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The Who - Love Reign O'er Me
Song
Love, Reign o'er Me è un singolo dei The Who del 1973.
Love, Reign o'er Me
La versione del singolo è più breve rispetto a quella dell'album, in quanto manca l'introduzione e la sequenza finale è differente in quanto finisce con l'utilizzo di un sintetizzatore anziché un assolo di batteria e chitarra come avviene sull'album.
La canzone riguarda il personaggio principale della storia narrata nell'opera rock, Jimmy, che ha una crisi, ruba una barca e scappa su un'isola.
Riguardo alla canzone, Pete Townshend dichiarò:
«si riferisce a un commento di Meher Baba, che disse che la pioggia era una benedizione di Dio; il tuono era la voce di Dio. È un'altra supplica di annegare, ma questa volta nella pioggia.
Jimmy attraversa una crisi suicida. Si arrende all'inevitabile, e sai, quando torna in paese dovrà vivere la stessa merda, stare nella stessa terribile situazione familiare e così via, ma lui si è elevato ad un nuovo livello. È ancora debole, ma c'è una forza in quella debolezza. È in pericolo di maturazione.» |
Jimmy
Jimmy vive un lacerante conflitto con l’ambiente che lo circonda e cerca nell’appartenenza ad un gruppo, nel seguirne le regole e la moda, di costruire un’immagine di sé che invece tra droghe, feste e battaglie con gruppi rivali, si dissolve e si frammenta rivelando sempre di più la maschera, e facendogli perdere di vista il confine tra gioco e realtà.
Sembra percepirlo, a tratti, nella domanda che ricorre per tutto il disco: “can you see the real me?” che pone alla madre, allo psichiatra e a se stesso per primo.
Chi non è stato Jimmy, benché non così esasperato, almeno una volta?
Mano a mano che le illusioni di Jimmy cadono, traccia dopo traccia, si risveglia una rabbia che lo porta ad averne abbastanza di tutto e di tutti, ma con essa affiora anche la lucidità di guardare la realtà: “Is it me for a moment?”.
Vittima dell’ennesima delusione una volta arrivato a Brighton, dopo essere stato cacciato da casa, aver lasciato il lavoro ed aver perso la ragazza, Jimmy ruba una barca e si lascia portare dalla corrente deciso a morire, ma all’ultimo momento si aggrappa ad una roccia: sono le sue illusioni quelle che moriranno, portate via dalle onde.
Jimmy si ritrova sotto la pioggia, purificato.
Ritrova se stesso.
…pioggia, intro di pianoforte cupo e malinconico, timpani in crescendo come un boato, gong…
…pianoforte come gocce di pioggia, e ancora pioggia…
La voce entra su lampi di synth.
“Only love can make it rain the way the beach is kissed by the sea. Only love can make it rain like the sweat of lovers’ laying in the fields.”
Se Jimmy aspettava un segno dal cielo, è arrivato.
E allora grida.
“Love reign o’er me”.
E’ un’invocazione all’amore, l’unica cosa che veramente conti, l’unica forza in grado di renderci unici e interi.
Jimmy sembra prenderne consapevolezza, lo dichiara su tuoni di batteria e una tempesta di synth:
“Only love can bring the rain that makes you yearn to the sky. Only love can bring the rain that falls like tears from on high”.
E allora grida ancora.
“Love reign o’er me”
Ha capito: il suo è grido ancora più furioso, su bagliori di chitarra e basso, ma è la furia di chi vuole con tutto se stesso abbracciare la vita.
Jimmy è in pieno tumulto, ha bisogno di quell’amore che cade come pioggia su di lui, lo vuole bere, riempirsene.
“I need a drink of cool cool rain”
E si lascia avvolgere dalla bufera orchestrale delle sue emozioni, tra sciabolate di synth e chitarra, il basso cupo, il martellamento di una batteria tuonante.
Sembra calmarsi, invece grida ancora, lancia un grido perentorio.
“Love Reign o’er me”
E’ il richiamo alla forza rivitalizzante dell’amore, scagliato verso il cielo con tutta l’energia che ha in corpo, con la determinazione di chi afferma un suo diritto, su un drumming frenetico e una chitarra lampeggiante.
“Love Reign o’er me…Love…”
Quadrophenia si chiude così, con una drummata solenne e una rasoiata di chitarra, la cesura con la vecchia vita.
Il rito di passaggio è concluso: Jimmy voleva morire, invece si aggrappa all’amore, con un istinto di sopravvivenza selvaggio.
Album
Quadrophenia è un album in studio del gruppo rock inglese The Who pubblicato come doppio LP il 26 ottobre 1973 dalla Track Records.
Si tratta della seconda opera rock della band. Ambientata tra Londra e Brighton nel 1965, la storia narra le gesta di un giovane mod di nome Jimmy e della sua ricerca di autostima nella vita. Quadrophenia è l'unico album degli Who interamente composto dal solo Pete Townshend.
Antefatti
Il 1972 fu l'ultimo anno di attività incessante per gli Who sin da quando si erano formati. Il gruppo aveva riscosso un grande successo commerciale e di critica con dischi quali Tommy e Who's Next, ma trovava difficoltoso dare un seguito a questi capolavori.
Nel maggio 1972, la band decise di registrare nuovo materiale con Glyn Johns, già loro collaboratore per Who's Next, incluse le canzoni Is It In My Head e Love Reign O'er Me che sarebbero finite su Quadrophenia, e una mini-opera intitolata Long Live Rock – Rock Is Dead, che però venne considerata troppo derivativa di Who's Next e fu quindi accantonata.
In un'intervista concessa a Melody Maker, Pete Townshend dichiarò: «Devo mettere insieme un nuovo gruppo... Le persone non vogliono davvero sedersi e ascoltare tutto il nostro passato». Il chitarrista era frustrato nei confronti della band per non essere stata in grado di produrre Lifehouse (un complesso progetto musicale che, in forma ridotta, divenne poi Who's Next), e decise di seguire l'idea di Frank Zappa di produrre una colonna sonora con un andamento narrativo simile a quello di un film.
Gioventù
A differenza di Tommy, il nuovo lavoro avrebbe affondato le proprie radici nella realtà e raccontato una storia di gioventù adolescenziale con la quale il pubblico avrebbe potuto identificarsi.
Townshend trasse ispirazione dal tema portante di Long Live Rock – Rock Is Dead e nell'autunno del 1972 iniziò la stesura di nuovo materiale, mentre il gruppo fece uscire sul mercato alcuni brani precedentemente inediti come Join Together e Relay per tenere viva la propria popolarità.
Nel frattempo, il bassista John Entwistle pubblicò il suo secondo album solista, Whistle Rymes, il cantante Roger Daltrey lavorò a qualche suo brano solista, e Keith Moon apparve come batterista nel film That'll Be The Day. Townshend si era incontrato con "Irish" Jack Lyons, uno dei primi fan degli Who, che gli aveva dato l'idea di scrivere qualcosa sulla storia passata del gruppo e sul proprio pubblico.
Egli creò il personaggio di Jimmy da un amalgama di sei fan dei primi tempi della band, incluso Lyons, e diede al personaggio una personalità scissa in quattro diversi aspetti, che portò al titolo dell'album (un gioco di parole tra schizofrenia e quadrifonia).
I lavori si interruppero per gran parte del 1972 per la lavorazione della versione orchestrale di Tommy di Lou Reizner. Daltrey completò il suo primo album solista, che incluse il successo Giving It All Away, rinfocolando le voci di uno scioglimento degli Who sulla stampa.
Inoltre, Daltrey scoprì che i manager Kit Lambert e Chris Stamp avevano ricevuto grosse somme di denaro senza averne il merito, e suggerì di licenziarli, decisione alla quale Townshend si oppose fermamente.
Il disco
Registrato fra il mese di maggio del 1972 ed il giugno del 1973, agli Olympic Studios e Ramport Studios di Londra venne pubblicato il 26 ottobre 1973, come doppio album, da Track/Polydor nel Regno Unito e da Track/MCA Records negli Stati Uniti,
il disco raggiunse la seconda posizione sia nella classifica britannica Official Albums Chart che nella Billboard Pop Albums, classifica dell'omonima rivista statunitense.
Quadrophenia è un'opera rock che narra, in uno spaccato della società inglese degli anni sessanta, le vicissitudini di Jimmy, un giovane mod; la vicenda, ambientata a Londra e a Brighton nel 1965, descrive la perdita di tutte le certezze del protagonista e la sua delusione per il movimento mod del quale era membro.
Il titolo è una variazione lessicale del termine schizofrenia utilizzato nell'accezione di disturbo dissociativo dell'identità, in modo da riflettere le quattro distinte personalità (o sbalzi d'umore) di Jimmy, il ragazzo protagonista della vicenda narrata. Allo stesso tempo, il titolo rappresenta la personalità di ciascun membro degli Who.
Il 15 novembre 2011, da un'idea di Pete Townshend, che ha definito Quadrophenia "l'ultimo grande album degli Who", è stata pubblicata l'edizione Quadrophenia: The Director's Cut, contenente i brani dell'edizione originale ed i loro demo.
Registrazione
In occasione delle sessioni di registrazione di Quadrophenia, il gruppo decise di costruirsi il proprio studio di registrazione personale, i Ramport Studios a Battersea. Le sedute iniziarono nel novembre 1972, ma dopo cinque mesi mancava ancora un adeguato banco mixer nello studio per poter adeguatamente registrare Quadrophenia.
Quindi, il bassista degli Small Faces Ronnie Lane, amico di Townshend, rese disponibile il proprio studio mobile per le sessioni dell'album. In maggio, Lambert volle iniziare ad occuparsi della produzione, ma il suo comportamento lassista e non professionale (spesso non si presentava in studio e saltò molte sedute), portò Daltrey a chiedere che Lambert venisse rimosso dal ruolo di produttore.
La band ingaggiò allora l'ingegnere del suono Ron Nevison per occuparsi del lato tecnico della produzione discografica dell'album.
Per illustrare la personalità scissa in quattro parti di Jimmy, Townshend scrisse quattro temi musicali diversi, riflettenti ognuno il carattere di uno dei membri degli Who. Questi brani sono Bell Boy (Moon), Is It Me? (Entwistle), Helpless Dancer (Daltrey) e Love Reign O'er Me (Townshend).
Due lunghi strumentali presenti nel disco, la title track e The Rock contengono i quattro temi musicali, separatamente e insieme. Gli strumentali furono costruiti direttamente in studio, senza provini precedenti.
Registrazioni separate
In molte delle tracce ogni membro della band registrò separatamente le proprie parti; a differenza degli album precedenti, Townshend aveva lasciato degli spazi vuoti nei suoi demo per i vari contributi degli altri membri della band, sebbene molte delle parti di sintetizzatore presenti nell'album furono da lui registrate nel suo studio casalingo.
L'unica canzone arrangiata collettivamente dagli Who fu 5.15. Secondo Nevison, l'ARP 2500 era impossibile da registrare in studio, e i frequenti sbalzi di tonalità costrinsero Townshend a lavorarci sopra a casa per intere nottate. Al fine di ottenere una buona sezione d'archi sull'album, Townshend comprò un violoncello e nello spazio di due settimane imparò a suonarlo.
Entwistle incise la sua parte di basso in The Real Me in un'unica take suonando un Gibson Thunderbird e trascorse svariate settimane durante l'estate ad arrangiare e registrare varie parti di strumenti a fiato. Essendo stato costretto da Johns a suonare in maniera più eterodossa su Who's Next, Moon tornò al proprio stile percussivo in Quadrophenia.
Love, Reign O'er Me
Egli contribuì come voce solista al pezzo Bell Boy, dove diede deliberatamente prova di uno stile narrativo esagerato. Per il finale di Love, Reign O'er Me, Townshend e Nevison misero insieme un alto numero di strumenti a percussione, che Moon suonò prima di cimentarsi con delle campane tubolari, che si possono ascoltare nel mix finale.
Durante la produzione dell'album, Townshend registrò molti effetti sonori con un registratore portatile. Questi includono il rumore dell'infrangersi delle onde su una spiaggia della Cornovaglia e il fischio di un treno diesel registrato vicino alla sua casa di Goring-on-Thames.
Il finale di The Dirty Jobs include un estratto musicale tratto da The Thunderer, una marcia del 1889 di John Philip Sousa, che Nevison registrò mentre assisteva al concerto di una banda di ottoni a Regent's Park. Assemblare i vari effetti sonori si rivelò problematico; a un certo punto, durante I Am the Sea, furono ben nove i registratori a suonare in contemporanea per fornire gli effetti voluti.
Secondo quanto riferito da Nevison, fu Townshend a produrre l'intero album, aggiungendo che "tutto iniziava quando arrivava Pete, e tutto finiva quando Pete se ne andava". In agosto, Townshend cominciò il processo di mixaggio dell'album nel suo studio casalingo a Goring, insieme a Nevison.
Pubblicazione
In Gran Bretagna album fu preceduto dal singolo 5:15/Water, che beneficiò di una apparizione live della band a Top of the Pops il 4 ottobre 1973, e venne pubblicato il giorno seguente.
Il singolo raggiunse la posizione numero 20 nella classifica britannica. Quadrophenia uscì nel Regno Unito il 26 ottobre, ma i fan ebbero difficoltà a trovarlo nei negozi a causa della scarsità di vinile dovuta alla crisi energetica del petrolio del 1973. In Gran Bretagna, Quadrophenia raggiunse la seconda posizione in classifica.
Anche negli Stati Uniti, l'album salì fino alla posizione numero 2 nella classifica di Billboard, la massima posizione mai raggiunta da un disco degli Who negli USA, e il singolo estratto dall'album per il mercato statunitense fu Love, Reign o'er Me/Water, pubblicato il 27 ottobre.
L'album fu originariamente pubblicato come doppio LP in vinile accompagnato da un booklet con i testi, la trama della storia e fotografie opera di Ethan Russell ad illustrarla. La MCA Records ristampò l'album in formato doppio CD nel 1985. Successive ristampe si ebbero nel 1996 e nel 2011.
Accoglienza e riconoscimenti
Quadrophenia fu accolto positivamente dalla critica musicale. Chris Welch di Melody Maker scrisse: "raramente un gruppo ha avuto tale successo nel distillare la propria essenza e imbracciare una causa in maniera così convincente", mentre Charles Shaar Murray descrisse l'album su New Musical Express come "la più notevole esperienza musicale dell'anno".
La reazione negli Stati Uniti fu generalmente positiva, sebbene Dave Marsh, scrivendo per la rivista Creem, recensì in maniera più critica il disco. Lenny Kaye, scrisse su Rolling Stone che "gli Who come gruppo non hanno mai suonato meglio" ma aggiunse anche, "alle sue condizioni, Quadrophenia non raggiunge lo scopo".
In una classifica di fine anno per Newsday, Robert Christgau posizionò il disco al settimo posto trovandolo esemplare di come i migliori album del 1973 "non riescono a premiare l'attenzione casuale, richiedano concentrazione, proprio come l'arte dei musei e nei libri di testo".
A posteriori
Le recensioni a posteriori di Quadrophenia sono anch'esse positive nella stragrande maggioranza dei casi. Scrivendo in Christgau's Record Guide: Rock Albums of the Seventies (1981), Christgau definì Quadrophenia più "opera" rispetto a Tommy, possedendo una trama scritta brillantemente anche se confusa, musica stridente ma melodica, e testi compassionevoli".
Chris Jones, recensendo il disco per BBC Music disse "tutta la grandezza degli Who è racchiusa qua dentro". Nel 2013, Billboard, recensendo l'album in occasione del suo 40º anniversario, scrisse: "Pieno di performance vigorose e piene di vita, profondità e personalità, Quadrophenia è 90 minuti di Who al loro meglio."
L'album ha venduto circa 1 milione di copie ed è stato certificato disco di platino dalla Recording Industry Association of America. Nel 2000, la rivista Q, l'ha classificato al 56º posto nella sua lista dei 100 migliori album britannici di sempre. La rivista statunitense Rolling Stone, nel 2012 lo ha inserito al 267º posto nella lista dei 500 migliori album di sempre.
Il 9 novembre 2011, il disco è stato premiato con il Classic Album Award dalla rivista britannica Classic Rock.
Film
Nel 1979, a seguito dell'uscita dell'omonimo film, venne pubblicata la colonna sonora che contiene dieci dei diciassette brani del disco originale, con l'aggiunta di tre canzoni degli Who non comprese nell'album del 1973: Four Faces, Get Out and Stay Out e Joker James.
Artist
The Who sono uno storico gruppo musicale rock britannico originario di Londra, considerato tra le maggiori band Rock 'n Roll di tutti i tempi, con oltre 100 milioni di dischi venduti. Le prime apparizioni dal vivo degli Who risalgono al 1964, con quella che è considerata la storica formazione del gruppo: Pete Townshend (chitarrista, e autore della maggior parte delle canzoni), Roger Daltrey (voce), John Entwistle (basso elettrico) e Keith Moon (batteria).
Dopo un breve periodo da portabandiera del movimento Mod inglese, gli Who raggiungono il successo nel 1965, con l'uscita dell'album My Generation, il cui omonimo brano si dimostra essere il primo inno generazionale, nonché uno dei pezzi ancor oggi più conosciuti e rappresentativi della band, oltre ad essere inserito nel 2004 all'undicesimo posto tra le 500 migliori canzoni secondo Rolling Stone.
Gli Who nel corso della loro carriera hanno piazzato 27 singoli nei primi 40 posti delle classifiche di vendita britanniche e statunitensi, oltre a raggiungere la top ten con 17 album (ottenendo nel contempo 18 dischi d'oro, 12 di platino, e 5 multi-platino solamente negli Stati Uniti).
Grande pubblico
Gli Who raggiungono il grande pubblico a partire dal 1965 con una serie di singoli di successo, grazie anche alle trasmissioni di alcune radio pirata di oltremanica come Radio Caroline, tra i quali vanno ricordati I Can't Explain e Substitute.
In A Quick One, pubblicato nel 1966, è possibile notare il progredire della ricerca musicale di Townshend verso la realizzazione di un'opera rock a carattere teatrale, che si concretizzerà poi in Tommy (1969) e nella più matura Quadrophenia(1973), nel cui film associato si fece notare un giovanissimo Sting.
Del 1979 è anche il documentario sulla storia del gruppo Uragano Who (The Kids Are Alright). Tra i protagonisti della Swinging London, furono molto influenzati dalla musica dei loro contemporanei Beatles e Rolling Stones, di cui continuarono il fenomeno della British invasion.
Ebbero una notevole influenza su altre band a loro volta, lasciando un'onda lunga che va dai Led Zeppelin ai Sex Pistols, dagli U2agli Oasis passando per i Pearl Jam.
Lyrics
Only love can make it rain
The way the beach is kissed by the sea
Only love can make it rain
Like the sweat of lovers layin’ in the fields
Love, reign o’er me
Love, reign o’er me
Rain on me, rain on me!
Only love can bring the rain
That makes you yearn to the sky
Only love can bring the rain
That falls like tears from on high
Love, reign o’er me
Rain on me, rain on me!
Love, reign o’er me
Rain on me, rain on me!
On the dry and dusty road
The nights we spent apart alone
I need to get back home
To cool, cool rain!
I can’t sleep, and I lay, and I think
The night is hot and black as ink
Oh God, I need a drink
Of cool, cool rain!
Love, reign o’er me
Reign o’er me, o’er me, o’er me!
Love, reign o’er me, o’er me
Love!
Testo
Solo l’amore può far piovere
Nel modo in cui la spiaggia è baciata dal mare
Solo l’amore può far piovere
Come il sudore degli amanti stesi nei campi
Amore, regna su di me
Amore, regna su di me
Piovi su di me, piovi su di me!
Solo l’amore può portare la pioggia
Che ti fa struggere verso il cielo
Solo l’amore può portare la pioggia
Che cade come lacrime dall’alto
Amore, regna su di me
Piovi su di me, piovi su di me!
Amore, regna su di me
Piovi su di me, piovi su di me!
Lungo la strada secca e polverosa
Le notti che abbiamo passato da soli, lontani l’uno dall’altra
Ho bisogno di tornare a casa
Dalla fresca, fresca pioggia!
Non riesco a dormire e resto sdraiato e penso
La notte è calda e nera come inchiostro
Oh Dio, ho bisogno di un sorso
Di fresca, fresca pioggia!
Amore, regna su di me
Regna su di me, su di me, su di me!
Amore, regna su di me, su di me
Amore!
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