Lucio Battisti – La Collina Dei Ciliegi

Lucio Battisti - Fiori Rosa, Fiori Di Pesco - La Collina Dei Ciliegi

Rui Cardo Suggestions presenta grandi classici e perle nascoste, versioni ufficiali e live ricercati.

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Lucio Battisti - La Collina Dei Ciliegi

Song

La collina dei ciliegi/Il nostro caro angelo è il 17º singolo di Lucio Battisti, pubblicato nel settembre 1973 dalla casa discografica Numero Uno.

“La collina dei ciliegi” è una canzone di Lucio Battisti del 1973. Il brano è un invito a superare i pregiudizi e le resistenze e a lasciarsi andare. Perché solo rischiando, si riesce a vedere il sole dietro la collina.


Album

Il nostro caro angelo è l'ottavo album discografico di Lucio Battisti, pubblicato nel settembre 1973 dall'etichetta discografica Numero Uno. Da esso venne estratto il singolo La collina dei ciliegi/Il nostro caro angelo.

L'album

Con Il nostro caro angelo, Battisti imprime alla sua musica una svolta piuttosto marcata verso il rock: infatti, rispetto ai due album precedenti, nella strumentazione c'è una netta diminuzione della presenza del pianoforte e degli archi, mentre è molto più frequente l'uso della chitarra elettrica (che spesso sfocia in lunghi assoli) e per la prima volta acquisiscono un ruolo importante i sintetizzatori.

Inoltre è anche il primo album per il quale una parte della lavorazione avviene a Londra. Il missaggio infatti viene eseguito da John Leckie ad Abbey Road. Negli anni seguenti Battisti si recherà sempre più spesso all'estero, fino ad affidarsi completamente a collaboratori quali Geoff Westley e Greg Walsh.

La registrazione coincise con la nascita del primo e unico figlio di Lucio, Luca: questo evento fece supporre che il nome all'album e l'omonima canzone si riferissero al "Nostro caro figlio". In realtà, come ha dichiarato Mogol, il testo del brano Il nostro caro angelo ha un significato critico nei confronti della Chiesa cattolica.

Tra i brani inclusi c'è da notare il ripescaggio di Prendi fra le mani la testa, brano scritto da Battisti e Mogol nel 1967 per Riki Maiocchi, che fino a quel momento Battisti non aveva mai interpretato.

La svolta rock iniziata con questo album proseguirà in modo molto più netto nel successivo Anima latina, disco molto complesso e quasi sperimentale, dove ai cambiamenti nella strumentazione si aggiungono molti altri elementi di novità (il progressive, la scomparsa della forma-canzone e il ricorso alle suite, ecc).

Copertina

La surreale copertina del disco venne considerata all'epoca decisamente eccentrica, al limite dello scandalo. Secondo successive interpretazioni, intendeva sensibilizzare il pubblico su temi cari al duo Battisti-Mogol come l'ecologia e la salvaguardia delle tradizioni.


Artist

Lucio Battisti (Poggio Bustone5 marzo 1943 – Milano9 settembre 1998) è stato un cantantecompositorearrangiatore e produttore discografico italiano.

Tra i più grandi, influenti e innovativi cantanti e musicisti italiani di sempre, è considerato una delle massime personalità nella storia della musica italiana sia come compositore e interprete dei suoi brani, sia come compositore per altri artisti. In tutta la sua carriera ha venduto oltre 25 milioni di dischi.

Abile chitarrista e perfezionista, noto anche per l'attenzione ai dettagli e la cura quasi maniacale che dedicava agli arrangiamenti e agli accordi.

La sua produzione ha impresso una svolta decisiva al pop/rock italiano: da un punto di vista strettamente musicale, Lucio Battisti ha rivoluzionato e personalizzato in ogni senso la forma della canzone tradizionale e melodica, spesso combinandola con sonorità e ritmi tipici di svariati generi, riuscendo costantemente a rinnovarsi e ad addentrarsi con versatilità ed eclettismo nel rhythm and blues, prog rock, elettropop, latina, arrivando a toccare anche la new wave, la disco music, il folk, il soul, il beat e altro ancora.

Mogol e Panella

Grazie all'armoniosa integrazione della sua musica con i testi scritti da Mogol, a tratti ermetici, Battisti ha segnato un'epoca della cultura musicale e del costume italiani, interpretando in stile poetico temi ritenuti esauriti o difficilmente rinnovabili, come il coinvolgimento sentimentale e gli avvenimenti della vita quotidiana.

Ha saputo esplorare argomenti del tutto nuovi e inusuali, a volte controversi, spingendosi fino al limite della sperimentazione pura nel successivo periodo di collaborazione con Pasquale Panella, caratterizzato da strutture musicali originali e disarticolate e da un rapporto col testo spinto ai limiti del non sense.

Per queste ragioni, Battisti è oggi legittimato quale vero e proprio genio della musica nonché punto di riferimento per il panorama musicale italiano; la sua popolarità sembra aumentare gradualmente anche fuori dai confini nazionali, merito anche di alcuni album e singoli pubblicati in spagnoloinglesetedesco e francese, cantati e arrangiati da Battisti stesso.

Talvolta criticato per le sue doti vocali, Battisti è stato anche una figura schiva e riservata: durante la sua carriera è apparso sporadicamente in pubblico e si è prestato alla stampa con sempre minor frequenza fino a quando ha deciso di ritirarsi completamente dalla scena, non apparendo più neanche nelle copertine dei suoi album.

Audio

Testo

e se davvero tu vuoi vivere una
vita luminosa e piu’ fragrante

cancella col coraggio quella
supplica dagli occhi
troppo spesso la saggezza e’

solamente la prudenza piu’ stagnante
e quasi sempre dietro la
collina e’ il sole

ma perche’ tu non ti vuoi
azzurra e lucente
ma perche’ tu non vuoi spaziare con me

volando contro la tradizione
come un colombo intorno a un
pallone frenato e

con un colpo di becco
bene aggiustato forato e lui
giu’ giu’ giu’

e noi ancora ancor piu’ su
planando sopra boschi di braccia tese
un sorriso che non ha

ne’ piu’ un volto ne’ piu’ un’eta’
(Instrumental)
e respirando brezze che dilagano su

terre senza limiti e confini
ci allontaniamo e poi ci ritroviamo
piu’ vicini

e piu’ in alto e piu’ in la’
se chiudi gli occhi un istante
ora figli dell’immensita’

se segui la mia mente
se segui la mia mente
abbandoni facilmente

le antiche gelosie
ma non ti accorgi che e’ solo la paura
che inquina e uccide i sentimenti

le anime non hanno sesso ne’ sono mie
non non temere tu non sarai
preda dei venti

ma perche’ non mi dai
la tua mano perche’
potremmo correre sulla collina

e fra i ciliegi veder la mattina
che giorno e’
e dando un calcio ad un sasso

residuo d’inferno e farlo rotolar
giu’ giu’ giu’
e noi ancora ancor piu’ su

planando sopra boschi di braccia tese
un sorriso che non ha
ne’ piu’ un volto ne’ piu’ un’eta’

e respirando brezze che dilagano su
terre senza limiti e confini
ci allontaniamo e poi

ci ritroviamo piu’ vicini
e piu’ in alto e piu’ in la’
ora figli dell’immensita’

Niccolò Fabi

Patrizia Laquidara

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