Rui Cardo Suggestions presenta grandi classici e perle nascoste, versioni ufficiali e live ricercati.
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The Beatles - Revolution
Song
Revolution è una canzone dei Beatles, scritta da John Lennon.
La canzone è apparsa in due differenti versioni:
- un energico pezzo che anticiperà l'hard rock e l'heavy metal, uscito come Lato B della hit Hey Jude e in seguito sull'antologia Hey Jude e in altre compilation;
- una lenta ballata acustica denominata Revolution 1, pubblicata nel White Album qualche mese dopo.
Nello stesso album è presente un altro celeberrimo brano composto da John Lennon, in collaborazione con Yoko Ono, ispirato alla musica colta e sperimentale di John Cage, dal titolo Revolution 9 che, a parte il titolo, non ha assolutamente nulla in comune con le altre due Revolution.
La versione nel singolo
Musica e arrangiamento
La versione in singolo si presenta effettivamente in una veste molto più graffiante e cattiva della sorella contenuta nel White Album e quindi molto più consona al titolo stesso della canzone, incominciando dal potente urlo introduttivo di Paul McCartney e proseguendo con un sottofondo costante di chitarra distorta di George Harrison, oltreché un piano elettrico suonato da Nicky Hopkins ed un tono vocale aggressivo da parte di John Lennon.
La prima versione della canzone viene ricordata come prototipo di "Rock duro", preannunziante l'ondata Heavy metal che strariperà negli anni successivi al 1968. Una seconda versione, pubblicata solo pochi mesi dopo in quel capolavoro assoluto conosciuto come "The white album" è caratterizzato da un arrangiamento di grande classe con influenze jazz-blues, aggiunta di fiati, un ritmo rallentato, sornione, quasi a spiazzare il pubblico in perfetto stile Beatles.
Il pezzo è cantato da Lennon con una voce sommessa e tranquilla con aggiunta di coretti swing anni cinquanta che, proprio per le forti polemiche che il precedente singolo aveva causato ne enfatizzano e potenziano la sua ironica diversità.
Revolution - Testo e significato politico
Il testo del brano fu ispirato dagli importanti e decisivi fermenti giovanili, ma più in generale culturali, che ebbero il loro culmine in Europa e in America proprio nell'anno di pubblicazione dell'album (1968).
John Lennon, ovvero il "Beatle intellettuale" più interessato ad esprimere anche attraverso le sue canzoni contenuti sociali e politici tali da poter rispettare il ruolo conferitogli di "faro" per le nuove generazioni, desiderava manifestare le sue opinioni e quelle dei Beatles sulla piega violenta che il movimento ispirato principalmente ad una ideologia marxista-maoista stava prendendo in quegli anni.
Nella versione su 45 giri uscita il 30 agosto Lennon senza distaccarsi dalle istanze massimaliste della frangia rivoluzionaria che per lo più appoggiava in quanto a tematiche. ne criitica apertamente la deriva violenta, come si evince dal testo:
(EN)«You say you want a revolution Well, you know we all want to change the world. But when you talk about destruction, Don't you know that you can count me out.» |
(IT)«Dici di volere una rivoluzione, bene, tutti vogliamo cambiare il mondo. Ma quando parli di distruzione, sappi che non puoi contare su di me» |
(Beatles) |
Revolution 1 - Count me out, in !
Negli anni successivi e per tutti gli anni settanta sia Lennon che Yoko Ono diverranno icone e simbolo proprio di quella rivoluzione culturale, sebbene pacifica, ostentando in numerose occasioni pubbliche anche il pugno alzato simbolo dei valori culturali della sinistra mondiale indipendentemente da un singolo partito, luogo o politico di riferimento.
Tuttavia il testo di Revolution e più in generale il contributo di Lennon all'Album bianco risentirono chiaramente della già massiccia e positiva influenza che l'incontro con l'artista e intellettuale Yoko Ono stava esercitando su John Lennon e qusto causò un malinteso di fondo.
Nel 1968 Yoko Ono era dichiaratamente pacifista sebbene avant-garde e rivoluzionaria nell'animo, posizione che in linea di massima condivideva con Lennon, il quale era apparso con in mano il simbolico ramoscello di ulivo già sul retro della copertina di Rubber soul, nel 1965 quando i due non si conoscevano.
La loro filosofia di vita nonché strategia di combattimento si ispirava chiaramente all'insegnamento del Mahatma Ghandi o di quanto aveva portato avanti proprio in quegli anni negli stati uniti d'America il reverendo Martin Luther King, da poco brutalmente assassinato, ovvero la teoria secondo cui rispondere alla violenza con la violenza non è la giusta strada per la vittoria finale.
Non violenza
In questo senso sia Ghandi in India che il movimento per i diritti civili in America avevano dimostrato che era possibile raggiungere grandi risultati senza che le vittime si uniformassero ai comportamenti deviati di uno stato carnefice.
In seguito alla diffidenza che il testo di Revolution provocò in vari movimenti della controcultura giovanile, e a più o meno velate accuse secondo cui Lennon e più in generale i Beatles volessero clamorosamente prendere le distanze da quel cambiamento che proprio loro in qualche modo avevano cominciato o quantomeno fatto esplodere, attestandosi quindi su posizioni più conservatrici, Lennon si rese conto che il messaggio di quel testo era stato male interpretato e decise di porre rimedio a questa situazione.
Lennon in seguito dichiarò espressamente in diverse interviste di essersi pentito non tanto del contenuto di quel testo ma della sua forma non abbastanza chiara nella sua semplicità, e che non avrebbe dovuto citare in maniera troppo superficiale i dimostranti con l'effigie di Mao.
Solo pochi mesi dopo la pubblicazione del singolo, con l'uscita imminente dell'attesissimo doppio album, i tempi erano maturi per una precisazione, e la risposta che molti attendevano arrivò puntuale nella maniera più inattesa, simpatica e gioiosa, in perfetto stile pacifista.
La nuova ironica ma combattiva versione di Revolution, chiamata questa volta Revolution 1, tesa a smorzare le polemiche ma anche a rispondere alla chiamata, era ormai pronta.
La reincisione sul White Album
Testo e significato
Rispetto alla versione uscita tre mesi prima su singolo discografico, oltre ai geniali stravolgimenti nell'arrangiamento, chiari segnali di voler abbassare i toni ma anche una simpatica ostentazione di calma e sicurezza di sè, John Lennon aggiunse la decisiva parola "in", sussurrata quasi sottovoce alla fine del verso "don't you know that you can count me out".
Come a dire: se mi tirate la giacca (il testo faceva un chiaro riferimento anche a richieste di aiuti economici) posso starne fuori o essere in prima fila con voi ma non basta fare proclami e scatenare rabbia. Vediamo i programmi ("we'd all love to see the plans") quali sono le persone, le situazioni e le strategie scelte. Solo allora "you can count me out , in".
Artist
The Beatles è stato un gruppo musicale inglese, fondato a Liverpool nel 1960, composto da John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr, e attivo fino al 1970.
Ritenuti un fenomeno di comunicazione di massa di proporzioni mondiali, i Beatles hanno segnato un'epoca nella musica, nel costume, nella moda e nella pop art. A distanza di vari decenni dal loro scioglimento ufficiale – e dopo la morte di due dei quattro componenti – i Beatles contano ancora un enorme seguito e numerosi sono i loro fan club esistenti in ogni parte del mondo.
L'aura che circonda lo sviluppo del loro successo mediatico e che ha favorito la nascita della cosiddetta Beatlemania e lo straordinario esito artistico raggiunto come musicisti rock sono inoltre oggetto di studio di università, psicologi e addetti del settore.
Lyrics
You say you want a revolution
Well, you know
We all want to change the world
You tell me that it's evolution
Well, you know
We all want to change the world
But when you talk about destruction
Don't you know that you can count me out
Don't you know it's gonna be
All right (x3)
You say you got a real solution
Well, you know
We'd all love to see the plan
You ask me for a contribution
Well, you know
We're doing what we can
But if you want money for people with minds that hate
All I can tell is brother you have to wait
Don't you know it's gonna be
All right (x3)
You say you'll change the constitution
Well, you know
We all want to change your head
You tell me it's the institution
Well, you know
You better free you mind instead
But if you go carrying pictures of chairman Mao
You ain't going to make it with anyone anyhow
Don't you know it's gonna be
All right (x11)
Testo
Dici che vuoi una rivoluzione
Beh, sai
Che tutti vogliamo cambiare il mondo
Mi dici che è evoluzione
Beh, sai
Che tutti vogliamo cambiare il mondo
Ma quando parli di distruzione
Non sai che puoi considerarmi fuori?
Non sai che andrà
Tutto bene (x3)
Dici che hai una vera soluzione
Beh, sai
Non aspettiamo altro che vedere il piano
Mi chiedi un contributo
Beh, sai
Stiamo facendo tutti quel che possiamo
Ma se vuoi soldi per gente con la mente piena d'odio
Tutto quello che posso dirti, fratello, è che devi aspettare
Non sai che andrà
Tutto bene (x3)
Dici che cambierai la costituzione
Beh, sai
Tutti noi vogliamo cambiare la tua testa
Mi dici che è l'istituzione
Beh, sai
Faresti meglio a liberare la tua mente, invece
Ma se vai in giro portandoti dietro ritratti del Presidente Mao
Non ce la farai con nessuno in nessun modo
Non sai che andrà
Tutto bene (x11)
alcuni estratti sono presi da Wikipedia - alcuni testi delle canzoni che non sono scritti e tradotti personalmente sono prelevati dal web da siti come lyricfind, musixmatch