Rui Cardo Suggestions presenta grandi classici e perle nascoste, versioni ufficiali e live ricercati.
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Gazebo Penguins - Febbre
Album
Ondarock ci dice:
Innanzitutto crescere, ma rimanendo se stessi. Questa sembra essere l'intenzione del trio (ad oggi quartetto) post hardcore di Correggio, che a poco meno di una decade dal primo Ep "Invasion" può guardarsi alle spalle e godere di un'azzeccatissima carriera fatta di tre album, un eccellente successo commerciale e un posizionamento ad hoc tra le formazioni di provenienza indie ma di risonanza quasi mainstream.
Ma la maturità incombe, pesa su Capra, Piter, Sollo e il nuovo arrivato Daniele, che hanno dovuto fare i conti non tanto con le tematiche dell'età adulta, bensì con le responsabilità del successo, inerenti le polemiche, il grande pubblico e - perché no - anche una buona dose di confusione. Tutto questo preambolo non è per affermare che i Gazebo Penguins adesso siano cresciuti, anche perché ciò li sventrerebbe di una loro profonda essenza, ma è per dire che lo stanno facendo, a modo loro.
Se in "Legna" e "Raudo" c'erano le emozioni violente e insensate dell'adolescenza, in "Nebbia" ci sono le elucubrazioni razionalizzanti della post-adolescenza, una fase ignota per certe generazioni un po' avanti con l'età, ma che certamente è un terreno noto per i nati negli ultimi trent'anni. Non sono le esperienze di cui ci parla "Nebbia" ad essere diventate sensate, sono i modi per spiegarle che cercano risposte razionali.
La nebbia diviene metafora della ricerca senza una guida, in cui si brancola quando si cerca di comprendere i rapporti umani e i sentimenti che provocano in noi, e cosa c'è di meglio del suono graffiante delle chitarre distorte e un grido disperato per esprimere questo muro perlaceo di confusione?
Artist
I Gazebo Penguins sono un gruppo musicale post-hardcore/emo-core italiano formatosi a Correggio nel 2004.
Il loro primo lavoro è l'EP Invasion, autoprodotto e registrato presso il Bunker Studio di Rubiera assieme a Carlo Pinna, e fatto uscire nel 2008 in 300 copie CD-R e free download.
Nel 2009 approdano presso l'etichetta Suiteside Records e pubblicano il primo disco -anche in free download-, cantato in inglese, dal titolo The name is not the named, una citazione da Alfred Korzybski e il suo lavoro di filosofia semantica secondo cui gli esseri umani non possono sperimentare il mondo direttamente, ma solo attraverso le loro astrazioni (impressioni non verbali, che derivano dal sistema nervoso, e indicatori verbali derivati ed espressi dalla lingua).
Dopo l'uscita del disco la band riesce a fare una quarantina di date nei due anni successivi, finché non si chiude di nuovo in studio per registrare il nuovo disco.
Testo
Vorrei essere capace
di voltarmi
Alla velocità della luce
Prima del tempo
e dello spazio
Che ci divide
Trecentomila
chilometri al secondo
Vedere il mondo
prima che il mondo arrivi a me
Vedere il mondo
prima che il mondo arrivi a me
Avrei voluto farlo
Quando ho capito che era finita fra noi
Di che colore è il mondo? Di che colore sei tu? (x3)
Io proverò
Chiudere gli occhi,
far scomparire tutto
Io proverò
Chiudere gli occhi,
far scomparire tutto
Io proverò
Chiudere gli occhi,
riaprirli con te
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