Jeff Buckley – Just Like A Woman

Jeff Buckley - Just Like A Woman

Rui Cardo Suggestions presenta grandi classici e perle nascoste, versioni ufficiali e live ricercati.

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Jeff Buckley - Just Like A Woman

Song

Just Like a Woman è un brano musicale scritto ed interpretato dal cantautore statunitense Bob Dylan.

Compare nel doppio album del 1966 Blonde on Blonde, da cui fu estratta come singolo negli Stati Uniti, dove raggiunse la 33ma posizione nella Billboard Hot 100, e nel resto del mondo. La rivista musicale Rolling Stone l'ha annoverata tra le 500 migliori canzoni di tutti i tempi al 230º posto. La versione di Dylan non fu pubblicata su 45 giri nel Regno Unito ma il gruppo beat britannico Manfred Mann, nel luglio 1966 ebbe un grosso successo pubblicandone una reinterpretazione, che raggiunse il decimo posto in classifica nella Official Singles Chart.

Composizione

Nelle note interne della compilation del 1985, Biograph, Dylan afferma di aver scritto le parole del testo della canzone a Kansas CityMissouri, il giorno del Ringraziamento (25 novembre) del 1965, mentre era in tour.

Tuttavia, dopo aver ascoltato i nastri delle sessioni di registrazione di Dylan al lavoro sulla canzone agli studi di Nashville, lo storico Sean Wilentz scrisse che Dylan improvvisò il testo in studio, cantando "frasi sconnesse e mormorii". Lo spirito d'improvvisazione collettiva si estese anche agli altri musicisti in studio che, nella quarta take del brano, provarono il pezzo in una stramba versione a metà tra lo ska giamaicano e Bo Diddley.

Clinton Heylin ha analizzato il processo di composizione della canzone esaminando i cosiddetti "Blonde On Blonde papers", appunti che Heylin crede siano stati dimenticati da Dylan o rubati dalla sua stanza d'hotel a Nashville. La prima stesura ha già la prima strofa completa, un paio di frasi della seconda, e altre due della terza. Non esiste ancora nessuna traccia del ritornello.

Nelle successive stesure, Dylan aggiunse alcune sporadiche frasi alle strofe, sempre senza nessun ritornello. Questo portò Heylin a speculare che Dylan stesse scrivendo il testo mentre Al Kooper suonava il brano ancora e ancora al pianoforte nella stanza d'hotel, e che il ritornello venne aggiunto all'ultimo minuto in sala d'incisione. Kooper ha confermato di aver suonato il pezzo al piano per Dylan nella sua stanza, così da aiutarlo nel processo di scrittura, per poi terminare la canzone insieme agli altri musicisti in studio.

Registrazione

L'incisione finale di Just Like a Woman venne prodotta da Bob Johnston e registrata ai Columbia Studios, Nashville, Tennessee, il 18 marzo 1966, durante le sessioni di registrazione dell'album Blonde on Blonde. Il brano possiede una melodia flessuosa, supportata da un delicato arpeggio di chitarra classica e dal pianoforte, risultando così il pezzo più accattivante dal punto di vista commerciale sul disco insieme all'altrettanto orecchiabile I Want You.

I musicisti che accompagnano Dylan nell'incisione sono Charlie McCoyJoseph A. Souter Jr., e Wayne Moss alla chitarra, Henry Strzelecki al basso, Hargus "Pig" Robbins al piano, Al Kooper all'organo e Kenny Buttrey alla batteria. Sebbene il chitarrista abituale di Dylan, Robbie Robertson, fosse presente in studio, egli non suonò nella traccia.

Le sessioni di registrazione di Just Like a Woman sono state pubblicate nella loro interezza nell'edizione deluxe in 18 CD dell'album The Bootleg Series Vol. 12: The Cutting Edge 1965-1966 nel 2015, mentre i momenti salienti sono stati inclusi anche nelle versioni a 6 e a 2 CD.

Testo e significato

Il brano ha come soggetto una figura femminile che si comporta appunto come una donna (traduzione del titolo in italiano): «She takes just like a woman, yes, she does / She makes love just like a woman, yes, she does / And she aches just like a woman / But she breaks just like a little girl» ("Sorprende proprio come una donna, fa l'amore proprio come una donna, ma va in crisi proprio come una bimba") canta Dylan nel ritornello, descrivendo le due personalità differenti della protagonista.

Dylan scrisse questa ballata il giorno del ringraziamento del 1965 mentre si trovava in tour a Kansas City. Pare che fu ispirato da Edie Sedgwick, donna di New York che frequentava la Factory di Andy Warhol. Nello stesso periodo Dylan fu presentato a Warhol e guadagnò l'attenzione di alcuni musicisti (anche Lou Reed dei Velvet Underground scrisse Femme Fatale, pubblicata nell'album The Velvet Underground & Nico del 1967, parlando della Sedgwick).

Accuse di misoginia

La canzone è stata oggetto di critiche per la presunta misoginia del testo. Alan Rinzler, autore del libro Bob Dylan: The Illustrated Record, descrive la canzone "l'assassinio devastante di un personaggio... la più sardonica e cattiva di tutte le invettive lanciate da Dylan alle sue ex-amanti".

Nel 1971, la giornalista del New York Times Marion Meade scrisse che "non esiste un catalogo più completo di insulti sessisti", e fece notare come nella canzone Dylan "definisca la natura delle donne avida, ipocrita, piagnucolosa e isterica". Il biografo di Bob Dylan Robert Shelton notò che "il titolo della stessa canzone è una banalità maschile che giustamente fa arrabbiare le donne", anche se Shelton ritiene che l'atteggiamento di Dylan sia "ironico".

Contro le accuse di misoginia, il critico musicale Paul Williams, nel suo libro Bob Dylan: Performing Artist, Book One 1960–1973, scrisse che Dylan canta in tono affettuoso dall'inizio alla fine della canzone. Egli inoltre aggiunge come nel canto di Dylan "non c'è mai un momento, nonostante le piccole frecciatine e le ammissioni di dolore, dove non si riesca a percepire l'amore nella sua voce." Infine, Williams afferma che il tema principale della canzone è il potere esercitato dalla donna descritta nei confronti di Dylan, come evidenziato dalla frase: «I was hungry and it was your world» ("ero affamato ed era il tuo mondo").

Bill Janovitz, nella sua recensione sul sito AllMusic, notò che nel contesto della canzone, Dylan

"sembra essere sulla difensiva... come se fosse stato accusato di causare il crollo della donna. Ma si prende anche una parte della colpa; all'inizio è stato chiaramente preso dalla donna, ma apparentemente è maturato e ha visto cosa si cela dietro «her fog, her amphetamine, and her pearls» ("la sua nebbia, le sue anfetamine, e le sue perle").

Janovitz conclude scrivendo che

"non è certamente misogino osservare una relazione personale dal punto di vista di uno di quelli coinvolti, che si tratti di uomo o donna. Non c'è nulla nel testo che possa suggerire che Dylan provi disprezzo, o men che meno un odio irrazionale, per le donne in generale".


Album

You and I è un album di raccolta postumo di Jeff Buckley, pubblicato nel 2016. Il disco contiene due registrazioni inedite e otto cover.


Artist

Jeffrey Scott Buckley (Anaheim17 novembre 1966 – Memphis29 maggio 1997) è stato un cantautore e chitarrista statunitense.

Figlio del cantautore Tim Buckley, Jeff in vita riscosse grande successo principalmente in Francia e in Australia e poi, dopo il suo decesso avvenuto per annegamento il 29 maggio 1997, in tutto il mondo, tanto che i suoi lavori sono rimasti famosi nel tempo e appaiono regolarmente nelle classifiche delle riviste di settore.

La morte (1997)

Il Wolf River, teatro della tragedia, con la città di Memphis di sfondo

La sera del 29 maggio 1997 all'età di trent'anni, mentre, a bordo di un furgone guidato dal suo roadie Keith Foti, si stava dirigendo presso gli studi di registrazione, passando lungo le rive del Wolf River, un affluente del Mississippi, chiese all'autista di fermarsi, avendo voglia di fare un bagno.

Già in precedenza aveva nuotato in quelle acque, quindi si immerse nel fiume tenendo, però, addosso i vestiti e gli stivali, arrivando fino ai piloni del ponte dell'autostrada (canticchiando il ritornello di Whole Lotta Love dei Led Zeppelin), nello stesso momento in cui stava transitando un battello che probabilmente creò un gorgo che lo risucchiò.

Il cantante scomparve dalla vista di Keith Foti, che chiamò la polizia che, pur avendo ordinato un dragaggio della zona, non trovò nulla.

Il corpo fu trovato solo il mattino del 4 giugno, avvistato da un passeggero del traghetto American Queen, impigliato tra i rami di un albero sotto il ponte di Beale Street, la via più importante di Memphis. Gene Bowen (tour manager di Buckley) riconobbe il corpo da un piercing all'ombelico e dalla maglietta indossata.

L'autopsia

L'autopsia non rilevò tracce di alcol etilico o di droghe; il caso venne archiviato come incidente. Un comunicato ufficiale dalla madre, diceva:

(EN)«Jeff Buckley's death was not "mysterious," related to drugs, alcohol, or suicide. We have a police report, a medical examiner's report, and an eye witness to prove that it was an accidental drowning, and that Mr. Buckley was in a good frame of mind prior to the accident.» (IT)«La morte di Jeff Buckley non è stata "misteriosa", legata a droghe, alcool o suicidio. Abbiamo un rapporto della polizia, un referto del medico legale e un testimone oculare, che provano che si è trattato di un annegamento accidentale e che il sig. Buckley era in un ottimo stato mentale prima dell'incidente.»
(Mary Guibert)

Il funerale si celebrò il 1º agosto 1997, nella chiesa di Saint Ann a Brooklyn, nello stesso luogo dove era iniziata la sua carriera durante il Tim Buckley Tribute.

Poco dopo la sua morte, Bono ebbe a dire

(EN)«Jeff Buckley was a pure drop in an ocean of noise.» (IT)«Jeff Buckley era una goccia pura in un oceano di rumore.»
(Bono, Mojo Magazine, agosto 1997)

Audio

Lyrics

Nobody feels any pain
Tonight as I stand inside the rain
Ev'rybody knows
That baby's got new clothes
But lately I see her ribbons and her bows
Have fallen from her curls.

She takes just like a woman, yes, she does
She makes love just like a woman, yes, she does
And she aches just like a woman
But she breaks just like a little girl.

Queen Mary, she's my friend
Yes, I believe I'll go see her again
Nobody has to guess
that baby can't be blessed
Till she sees finally that she's like all the rest
With her fog, her amphetamine and her pearls.

She takes just like a woman, yes, she does
She makes love just like a woman, yes, she does
And she aches just like a woman
But she breaks just like a little girl.

It was raining from the first
And I was dying there of thirst
So I came in here
And your long-time curse hurts
But what's worse is this pain in here
I can't stay in here ain't it clear that

I just can't fit
Yes, I believe it's time for us to quit
When we meet again
Introduced as friends
Please don't let on that you knew me when
I was hungry and it was your world.

Ah, you fake just like a woman, yes, you do
You make love just like a woman, yes, you do
Then you ache just like a woman
But you break just like a little girl.

Testo

Nessuno prova dolore
stanotte, mentre sto sotto la pioggia
e tutti sanno
che la bimba ha ricevuto nuovi vestiti
Ma ultimamente vedo che i suoi nastri
e i suoi fiocchi sono caduti dai suoi ricci.

Sorprende proprio come una donna, sì
fa l'amore proprio come una donna, sì
e soffre proprio come una donna
ma piange proprio come una bambina

La Regina Maria è mia amica
sì, credo che andrò a trovarla di nuovo
nessuno deve indovinare
che la bambina non riuscirà ad essere felice
finchè finalmente capirà che è come tutti gli altri
con la sua nebbia, la sua anfetamina e le sue perle.

Sorprende proprio come una donna, sì
fa l'amore proprio come una donna, sì
e soffre proprio come una donna
ma piange proprio come una bambina

Pioveva fin dall'inizio
e io morivo di sete
così sono venuto qui
e la tua antica maledizione ha colpito
ma quel che è peggio è questo dolore
Non posso restare qui è chiaro che

non riesco ad adeguarmi
credo sia giunta l'ora di lasciarci
quando ci incontreremo di nuovo
e ci presenteranno come amici
per piacere non far capire che mi conoscevi
quando io ero avevo fame ed era il tuo mondo .

Finge proprio come una donna, sì
fa l'amore proprio come una donna, sì
e soffre proprio come una donna
ma piange proprio come una bambina

Live

Bob Dylan Live

Bob Dylan

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