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The Strokes - Reptilia
Song
"Reptilia" is a song by indie rock band the Strokes, and was the second single from their second album, Room on Fire. In the U.S., it peaked at number 19 on the Modern Rock Tracks chart. It fared better in the UK, however, where it reached number 17 on the UK Singles Chart and was certified Silver by the British Phonographic Industry. Single cover depicts an alien from the video game Centipede.
The single's B-side was "Modern Girls & Old Fashion Men", a duet between the band's lead singer Julian Casablancas and Regina Spektor. The release of the single was delayed slightly after Casablancas objected to the song being credited as "the Strokes and Regina Spektor", claiming that it should read "Regina Spektor and The Strokes".
In October 2011, NME placed "Reptilia" at number 129 on its list "150 Best Tracks of the Past 15 Years".
Music video
The music video for the song was their first that was not directed by Roman Coppola. Instead they chose Jake Scott to shoot the video, which features close shots of the band members' faces, hands and instruments while performing the song. At the end of the video, Julian Casablancas blows cigarette smoke at the camera lens.
Album
Room on Fire è il secondo album dei The Strokes, pubblicato nel 2003.
Il disco
L'opera seconda di Casablancas e soci li consacra al successo mondiale: 12:51, il primo singolo, abbandona le reminiscenze in salsa Velvet Underground per regalare ai fans un pezzo in perfetto stile 80's. Reptilia rimanda al gruppo di Lou Reed e ai Television. You Talk Way Too Much ricorda vagamente I'm Waiting For My Man.
I 5 hanno raffinato ciò che era già emerso su Is This It? andando a definire un loro proprio stile, dimostrando che si può essere originali anche rielaborando le proprie influenze musicali. Aprendo la confezione del disco, proprio dietro il cd, è possibile trovare la scritta "thank you", omaggio della band ai fan che hanno acquistato l'opera.
Artist
I The Strokes sono un gruppo musicale rock alternativo/indie rock formatosi a New York nel 1998.
Primi anni
Gli Strokes (letteralmente "I Colpi", o "I Movimenti"; «Il nome che ci siamo scelti può essere inteso sia come carezza sia come pugno - raccontano -. Perciò riflette perfettamente l'impatto della nostra musica: a volte duri e aggressivi, a volte delicati e melodici») si formano a New York alla fine del 1998, inizialmente composti di soli tre membri: il cantante e frontman Julian Casablancas, il chitarrista Nick Valensi e il batterista Fabrizio Moretti.
Più tardi alla band si aggiungono Nikolai Fraiture al basso e Albert Hammond Jr. alla chitarra. Hammond, figlio d'arte, è invitato nella band dallo stesso Julian: i due infatti si erano conosciuti anni prima in una prestigiosa scuola svizzera.
La band ormai al completo debutta allo Spiral di New York, ottenendo un discreto successo di pubblico e stampa specializzata. Dopo questo concerto le esibizioni dal vivo degli Strokes continuano in tutta la Grande Mela fino al gennaio 2001, quando pubblicano in Inghilterra "The Modern Age EP" per l'etichetta indipendente Rough Trade.
Nel corso del 2001 supportano il tour americano dei Doves e suonano coi Traildead in Inghilterra. Proprio nel Regno Unito gli Strokes lasciano estasiata la stampa:
«Siamo franchi nell'affermare che gli Strokes sono i più grandi "bastardi" che ci siano in giro al momento... Ci hanno mandato al tappeto con la passione e la purezza romantica del Punk Rock di New York, gli Strokes avanzano spavaldi con l'aria di poeti della strada che hanno mandato in pezzi la canzone pop, per sostituirla con la rabbia, l'incomprensione, l'odio, la libidine.
Hanno illustrato in Technicolor e su schermo gigante tutte le frustrazioni dei giovani adulti...Ecco svelata l'essenza, a volte tanto profonda quanto casuale, dello stile di questi bardi fotogenici della Bowery.» |
(New Musical Express, 17 febbraio 2001) |
Is This It
Nel settembre dello stesso anno esce in Europa l'album di esordio, Is This It, i cui suoni ricordano i primi anni settanta e si rifà allo stile dei Velvet Underground e dei Ramones. Negli Stati Uniti, invece, la pubblicazione dell'album è posticipata di un mese, a causa dell'11 settembre, con una cover diversa e senza la canzone New York City Cops, sostituita da When It's Started.
In poco tempo l'album ottiene un successo insperato, e un tour mondiale porta in giro gli Strokes a diffondere la loro musica per tutto il 2002, mentre Casablancas, tra un'esibizione e un'altra, continua a scrivere altre canzoni per il successivo album.
Lyrics
He seemed impressed by the way you came in.
«Tell us a story
I know you're not boring»
I was afraid that you would not insist.
«You sound so sleepy
just take this, now leave me»
I said please don't slow me down
If I'm going too fast
You're in a strange part of our town…
Yeah, the night's not over
You're not trying hard enough,
Our lives are changing lanes
You ran me off the road,
The wait is over
I'm now taking over,
You're no longer laughing
I'm not drowning fast enough.
Now every time that I look at myself
«I thought I told you
this world is not for you»
The room is on fire as she's fixing her hair
«you sound so angry
just calm down, you found me»
I said please don't slow me down
If I'm going too fast
You're in a strange part of our town…
Yeah, the night's not over
You're not trying hard enough,
Our lives are changing lanes
You ran me off the road,
The wait is over
I'm now taking over,
You're no longer laughing
I'm not drowning fast enough.
Testo
Lui sembrava colpito dal modo in cui sei entrata.
«Raccontaci qualcosa», ha detto,
«Sono sicuro che non ci annoierai».
Figurati se ti saresti fatta problemi.
«Mi sembri un po' assonnato», mi hai detto,
«Prendi questo e vattene pure».
Io ho detto: «per favore, non rallentarmi
se vado troppo veloce.
Sei in una strana parte della nostra città…».
Sì, la notte non è ancora finita,
tu non ci stai provando abbastanza.
Le nostre vite stanno cambiando corsia,
mi hai buttato fuori strada.
Ora l'attesa è finita,
adesso prendo io il controllo;
tu non ridi più,
io non annego abbastanza velocemente.
Adesso, ogni volta che mi guardo allo specchio
mi dico «pensavo di avertelo già spiegato,
questo mondo non è fatto per te».
La stanza è di fuoco, mentre lei si sistema i capelli.
«Sembri così arrabbiato», dice lei.
«Datti una calmata adesso, mi hai trovata».
Io ho detto: «per favore, non rallentarmi
se vado troppo veloce.
Sei in una strana parte della nostra città…».
Sì, la notte non è ancora finita,
tu non ci stai provando abbastanza.
Le nostre vite stanno cambiando corsia,
mi hai buttato fuori strada.
Ora l'attesa è finita,
adesso prendo io il controllo;
tu non ridi più,
io non annego abbastanza velocemente.
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