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The Clash - Lost In The Supermarket
Song
Lost in the Supermarket è un brano del gruppo musicale inglese The Clash, pubblicato nell'album London Calling, il 14 dicembre del 1979. Il brano all'interno dell'album è posizionato come ottava traccia.
Il testo del brano parla di uno sfrenato consumismo, divoratore della vita del cittadino del mondo capitalista che sin dalla giovane età è escluso e alienato dalla società stessa.
Album
London Calling è un album doppio dei The Clash uscito nel 1979, con il quale il gruppo si impose negli Stati Uniti. L'album si compone di 19 brani, accreditati a Joe Strummer e Mick Jones, tranne The Guns of Brixton di Paul Simonon, Brand New Cadillac di Vince Taylor e Revolution Rock di Jack Edwards e Danny Ray.
Il disco presenta una notevole complessità compositiva e mescolanza dei generi: sebbene non vi siano ravvisabili canzoni classificabili come puro punk, vi sono pezzi ska, come Wrong'em Boyo, insieme a brani pop come Lost in the Supermarket e Train In Vain; altri generi in cui spazia l'album sono il reggae, il rockabilly, il rhythm and blues, il jazz.
London Calling compare nella lista dei 500 migliori album secondo Rolling Stone alla posizione numero 8, considerato sempre da Rolling Stone come il migliore album degli anni ottanta, pur essendo uscito nel dicembre 1979.
Con oltre due milioni di copie vendute nel mondo, l'album è stato certificato disco di platino nel Regno Unito, oltre che negli Stati Uniti, dando una notorietà a livello mondiale al gruppo.
Il disco
«Prima di London Calling, pensavo che all'interno del gruppo ci conoscessimo poco. Quella è stata la prima volta in cui ognuno ha dato il suo contributo alle canzoni. Per la prima volta abbiamo finalmente cominciato a conoscerci» |
(Topper Headon) |
Produzione e registrazione
I primi lavori per l'album sono iniziati dopo il tour negli Stati Uniti successivo all'uscita di Give 'Em Enough Rope. I Clash, dopo aver rotto con Bernie Rhodes ed aver conseguentemente perso lo studio, hanno iniziato le prove al "Vanilla", uno studio prove di Londra. Lì, in un'atmosfera giocosa ed intensa, hanno iniziato a produrre le prime nuove canzoni.
La produzione
Johnny Green, assistente dei Clash, disse riguardo al clima durante le prove e la registrazione del disco:
«C'era una grande apertura su tutto. Ricordo che Mick suonava canzoni country. A Mick piaceva fare il riscaldamento suonando la batteria di Topper. Si divertivano a scambiarsi gli strumenti: cosa che non avevano mai fatto prima.» |
(Johnny Green) |
La sperimentazioni musicali del gruppo durante quel periodo sarebbero state inconcepibili senza il batterista Topper Headon:
«Mi piaceva il fatto che non c'erano restrizioni. Quando sono entrato nei Clash ero un discreto batterista. Un normale batterista dalla mano leggera. Poi ho imparatato a picchiare forte sui tamburi e Mick e Joe hanno scoperto che riuscivano a scrivere moltissimi tipi di musica» |
(Topper Headon) |
I Clash riuscirono ad imporre alla casa discografica un produttore scelto da loro, e optarono per Guy Stevens. La successiva produzione ai Wessex Studio della CBS, da parte di Guy Stevens, fu particolarmente agitata, grazie all'esuberanza di Guy che manteneva alta la tensione per ottenere maggiore impegno e migliori risultati.
«Ci sembrava che per Guy fosse l'ultima grande occasione. Eravamo convinti che fosse eccezionale. Ho sempre pensato che ci fosse un legame inconscio tra Guy e la nostra band» |
(Mick Jones) |
La produzione (2)
Bill Price, l'ingegnere del suono dei Clash, disse in seguito riguardo alla decisione presa dal gruppo di scegliere Guy Stevens come produttore:
«Sono rimasto un po' sorpreso quando ho scoperto che sarebbe stato coinvolto nella registrazione del disco. Era un tipo di produttore assolutamente speciale, certamente non come quelli a cui siamo abituati oggi. Lasciava che il gruppo si occupasse della musica, mentre al suono ci pensava il fonico: era il suo stile. La sua idea era creare l'atmosfera e l'emozione giusta in studio quando si svolgevano le performance. Il concetto era che un'atmosfera di grande eccitazione avrebbe prodotto una musica altrettanto eccitante» |
(Bill Price) |
Guy Stevens riguardo al lavoro coi Clash disse:
«Che elettricità, che intensità maniacale [...] Non è semplicemente "una sessione come un'altra": io odio la gente che ha questo atteggiamento. È elettricità pura. Deve essere così. Può darsi che per una casa discografica come la CBS sia difficile accettare un concetto simile, ma io potrei benissimo morire facendo un disco. È troppo importante. Ecco perché, all'occorrenza, io posso produrre chiunque» |
(Guy Stevens) |
Molti retroscena sulla produzione dell'album sono stati raccolti (testimonianze, video ecc.) nell'ultima ristampa in box, London Calling: 25th Anniversary Edition.
«Fare London Calling è stata una gioia perché Guy Stevens era matto. Ai tempi io controllavo un po' meglio lo strumento e lui era meno interessato alla perfezione tecnica. Non importava se facevo uno sbaglio» |
(Paul Simonon) |
Registrazione
Nel clima prodotto da Guy Stevens in studio, i Clash registrarono una gran quantità di materiale, principalmente composto da canzoni del gruppo, ma registrarono anche tre canzoni altrui, Brand New Cadillac, di Vince Taylor; Wrong 'Em Boyo, accreditato a Clive Alphonso; e Revolution Rock di Jack Edwards e Danny Ray.
Il primo giorno di registrazione i Clash suonarono Brand New Cadillac, quando finirono la canzone, Guy Stevens urlò: "Ci siamo! L'ho registrata!". Il gruppo gli spiegò che si trattava solo di una prova, ma il produttore insisteva sull'averla registrata; Topper Headon precisò a Stevens che il ritmo era troppo accelerato, e Guy rispose: "Tutto il rock accelera!".
«Quello è stato l'inizio. Da quel momento l'atmosfera è stata semplicemente elettrica» |
(Topper Headon) |
Il procedimento seguito per registrare il disco fu particolarmente complesso. Infatti prima il gruppo eseguiva una canzone come se la stessero facendo dal vivo, mentre il produttore saltava per lo studio urlando grida di incoraggiamento.
Di queste registrazioni venivano mantenute principalmente la batteria e la chitarra ritmica, poi Mick Jones creava la spesso complessa rete di chitarre, e Paul Simonon registrava il basso. In seguito venivano aggiunti percussioni, chitarre acustiche, pianoforti e fiati. Nel disco vennero registrati anche numerosi effetti sonori, come in London Calling, dove è presente il grido di un gabbiano aggiunto alle chitarre suonate al contrario.
«Facevamo cose folli tipo strappare lentamente il velcro dalle sedie dello studio e registrare il rumore che faceva. Per le sovraincisioni andavamo sempre in bagno, perché c'era un effetto eco. Percuotevamo le tubature» |
(Mick Jones) |
Artist
I Clash sono stati un gruppo musicale punk rock inglese. Attivi dal 1976 al 1986, furono uno dei gruppi più acclamati dalla critica del periodo. Furono formati principalmente da Joe Strummer (voce, chitarra ritmica), Mick Jones (chitarra solista, voce), Paul Simonon (basso, voce) e Nick "Topper" Headon (batteria, percussioni).
Headon lasciò il gruppo nel 1982 e Jones nel 1983, il gruppo proseguì con nuovi membri negli anni successivi, ma all'inizio del 1986 si sciolse definitivamente.
I Clash erano famosi per la loro varietà musicale (nel loro repertorio trovano posto reggae, dub, rap, rockabilly e altri generi), per le loro esibizioni dal vivo particolarmente intense, per la sofisticatezza lirica e politica che li distingueva dalla maggior parte dei loro colleghi appartenenti al movimento punk.
Inseriti al ventottesimo posto nella classifica degli artisti immortali stilata dalla rivista Rolling Stone, i Clash sono anche noti come The Only Band That Matters (l'unico gruppo che conti).
Lyrics
(chorus)
I'm all lost in the supermarket
I can no longer shop happily
I came in here for the special offer
Guaranteed personality
I wasn't born, so much as I fell out
Nobody seemed to notice me
We had a hedge back home in the suburbs
Over which, I never could see
I heard the people who live on the ceiling
Scream and fight, most scarily
Hearing that noise was my first ever feeling
That's how it's been, all around me
(chorus)
I'm all tuned in, I see all the programs
I save coupons from packets of tea
I've got my giant hit, discotheque album
I empty a bottle, I feel a bit free
The kids in halls and the pipes in the walls
Making noises for company
Long distance callers make long distance calls
And the silence makes me lonely
(chorus)
And it's not here
It disappeared
(chorus)(x5)
I'm all lost
(chorus)
Testo
(rit.)
Sono completamente smarrito nel supermercato
Non riesco più a fare acquisti felicemente
Sono venuto qui per l'offerta speciale
Personalità garantita
Non sono nato, così tanto quando sono caduto
Nessuno sembrava accorgersi di me
Avevamo una siepe dietro casa nei sobborghi
Oltre i quali, non avrei mai potuto vedere
Ho sentito le persone che vivono nella soffitta
Urlare e combattere, più spaventosamente
Sentire quel rumore è stato il mio primo sentimento
Ecco come è stato, tutto intorno a me
(rit.)
Sono completamente sintonizzato, vedo tutti i programmi
Risparmio tagliandini di the
Ho la mia hit gigante, album da discoteca
Svuoto una bottiglia, mi sento un po' libero
I bambini nelle sale e le tubazioni nelle pareti
Facendo rumori per compagnia
Chi chiama da lunghe distanze fa chiamate interurbane
E il silenzio mi rende solitario
(rit.)
E non è qui
È scomparso
(rit.)(x5)
Sono completamente smarrito
(rit.)
alcuni estratti sono presi da Wikipedia - alcuni testi delle canzoni che non sono scritti e tradotti personalmente sono prelevati dal web da siti come lyricfind, musixmatch