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The Beatles - Yes Blues
Song
Yer Blues è un brano musicale dei Beatles, contenuto nell'album The Beatles (meglio noto come White Album).
Origine e storia
L'autore è John Lennon, che scrisse il brano in India nel 1968, ai tempi del corso di meditazione trascendentale del santone Maharishi Mahesh Yogi.
Sorretta da una vena sardonica e beffarda che si alterna a momenti di piena consapevolezza, Yer Blues è lontana dalle innovazioni stilistiche e dalle sofisticate soluzioni sperimentali presenti in brani precedenti come Tomorrow Never Knows e Strawberry Fields Forever. Si tratta infatti di un motivo che si dipana lungo un classico giro armonico blues, e il pezzo si rifà al "blues boom" britannico che negli anni sessanta vide gruppi come i Bluesbreakers di John Mayall, i Chicken Shack, i Savoy Brown e i Fleetwood Mac ispirarsi alla musica nera statunitense per scoprire che la popolarità del blues andava ben al di fuori di una ristretta cerchia elitaria.
Pur partendo dalla descrizione di uno stato d'animo, i versi della canzone tendono verso la parodia del blues bianco britannico più manieristico di quegli anni. Spiegò lo stesso Lennon di avere optato nel titolo, contro il parere di Paul McCartney, per "yer", corruzione di "your" nel linguaggio parlato. Fatto molto insolito per i Beatles, il testo della canzone contiene un riferimento a un personaggio di un'altra canzone e al suo autore, laddove cita il Mr. Jones della famosa Ballad of a Thin Man di Bob Dylan, comparsa sull'album Highway 61 Revisited del 1965.
Sentita
La canzone era una delle più "sentite" dallo stesso autore – come egli stesso dichiara –, lo dimostra anche il fatto che Lennon scelse Yer Blues come unica canzone originale dei Beatles ritenuta adatta a essere registrata nel 1969 con la Plastic Ono Band nell'album Live Peace in Toronto e ad essere eseguita dal vivo nel video dei Rolling Stones Rock 'n' Roll Circus del 1968, dove il Beatle la eseguì con Mitch Mitchell alla batteria, Keith Richards al basso ed Eric Clapton alla chitarra elettrica, nell'estemporanea band formata per l'occasione, chiamata ironicamente Dirty Mac.
Yer Blues è costruita sul giro armonico del Blues ma è divisa in due parti ritmiche distinte. La prima tipicamente blues, la seconda in stile rock&roll. La parte rock è introdotta dalle parole "Feel so suicidal/Even hate my rock and roll". Ne risulta una struttura quasi didattica che fa capire come il rock si sia sviluppato dal blues con un cambiamento quasi solo ritmico.
Registrazione
L'incisione del brano ebbe luogo dal vivo il 13 agosto in una stanza attigua alla sala di controllo dello Studio Due di Abbey Road. Completata con qualche sovraincisione marginale in due sedute successive (una seconda linea vocale di Lennon il giorno seguente e il conteggio iniziale di Ringo il 20 del mese), la registrazione iniziale fu intenzionalmente effettuata a volume molto alto e le due chitarre soliste vennero trattate con pesanti effetti ADT e Leslie. L'urlo dell'ultima strofa fu lanciato in un microfono spento.
Album
The Beatles (noto anche come White Album o in italiano come Doppio bianco) è il nono album dell'omonimo gruppo musicale britannico (decimo considerando anche l'album Magical Mistery Tour, in origine pubblicato come LP solo negli USA e come EP in UK), pubblicato nel 1968 dalla Apple Records e prodotto da George Martin; venne messo in commercio nel Regno Unito il 22 novembre 1968.
La rivista Rolling Stone lo ha inserito nel 2020 al 29º posto della lista dei 500 migliori album, mentre la rivista NME lo posiziona al nono posto della sua analoga classifica dei migliori 500 album; compare anche nel volume 1001 Albums You Must Hear Before You Die.
La genesi
Verso la fine del maggio 1968, poco prima di iniziare a lavorare al nuovo album, i Beatles si ritrovarono nella casa di George Harrison a Esher, nel Surrey, e con un registratore Ampex a quattro piste incisero i nastri di prova delle loro recenti composizioni, materiale denominato The Kinfauns Demo o The Esher Session, di mediocre qualità tecnica però rivelatore della genesi di molti pezzi del prodotto finale.
La formazione era reduce dalla trasferta in India e dall'esperienza della meditazione trascendentale nel ritiro di Rishikesh, sotto la guida del guru Maharishi. L'ashram di Rishikesh fu determinante per la crescita compositiva e strumentale dei quattro musicisti: la serenità e il tempo libero, che concedevano loro spazi di creatività e tempi per comporre nuove canzoni, e l'assenza di elettricità che li costrinse a utilizzare le chitarre acustiche, raffinandone le competenze strumentali e imparando da Donovan (altro discepolo del Maharishi) la tecnica del finger-picking – che sarebbe stata usata in più di una traccia dell'album – contribuirono in maniera fondamentale alla realizzazione del disco.
Il gruppo tornò dall'India con una trentina di composizioni, molte delle quali finirono nei Kinfauns Demo. Il produttore George Martin si disse subito contrario a che si realizzasse un album doppio, avanzando con forza l'opinione che la carta vincente sarebbe stata piuttosto un album singolo di alta fattura. I Beatles però erano ormai orientati a incidere un doppio album, e nonostante il parere di Martin scelsero di insistere nel loro progetto iniziale e il 30 maggio iniziarono a registrare.
Le registrazioni
Il disco, sotto più aspetti, riflette la tensione che era venuta a maturare fra i quattro musicisti, e marca una netta discontinuità con il precedente Sgt Pepper. Il White Album non è un lavoro corale, bensì un'opera di «solisti, di tanti ego separati in lotta per la preminenza». In diversi pezzi, Paul McCartney, John Lennon e George Harrison lavorarono separatamente come compositori e interpreti, usando gli altri solo come gruppo di spalla o talvolta incidendo in solitudine tutte le parti vocali e strumentali.
Il nervosismo strisciante e i continui litigi diedero luogo a clamorosi abbandoni: Geoff Emerick, il fidato ed esperto tecnico di studio che aveva seguito i Beatles nei loro due album migliori – Revolver e Sgt Pepper –, si licenziò dopo meno di due mesi dall'inizio delle incisioni; George Martin lasciò gli studi e andò in ferie; anche Ringo Starr, esaurito e poco motivato, il 22 agosto abbandonò le registrazioni portando la famiglia in vacanza in Sardegna.
Sostituito alla batteria da Paul nei brani registrati in sua assenza, Back in the U.S.S.R. e Dear Prudence, il 3 settembre Ringo tornò sui propri passi rientrando negli studi di Abbey Road e, in segno di gratitudine e di sollievo da parte di tutti, trovò la batteria decorata da Mal Evans con festoni di fiori e con la scritta "Bentornato Ringo".
Terminate le sessioni di incisione e di mixaggio, Lennon e McCartney trascorsero ventiquattro ore a organizzare la sequenza delle tracce, concentrando i brani di hard rock nella terza facciata, raggruppando nella seconda la canzoni che avevano a che fare con animali e sparpagliando le composizioni di Harrison nelle quattro facciate, con il ricorso alle dissolvenze incrociate per evitare stacchi fra i brani.
La pubblicazione
Nonostante tutto, il nuovo album fu subito accolto molto positivamente dalla critica, giudicato artisticamente molto intenso, con una qualità di suono non comune. Vi si sperimentavano tutti i generi musicali: pop, rock, hard rock, country, jazz, blues e folk.
Ancora prima della commercializzazione, il successo strepitoso del White Album smentì le preoccupazioni di Martin, con un trionfo che non fu solo momentaneo – in meno di due mesi erano stati venduti quattro milioni di copie dell'album –, ma che si prolungò nel tempo. Per dieci anni, infatti, il White Album risultò essere il doppio LP più venduto di sempre. A tutt'oggi rimane l'album dei Beatles più venduto negli Stati Uniti, con 19 dischi di platino.
Titolo e copertina
I Beatles avrebbero voluto intitolare l'album A Doll's House, con un apparente richiamo all'omonima opera teatrale di Ibsen, ma vennero preceduti dal gruppo inglese rock dei Family, che nell'agosto del 1968 aveva esordito sulla scena musicale con il proprio LP Music in a Doll's House. Reduci dal successo di Sgt Pepper, si interrogavano su quale copertina del disco avrebbe maggiormente attratto e soddisfatto i fan in attesa.
Con la mediazione di Robert Fraser, al proposito fu interpellato l'artista Richard Hamilton, che suggerì un titolo essenziale, The Beatles, e una copertina interamente bianca e soltanto con il titolo in rilievo, una scelta agli antipodi del fantasioso collage di Sgt Pepper.
Sempre di Hamilton fu la proposta di inserire all'interno di ogni copia del 33 giri un poster che ritraeva alcune immagini dei Beatles ripresi in svariate situazioni informali, più quattro ritratti fotografici dei membri del gruppo, riprodotto nel cofanetto dell'edizione in CD dell'album in formato compatibile con le dimensioni del compact disc.
I brani
The Beatles è uno degli album più variegati del gruppo, visto che nel gran numero di brani al suo interno si trovano i vari temi della loro carriera dalle loro tipiche ballate alla pura sperimentazione. Come musicisti di supporto alla registrazione dell'album si segnala la presenza di Eric Clapton, Nicky Hopkins e Jackie Lomax.
L'album comprende trenta tracce e si apre con un pezzo scritto da Paul McCartney, Back in the USSR, pezzo decisamente rock and roll così come Birthday che apre il secondo disco.
Sono sue anche la filastrocca Ob-La-Di, Ob-La-Da, Honey Pie, Blackbird (ispirata alla lotta per i diritti civili), Martha My Dear, Mother Nature's Son, la country Rocky Raccoon, la ballata acustica I Will e il rock violento di Helter Skelter e di Why Don't We Do It in the Road?, quest'ultima esplicita e spudorata: la frase del titolo è anche l'unica di tutta la canzone, meno tre intermezzi, ripetuta svariate volte e in svariati modi differenti dal suo compositore principale, Paul McCartney, con la sola presenza di Ringo Starr.
Fu registrata il 9 ottobre del 1968. John Lennon manifestò più di una volta il proprio disappunto per essere stato escluso dalla registrazione del brano, avvenuto proprio nel giorno del suo compleanno; la mossa di McCartney forse volle essere una sorta di "vendetta" nei confronti dello stesso Lennon che lo escluse dall'incisione di Revolution 9.
Lennon
Dear Prudence, Glass Onion e The Continuing Story of Bungalow Bill sono invece di Lennon, così come Happiness Is a Warm Gun, collage di tre temi musicali diversi e censurata dalla BBC per accenni al sesso e alla droga; sempre di Lennon sono I'm So Tired, Julia (dedicata alla madre), Yer Blues, Everybody's Got Something to Hide Except Me and My Monkey, Sexy Sadie, Revolution 1 (versione acustica della Revolution uscita precedentemente su 45 giri insieme a Hey Jude), Revolution 9 (un classico esempio di sperimentazione sonora, con l'aiuto di Yōko Ono) e Cry Baby Cry.
While My Guitar Gently Weeps, Piggies, Long, Long, Long e Savoy Truffle (sulla passione di Clapton per i dolci) sono di George mentre Don't Pass Me By è la prima canzone interamente di Starr che canta anche Good Night di Lennon.
Nel periodo tra fine maggio e metà ottobre in cui l'album fu registrato erano stati incisi altri due pezzi oltre ai trenta che finirono nell'album ma due di essi non trovarono posto nel montaggio conclusivo del disco e dovettero essere accantonati. Si tratta di Not Guilty di Harrison e di What's the New Mary Jane di Lennon. Altri quattro brani, presenti nei Kinfauns Demo, subirono la medesima sorte.
Sono Child of Nature (poi divenuta Jealous Guy) di Lennon, Junk di McCartney e Circles di Harrison, che sarebbero apparsi in seguito in dischi solisti dei rispettivi autori, e Sour Milk Sea, sempre di Harrison, ceduto poi a Jackie Lomax. Una quinta traccia, Etcetera, venne incisa da McCartney durante la registrazione dell'album ma in seguito Paul portò via il nastro e non se ne seppe più nulla.
Alla fine del brano Cry Baby Cry parte una brevissima canzone dalla melodia triste, cantata da Paul. Il brano è quasi attaccato alla traccia successiva Revolution 9. Questo breve pezzo, senza titolo, alimenta la leggenda della morte di Paul McCartney, in quanto il testo ripete: «Can you take me back?» ("Puoi riportarmi indietro?") per l'intera durata della canzone.
Artist
The Beatles è stato un gruppo musicale inglese, fondato a Liverpool nel 1960, composto da John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr, e attivo fino al 1970.
Ritenuti un fenomeno di comunicazione di massa di proporzioni mondiali, i Beatles hanno segnato un'epoca nella musica, nel costume, nella moda e nella pop art. A distanza di vari decenni dal loro scioglimento ufficiale – e dopo la morte di due dei quattro componenti – i Beatles contano ancora un enorme seguito e numerosi sono i loro fan club esistenti in ogni parte del mondo.
L'aura che circonda lo sviluppo del loro successo mediatico e che ha favorito la nascita della cosiddetta Beatlemania e lo straordinario esito artistico raggiunto come musicisti rock sono inoltre oggetto di studio di università, psicologi e addetti del settore.
Lyrics
Yes, I'm lonely
Want to die
Yes, I'm lonely
Want to die
If I ain't dead already
Oh, girl, you know the reason why
In the morning
Want to die
In the evening
Want to die
If I ain't dead already
Oh, girl, you know the reason why
My mother was of the sky
My father was of the earth
But I am of the universe
And you know what it's worth
I'm lonely
Want to die
If I ain't dead already
Oh, girl, you know the reason why
The eagle picks my eye
The worm he licks my bone
I feel so suicidal
Just like Dylan's Mr. Jones
Lonely
Want to die
If I ain't dead already
Oh, girl, you know the reason why
Black cloud crossed my mind
Blue mist round my soul
Feel so suicidal
Even hate my rock and roll
Want to die
Yeah, want to die
If I ain't dead already
Oh, girl, you know the reason why
Testo
Sì, mi sento solo
Voglio morire
Sì, mi sento solo
Voglio morire
Se non sono già morto
Oh, ragazza, sai il motivo
La mattina
Voglio morire
In serata
Voglio morire
Se non sono già morto
Oh, ragazza, sai il motivo
Mia madre era del cielo
Mio padre era della terra
Ma io appartengo all'universo
E sai quanto vale
sono solo
Voglio morire
Se non sono già morto
Oh, ragazza, sai il motivo
L'aquila mi fissa gli occhi
Il verme mi lecca l'osso
Mi sento così suicida
Proprio come il signor Jones di Dylan
Solitario
Voglio morire
Se non sono già morto
Oh, ragazza, sai il motivo
Una nuvola nera mi ha attraversato la mente
Nebbia blu attorno alla mia anima
Mi sento così suicida
Odio perfino il mio rock and roll
Voglio morire
Sì, voglio morire
Se non sono già morto
Oh, ragazza, sai il motivo
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