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The Beatles - A Day In The Life
Song
A Day in the Life è la traccia conclusiva del disco Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band dei Beatles (lato B). È stata scritta da John Lennon e Paul McCartney.
Considerato da alcuni critici una delle vette artistiche della band, il brano è stato inserito alla posizione numero 28 nella classifica delle 500 migliori canzoni di sempre redatta dalla rivista Rolling Stone.
Il brano
Registrazione e composizione
Le registrazioni iniziarono il 19 gennaio 1967 con il titolo In the Life of... Come nel caso di She's Leaving Home, anch'essa presente nell'LP Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band e la cui storia fu tratta da un articolo di stampa, lo spunto per la composizione di A Day in the Life derivò a John Lennon dalla lettura del quotidiano Daily Mail.
Il testo si sviluppa giustapponendo quattro nuclei narrativi diversi. La prima e la quarta parte si riferiscono infatti a due notizie tratte dal Daily Mail del 17 gennaio 1967 e rielaborate da Lennon in chiave surreale e umoristica: il 18 dicembre 1966, Tara Browne, erede dei Guinness, figlio di un membro della Camera dei lord, nonché amico di John Lennon e Paul McCartney, perde la vita in un incidente d'auto; il secondo parlava delle circa quattromila buche nelle strade di Blackburn, nel Lancashire.
Nonsense
Il nonsenso voluto fu creato unendo il verso: «Now they know how many holes it takes to...» e un trafiletto che parlava di un'importante esibizione alla Royal Albert Hall. La liaison fill fu suggerita a Lennon da Terry Doran, collaboratore del gruppo. Nella seconda parte è presente un riferimento indiretto al film Come ho vinto la guerra di Richard Lester (dove John recita una parte), satira antimilitarista tratta dal libro di Patrick Ryan. Poiché il film uscì solo verso ottobre, a più di tre mesi dalla pubblicazione di Sgt. Pepper, la battuta si capì solo più tardi.
McCartney ricorda che entrambi passarono molto tempo insieme per scrivere questo brano cercando di influenzarsi a vicenda. Secondo John, il contributo migliore del coautore fu la frase: «I'd love to turn you on»; ma di McCartney è anche la parte centrale (la terza). Si rifà a ricordi dell'adolescenza, quando si affrettava per andare a prendere l'autobus che lo portava a scuola e sul quale era solito fumare una sigaretta, immergendosi nei suoi pensieri.
In piena era psichedelica, con i Beatles determinati sia da un punto di vista culturale che artistico a giocare sui doppi sensi, tutti quei riferimenti finirono per essere censurati dalla BBC per paura di riferimenti all'uso di sostanze stupefacenti.
Orchestrazione
L'idea dell'orchestra fu di McCartney, che chiese a George Martin un organico formato da 90 elementi per realizzare una traccia sonora innovativa. A questo proposito, dato che sia Lennon, sia a McCartney, sarebbe piaciuto inserire nella canzone il crescendo più potente che un'orchestra potesse suonare, tale richiesta, rivelatasi assai dispendiosa per il produttore, fu accantonata con una controproposta di un'orchestra composta da 45 elementi.
Sembrava un'idea abbandonata sul nascere, finché nello studio di registrazione non si udì la voce di Starr. Il batterista era famoso per le sue idee strampalate, che la band sempre alla ricerca di sperimentazioni frequentemente accettava. Quella volta Starr propose: "Se un'orchestra costa troppo, perché non chiamiamo mezza orchestra e la registriamo due volte?" L'idea piaque a tutti, e così fecero.
Ai componenti della stessa e a tutti gli astanti in studio, Lennon, per la realizzazione del videoclip, fece indossare nasoni di cartapesta completi di baffi e occhiali. La traccia sonora consisteva nel realizzare un vortice da inserire nella canzone come intermezzo e come coda. In pratica, fu chiesto all'orchestra di suonare, crescendo man mano in intensità e volume, la nota più bassa prevista dal pentagramma fino a raggiungere quella più alta, creando così il famoso vortice di archi, ottoni e fiati di imponente impatto emotivo.
La coda
Per il vortice di coda i Beatles decisero di concludere con un accordo al pianoforte, protratto fino alla dissolvenza totale del suono. Per ottenere tale effetto, lo stesso accordo venne suonato contemporaneamente da Lennon, McCartney, Ringo Starr, George Martin, e Mal Evans su tre pianoforti a coda, e il volume di registrazione venne man mano alzato per raccogliere ogni minimo suono, oltre che inevitabilmente alcuni rumori di fondo fra i quali il cigolio di una scarpa di Ringo e il fruscio dei condizionatori d'aria.
L'inadeguatezza delle tecniche di registrazione del tempo venne notata quando il nastro fu trasferito su CD, e si notò che la registrazione terminava mentre si sente ancora l'accordo.
Sgt. Pepper Inner Groove
Il frammento finale, battezzato Sgt. Pepper Inner Groove, traccia fantasma dell'album, venne inciso nel solco di fine facciata che la puntina quindi percorre a ripetizione finché non viene sollevata; ovviamente questo solco è di norma vuoto. L'idea era quella di riempire tutti gli spazi possibili anche con una gamma di suoni diversi dal normale.
Fu una cosa fatta per puro divertimento, sullo stile di Pet Sounds dei Beach Boys. Nell'edizione su compact disc, che al contrario del 33 giri si ferma automaticamente al termine della riproduzione, la traccia viene ripetuta alcune volte per simulare l'effetto originale.
Riguardo alla sua registrazione ci sono informazioni discordanti: Paul McCartney ha affermato che c'erano molti nastri contenenti improvvisazioni dei Beatles e fu scelto un pezzetto che piaceva particolarmente ai quattro, mentre George Martin ha dichiarato che il gruppo scese nella sala di registrazione e iniziò a gridare frasi molto casuali, registrando mezzo minuto di questa sorta di jam vocale dal quale venne estratto il frammento che chiude Sgt. Pepper.
Su questo loop, si sente un fischio di 20.000 hertz, udibile dai cani e dai gatti ma non dall'uomo, aggiunta commentata da McCartney come un regalo a "Martha, Fluffy e Rover". Con il nome di Sgt. Pepper Inner Groove, è la traccia di chiusura della versione americana dell'album Rarities (1978).
Censura BBC
La canzone creò svariate polemiche per i presunti riferimenti all'uso di droga presenti nel testo. La BBC annunciò che avrebbe bandito il brano dalle sue programmazioni. Il verso principalmente incriminato di A Day in the Life fu la frase: «I'd love to turn you on» ("Vorrei farti andare su di giri"), che, secondo la dirigenza della BBC, istigava al consumo di droga.
Altre parti del testo messe sotto accusa furono il passaggio cantato da McCartney: «Found my way upstairs and had a smoke / somebody spoke and I went into a dream» ("Me ne andai su per una fumata / qualcuno parlava e sprofondai in un sogno"). Un portavoce della BBC affermò: "Abbiamo attentamente e ripetutamente ascoltato la canzone molte volte. E siamo giunti alla conclusione che sembra essersi spinta un po' troppo in là, e potrebbe incoraggiare un atteggiamento lassista connesso all'assunzione di droga".
All'epoca Lennon e McCartney negarono che ci fossero consapevoli riferimenti alle droghe nella canzone e si dimostrarono pubblicamente amareggiati per la messa al bando della canzone da parte della BBC. Lennon disse che il brano parlava semplicemente di "un incidente e della vittima", e definì la frase in questione "la più innocente delle frasi".
Ammissione
Successivamente McCartney ammise che i riferimenti velati all'uso di sostanze stupefacenti erano stati consapevolmente inseriti da lui e Lennon come pura provocazione. Inoltre, George Martin commentò a posteriori di aver sempre sospettato che la frase "found my way upstairs and had a smoke" fosse un riferimento all'uso di droghe, ricordando di come molto spesso i Beatles si allontanassero dallo studio per farsi una canna, fumando abbondanti quantità di marijuana, anche se mai in sua presenza.
Quando Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band venne pubblicato nel Sud-est asiatico, in Malaysia e a Hong Kong, A Day in the Life, With a Little Help from My Friends e Lucy in the Sky with Diamonds furono omesse dalla scaletta dei brani per i presunti riferimenti alle droghe.
Accoglienza ed influenza artistica
Fin dalla sua prima pubblicazione A Day in the Life divenne uno dei brani più influenti e celebrati dei Beatles. Paul Grushkin nel suo libro Rockin' Down the Highway: The Cars and People That Made Rock Roll, definisce la canzone "una delle più ambiziose, influenti, e sconcertanti opere nella storia della musica pop".
Nel saggio From Craft to Art: Formal Structure in the Music of The Beatles, il brano viene descritto come "una delle composizioni più importanti nella storia della musica rock". Richard Goldstein del New York Times definì A Day in the Life "un evento pop storico" ed "una delle composizioni più artisticamente rilevanti della coppia Lennon-McCartney". Ian Mac Donald definisce il brano dei Beatles «un'opera che resta fra le riflessioni artistiche più penetranti e innovative della sua epoca».
Premi
La canzone è stata inserita in numerose classifiche di merito. A Day in the Life è alla terza posizione nella classifica delle canzoni più acclamati di tutti i tempi del sito Acclaimed Music. Si trova al 12º posto nella classifica "50 Tracks" della Canadian Broadcasting Corporation. È prima nella classifica delle migliori 50 canzoni inglesi di tutti i tempi redatta dalla rivista Q, e prima anche nella lista "101 Greatest Beatles' Songs" della rivista Mojo, per decisione di musicisti e giornalisti vari.
A Day in the Life ricevette anche una nomination ai Grammy Award del 1967 per la categoria Best Arrangement Accompanying Vocalist Or Instrumentalist. Nel 2004, Rolling Stone classificò A Day in the Life alla posizione numero 28 nella sua lista delle "500 migliori canzoni di sempre", e nel 2010, la stessa rivista la decretò la miglior canzone dei Beatles. Inoltre, il brano è quinto nella classifica "The 200 Greatest Songs of the 1960s" di Pitchfork.
Nell'aprile 1967, McCartney suonò un nastro della canzone a Brian Wilson dei Beach Boys, mentre si trovava in sua compagnia a Los Angeles. Il brano impressionò fortemente Wilson, che all'epoca soffriva di gravi problemi emotivi. Subito dopo, Wilson abbandonò la lavorazione dell'album dei Beach Boys SMiLE, che non avrebbe più completato fino al 2003. Van Dyke Parks, collaboratore dell'epoca di Wilson, in seguito disse: «Brian ebbe un esaurimento nervoso. Quello che gli spezzò il cuore fu Sgt. Pepper».
Album
Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band è l'ottavo album del gruppo musicale britannico The Beatles, pubblicato nel 1967 e prodotto da George Martin; venne messo in commercio nel Regno Unito il 1º giugno 1967.
È considerato uno dei capolavori dei Beatles nonché uno tra i dischi più importanti del ventesimo secolo, difficilmente riconducibile ad un singolo genere musicale per complessità di stile, testi, contenuti, soluzioni creative e tecnologie avanguardistiche utilizzate.
La stessa complessa copertina dell'album, una delle più note della storia della musica, è considerata a sua volta un'autentica opera d'arte riconducibile alla pop art e l'ìntero album è considerato un'icona del cosiddetto periodo psichedelico.
La rivista Rolling Stone lo ha inserito al primo posto della lista dei 500 migliori album di sempre, mentre la rivista New Musical Express, più orientata verso l'indie-rock, lo posiziona all'87º posto della sua analoga classifica dei migliori 500 album; il disco compare anche nel volume 1001 Albums You Must Hear Before You Die ed in una miriade di altre opere di ogni genere.
In ogni caso Sgt Pepper's è universalmente considerato uno dei dischi più famosi e influenti della storia del rock, nonostante le molteplici influenze e contaminazioni dei generi più diversi in esso contenuti tra cui la musìca classica, il pop, la musica tradizionale indiana, il cantautorato colto e le influenze sperimentali avant-garde, oltre ad essere indicato come il primo popolare concept album della musica
Artist
The Beatles è stato un gruppo musicale inglese, fondato a Liverpool nel 1960, composto da John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr, e attivo fino al 1970.
Ritenuti un fenomeno di comunicazione di massa di proporzioni mondiali, i Beatles hanno segnato un'epoca nella musica, nel costume, nella moda e nella pop art. A distanza di vari decenni dal loro scioglimento ufficiale – e dopo la morte di due dei quattro componenti – i Beatles contano ancora un enorme seguito e numerosi sono i loro fan club esistenti in ogni parte del mondo.
L'aura che circonda lo sviluppo del loro successo mediatico e che ha favorito la nascita della cosiddetta Beatlemania e lo straordinario esito artistico raggiunto come musicisti rock sono inoltre oggetto di studio di università, psicologi e addetti del settore.
Lyrics
I read the news today oh boy
About a lucky man who made the grade
And though the news was rather sad
Well I just had to laugh
I saw the photograph
He blew his mind out in a car
He didn't notice that the lights had changed
A crowd of people stood and stared
They'd seen his face before
Nobody was really sure
If he was from the House of Lords
I saw a film today oh boy
The English Army had just won the war
A crowd of people turned away
but I just had to look
Having read the book
I'd love to turn you on
Woke up,
fell out of bed
Dragged a comb across my head
Found my way downstairs and drank a cup
And looking up I noticed I was late
Found my coat and grabbed my hat
Made the bus in seconds flat
Found my way upstairs and had a smoke
Somebody spoke and I went into a dream
I read the news today oh boy
Four thousand holes in Blackburn, Lancashire
And though the holes were rather small
They had to count them all
Now they know how many holes it takes
To fill the Albert Hall
I'd love to turn you on
Testo
Oggi ho letto la notizia, oh ragazzo
Di un uomo fortunato che è arrivato a destinazione
E sebbene la notizia fosse piuttosto triste
Beh mi è venuto proprio da ridere
Ho visto la fotografia
Si è spaccato la testa in un'auto
Non si era accorto che era scattato il semaforo
Una folla di gente stava lì a fissarlo
Avevano già visto il suo volto
Nessuno era davvero sicuro
Se fosse della camera dei Lords
Oggi ho visto un film, oh ragazzo
L'Esercito Inglese aveva vinto la guerra
Una folla di gente si è girata dall'altra parte
Ma io ho dovuto guardare
Avendo letto il libro
Mi piacerebbe farti andare su di giri
Mi sono svegliato,
sono caduto giù dal letto
Mi sono passato un pettine fra i capelli
Sono riuscito a scendere per bere un caffè
E alzando lo sguardo mi sono accorto che ero in ritardo
Ho trovato il cappotto e afferrato il cappello
Ho preso l'autobus al volo
Sono riuscito ad andare di sopra e farmi una fumata
E qualcuno parlava e sono entrato in un sogno
Oggi ho letto le notizie, oh ragazzo
Quattromila buchi a Blackburn, Lancashire
E sebbene i buchi fossero alquanto piccoli
Li hanno dovuti contare tutti
Ora sanno quanti buchi ci vogliono
Per riempire l'Albert Hall
Mi piacerebbe farti andare su di giri
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