Rui Cardo Suggestions presenta grandi classici e perle nascoste, versioni ufficiali e live ricercati.
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Van Morrison - Astral Weeks
Album
Astral Weeks è il secondo album del musicista britannico Van Morrison, uscito nel 1968.
Regolarmente inserito ai vertici delle più autorevoli liste critiche riguardo ai migliori dischi di sempre, nel 1995 è stato posizionato al secondo posto nella lista sui migliori album di sempre stilata dai 76 giornalisti/critici della prestigiosa rivista Mojo, nel gennaio 2016 al terzo posto nella lista critica di Uncut sui migliori 200 albums, al diciannovesimo nella lista dei 500 migliori album secondo Rolling Stone (giornalisti, musicisti, dj, produttori, etc...), al terzo posto nel 1993 sul Times.
Nel 1997, Astral Weeks si posizionò al numero 9 della classifica dei migliori album di tutti i tempi secondo il sondaggio Music of the Millennium, condotto da HMV, Channel 4, The Guardian e Classic FM.
È stato, tra i tanti, "l'album più importante fino ad oggi nella mia vita" ("Stranded", 1979) per il leggendario critico rock Lester Bangs, "l'album che ho più ascoltato in vita mia" "my favourite record of all time" ("Listen to Van Morrison" e "Writings 1968-2010") per un'altra icona del giornalismo musicale come Greil Marcus, per Dave Marsh "c'è Astral Weeks...e poi ci sono tutti gli altri album" (slkelly.org) e "il mio classico" per il regista Wim Wenders "quasi tutti gli esseri umani su questo pianeta dovrebbero conoscere il più grande album di tutti i tempi" (Deutschlandradio, daybyday.press/article4044 2012). Astral Weeks è stato definito come l'album più "deificato" nella storia della musica popolare (Great Rock Discography).
Astral Weeks uscì un anno dopo il primo album di Van Morrison, Blowin' Your Mind!. Grazie a questo secondo album Van Morrison ebbe un grande riscontro di critica (disco dell'anno per Rolling Stone e uno dei dischi dell'anno per Melody Maker) ma non molta popolarità, poi però raggiunta con il disco successivo Moondance del 1970.
Il disco
Considerando che prima di allora Morrison aveva realizzato canzoni da top ten come Brown Eyed Girl (1967) o Gloria, realizzato con il suo gruppo irlandese "Them", questo album fu un decisivo cambiamento stilistico. Van Morrison stava vivendo un periodo sofferto, la brutta vicenda contrattuale del periodo Bang fu moralmente un brutto colpo.
In quel periodo decise di cambiare totalmente genere e si mise a suonare dal vivo un innovativo sound folk jazz acustico, lui chitarra e voce con l'aggiunta di un flautista e un contrabbassista. Da quei live nascono le prime idee dell'album che lo consacrerà alla storia.
"Conoscevo i proprietari di quello studio, l'Ace recording Studio, al numero 1 di Boylston Place, e quando lui ha suonato l'inizio di Astral Weeks mi sono quasi messo a piangere. Ho sentito qualcosa che mi vibrava dentro e ho capito che volevo lavorare su quel sound" (Lewis Merenstein, produttore 1968)
Il 25 settembre 1968 ai Century Sound Studios di New York ci fu la prima sessione di registrazione (delle tre totali) di Astral Weeks. Furono registrate in ordine "Madame George", "Cyprus Avenue" e "Beside You". La quarta, "Astral Weeks", non era inizialmente inclusa nel disco.
Astral Weeks è uno degli album più enigmatici e profondi di sempre. Compositivamente superbo, l'album è il primo nella musica rock ad essere definito "impressionista", il primo ad aver catapultato il proprio ascoltatore in un determinato luogo, tempo e spazio, il primo a creare un'atmosfera poetica assolutamente originale; un nuovo e geniale linguaggio espressivo con pezzi che hanno fatto storia: la magia infinita della title track che si divide tra passione e redenzione, l'amore proibito e incondizionato di Cyprus Avenue, l'addio alla giovinezza di Madame George, il mistico romanticismo di Sweet Thing, lo sguardo poetico di Ballerina e la drammatica atmosfera di Beside You.
Forte impatto
Di fortissimo impatto la voce estremamente duttile, estatica ed espressiva di Van Morrison, il suo modo di interpretare risulta geniale e innovativo, con frasi e parole ripetute in modo davvero intenso e suggestivo, capaci di farti entrare totalmente dentro il disco. Un flusso di coscienza spesso paragonato allo stile espressivo del poeta irlandese James Joyce.
I brani sono formati da basi blues e sonorità folk-jazz, sono suddivisi in due parti, intitolate In the beginning (le quattro sul lato A) e Afterwards (le quattro sul lato B). La musica di Astral Weeks è allo stesso tempo drammatica ed esaltante, ispirata alla grande poesia irlandese (Joyce, Yeats, Blake), mistica, romantica e dotata di una trascendente spiritualità che diverrà negli anni l'aspetto più amato dell'arte morrisoniana.
Nel complesso Astral Weeks è un disco che fa della spontaneità e della libertà espressiva la sua vera forza. Infatti i musicisti improvvisano mirando e completando magnificamente l'aspetto"impressionistico", poetico ed ambientale del disco.
Come accade spesso nel mondo dell'arte, se inizialmente fu accolto freddamente dal pubblico in seguito ha incrementato di anno in anno le sue vendite e la sua fama raggiungendo ben presto lo status di classico. L'album fu realizzato con un quintetto jazz di cui facevano parte lo straordinario bassista acustico Richard Davis (di qualità incredibile il suo apporto al disco), il chitarrista jazz Jay Berliner, e il batterista Connie Kay; gli arrangiamenti furono curati da Larry Fallon.
Artist
Sir George Ivan "Van" Morrison (Belfast, 31 agosto 1945) è un cantante, polistrumentista e paroliere nordirlandese.
Suona diversi strumenti tra i quali chitarra, armonica a bocca, tastiere, sassofono e occasionalmente anche la batteria.
Dopo gli esordi blues rock con i Them, Morrison intraprese una carriera solista in bilico tra la passione giovanile per la musica nera, una forte vena creativa (che lo ha portato a sconfinare spesso in territori jazz) e uno stretto legame con la musica tradizionale della sua terra d'origine. A rendere unico il suo stile contribuiscono la sua caratteristica vocalità e una intensa poetica che abbraccia musica e parole in modo altamente espressivo.
La rivista Rolling Stone lo classifica quarantaduesimo nella sua lista dei cento migliori artisti di sempre nonché ventiquattresimo in quella dei cento migliori cantanti. Le sue esibizioni dal vivo, al suo meglio, sono state definite come mistiche e trascendenti. Due suoi album, Astral Weeks e Moondance, compaiono nella lista dei 500 migliori album di sempre, ancora secondo Rolling Stone.
Lyrics
If I ventured in the slipstream
Between the viaducts of your dream
Where immobile steel rims crack
And the ditch in the back roads stop
Could you find me?
Would you kiss-a my eyes?
To lay me down
In silence easy
To be born again
To be born again
From the far side of the ocean
If I put the wheels in motion
And I stand with my arms behind me
And I'm pushin' on the door
Could you find me?
Would you kiss-a my eyes?
To lay me down
In silence easy
To be born again
To be born again
There you go
Standin' with the look of avarice
Talkin' to Huddie Ledbetter
Showin' pictures on the wall
Whisperin' in the hall
And pointin' a finger at me
There you go, there you go
Standin' in the sun darlin'
With your arms behind you
And your eyes before
There you go
Takin' good care of your boy
Seein' that he's got clean clothes
Puttin' on his little red shoes
I see you know he's got clean clothes
A-puttin' on his little red shoes
A-pointin' a finger at me
And here I am
Standing in your sad arrest
Trying to do my very best
Lookin' straight at you
Comin' through, darlin'
Yeah, yeah, yeah
If I ventured in the slipstream
Between the viaducts of your dreams
Where immobile steel rims crack
And the ditch in the back roads stop
Could you find me
Would you kiss-a my eyes
Lay me down
In silence easy
To be born again
To be born again
To be born again
In another world
In another world
In another time
Got a home on high
Ain't nothing but a stranger in this world
I'm nothing but a stranger in this world
I got a home on high
In another land
So far away
So far away
Way up in the heaven
Way up in the heaven
Way up in the heaven
Way up in the heaven
In another time
In another place
In another time
In another place
Way up in the heaven
Way up in the heaven
We are goin' up to heaven
We are goin' to heaven
In another time
In another place
In another time
In another place
In another face
Testo
Se mi avventurassi nella scia
Tra i viadotti del tuo sogno
Dove i cerchi d'acciaio immobili si spezzano
E il fossato nelle strade secondarie si ferma
Potresti trovarmi?
Mi bacerai gli occhi?
Per sdraiarmi
In silenzio facile
Nascere di nuovo
Nascere di nuovo
Dalla sponda lontana dell'oceano
Se metto le ruote in movimento
E sto con le braccia dietro di me
E sto spingendo la porta
Potresti trovarmi?
Mi bacerai gli occhi?
Per sdraiarmi
In silenzio facile
Nascere di nuovo
Nascere di nuovo
Ecco qua
In piedi con lo sguardo dell'avarizia
Sto parlando con Huddie Ledbetter
Mostro le foto sul muro
Sussurrando nel corridoio
E puntandomi il dito contro
Ecco qua, ecco qua
Stando al sole, tesoro
Con le braccia dietro di te
E i tuoi occhi prima
Ecco qua
Prenditi cura di tuo figlio
Visto che ha dei vestiti puliti
Si sta mettendo le scarpette rosse
Vedo che sai che ha dei vestiti puliti
Si sta mettendo le sue scarpette rosse
Mi punta il dito contro
Ed eccomi qui
In piedi nel tuo triste arresto
Cercando di fare del mio meglio
Ti guardo dritto negli occhi
Sto arrivando, tesoro
Si si si
Se mi avventurassi nella scia
Tra i viadotti dei tuoi sogni
Dove i cerchi d'acciaio immobili si spezzano
E il fossato nelle strade secondarie si ferma
Potresti trovarmi
Baceresti i miei occhi?
Mettimi giù
In silenzio facile
Nascere di nuovo
Nascere di nuovo
Nascere di nuovo
In un altro mondo
In un altro mondo
In un altro tempo
Ho una casa in alto
Non è altro che un estraneo in questo mondo
Non sono altro che un estraneo in questo mondo
Ho una casa in alto
In un'altra terra
Così lontano
Così lontano
Lassù in paradiso
Lassù in paradiso
Lassù in paradiso
Lassù in paradiso
In un altro tempo
In un altro posto
In un altro tempo
In un altro posto
Lassù in paradiso
Lassù in paradiso
Stiamo andando in paradiso
Stiamo andando in paradiso
In un altro tempo
In un altro posto
In un altro tempo
In un altro posto
In un'altra faccia
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