Inghilterra per il missaggio. Palmer decise di effettuare il missaggio ai Ridge Farm Studios, una fattoria convertita che secondo Palmer era «ciò di più lontano possibile da uno studio di Los Angeles o New York.» Palmer apportò alcune aggiunte alle tracce già registrate, tra cui la conclusione dell'assolo di chitarra di McCready in Alive e l'introduzione di Black.

Negli anni successivi, i membri del gruppo tuttavia avrebbero espresso il loro disappunto per il risultato finale. Nel 2001 Ament ha detto: «Mi piacerebbe remixare Ten. Ed, sicuramente, sarebbe d'accordo con me... Non si tratterebbe di modificare le registrazioni; giusto togliere un po' di quel riverbero

Nel 2002 Gossard ha aggiunto: «[l'album] È stato "stravolto", eravamo novizi in studio e abbiamo passato troppo tempo a registrare, a fare riprese diverse, a uccidere l'atmosfera e sovraincidere tonnellate di chitarra, c'è molto riverbero nel disco.»

Nel 2006 Vedder ha concluso:

«Posso ascoltare i primi dischi [tranne] il primo, il che è strano visto che è quello che, in un certo senso, ci ha definiti, o di cui la gente conosce più canzoni.»

Le canzoni
Eddie Vedder attinse dalle sue esperienze personali per scrivere alcuni dei testi dell'album.

Molti dei brani di Ten sono nati come composizioni strumentali a cui Vedder ha aggiunto le parole dopo essersi unito alla formazione. I testi dell'album trattano tematiche come la depressione, il suicidio, la solitudine e l'omicidio. Le canzoni affrontano anche questioni sociali come il problema dei senzatetto (Even Flow) e l'uso degli ospedali psichiatrici (Why Go).

Il singolo Jeremy e il suo videoclip sono stati ispirati da una storia di cronaca vera in cui uno studente del liceo si è sparato di fronte ai suoi compagni di classe.

Alcuni ascoltatori hanno interpretato Alive come un inno ispiratore grazie ai suoi cori e parti strumentali decisamente edificanti. In seguito Vedder ha rivelato che il brano è incentrato sul racconto semi-autobiografico di un figlio che scopre che suo padre è in realtà il suo patrigno (il vero padre è morto molto tempo prima), mentre il dolore di sua madre si trasforma in un abbraccio sessuale per il figlio, che assomiglia molto al padre biologico.

Alive e Once fanno parte di una trilogia che Vedder successivamente definirà Mamasan Trilogy (il terzo brano Footsteps appare come lato B del singolo Jeremy). Vedder ha rivelato che i tre testi raccontano la storia di un giovane il cui padre muore (Alive), causandogli una follia omicida (Once) che porta alla sua cattura ed esecuzione (Footsteps).

Cupo

Sebbene Ten tratti di tematiche decisamente cupe, l'album è stato generalmente visto come il catalizzatore che ha aperto le porte al rock alternativo negli anni novanta, grazie alla voce insolitamente profonda e forte (e poi molto imitata) di Vedder che si alternava tra solidità e vibrato contro lo sfrenato, chitarristico, sonorità hard rock che si rifà ai Led Zeppelin e altri gruppi rock degli anni settanta.

Lo stile musicale di Ten, influenzato dal classic rock, combinava un «ampio vocabolario armonico» con un sound antemico. Stephen Thomas Erlewine di AllMusic ha scritto che le canzoni dell'album fondevano «i potenti riff dell'arena rock anni settanta con la durezza e la rabbia del post-punk anni ottanta, senza mai trascurare melodie e cori.»

Ten presenta una traccia in due parti intitolata Master/Slave che apre e chiude il disco. La prima parte si colloca prima dell'inizio di Once (prima traccia), mentre la seconda dopo la conclusione di Release (ultima traccia). La canzone è interamente strumentale, eccetto per le parole indecifrabili e casuali pronunciate da Vedder sopra la melodia sonora. Il nucleo centrale del brano è una linea di basso dominante composta da Ament in tributo del suo bassista preferito Mick Karn.


Artist

Pearl Jam sono un gruppo musicale grunge/rock alternativo statunitense, formatosi a Seattle nel 1990.

Sono stati tra i gruppi più famosi e di successo degli anni novanta: in carriera hanno venduto oltre 60 milioni di copie di cui 30 milioni soltanto negli Stati Uniti. Nonostante il loro stile differisca molto da gruppi quali i Nirvana e gli Alice in Chains, caratterizzati rispettivamente da profonde influenze punk e metal, hanno creato una di quelle che sono considerate le tre vie del grunge, insieme alle due precedenti, più affine al rock classico degli anni settanta.

Secondo la rivista Rolling Stone, il gruppo «spese la maggior parte degli anni novanta ad allontanare la propria fama» per via del loro atteggiamento anti-commerciale.

I Pearl Jam sono stati inseriti nella Rock and Roll Hall of Fame nel 2017, il primo anno in cui il gruppo era eleggibile.

Tuttora in piena attività, il gruppo raccoglie consensi di critica e di pubblico, continuando a influenzare numerosi gruppi rock contemporanei.

Video

Lyrics

Sheets of empty canvas, untouched sheets of clay
Were laid spread out before me, as her body once did
All all five horizons, revolved around her soul...
As the Earth to the Sun
Now, the air I tasted and breathed has taken a turn

Ooh, and all I taught her was... everything
Ooh, I know she gave me all... that she wore
And now my bitter hands, chafe beneath the clouds of what was everything
All the pictures have all been washed in black
Tattooed everything

I take a walk outside
I'm surrounded by some kids at play
I can feel their laughter, so why do I sear?

Mmm, and twisted thoughts that spin around my head
I'm spinning, oh, I'm spinning
How quick the Sun can drop away
And now my bitter hands cradle broken glass... of what was everything
All the pictures have, all been washed in black
Tattooed everything

All the love gone bad, turned my world to black
Tattooed all I see, all that I am, all that I'll be, yeah

I know that someday you'll have a beautiful life, I know you'll be a star
In somebody else's sky...
But why, why, why can't it be... can't it be mine?
Ah, yeah

Testo

Tele vuote, e argilla da lavorare intonza
Giacevano sparse di fronte a me, come una volta faceva il suo corpo
Tutti i cinque orizzonti, giravano attorno alla sua anima
Come il cuore del sole
Adesso, l'aria che assaggio e respiro è cambiata

Ooh, e tutto quello che le ho insegnato era... tutto
Ooh, so che mi ha dato tutto... ciò che indossava
E ora le mie mani amare, si consumano sotto le nuvole di ciò che è stato tutto
Tutte le foto sono state lavate in nero
tutto è tatuato

Esco a fare una passeggiata
Circondato dai alcuni bambini che giocano
Posso sentire le loro risate, allora perché brucio?

Mmm, e pensieri contorti mi girano per la testa
Sto girando, oh, sto girando
Quanto velocemente può tramontare il sole?
Ed ora le mie mani amare cullano i vetri rotti...di ciò che era ogni cosa
Tutte le foto che ho, tutte sono state lavate in nero
tutto è tatuato

Tutto l'amore finito male, ha tramutato il mio mondo in nero
Ha tatuato tutto ciò che vedo, tutto ciò che sono, tutto ciò che sarò, sì

So che un giorno avrai una vita bellissima, so che sarai una stella
Nel cielo di qualcun altro...
Ma perché, perché, perché non può essere... perché non può essere il mio?
Ah, yeah

Live 1992

Live 2018

Live 2015

Eddie Vedder

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