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R.E.M - Everybody Hurts
Song
Everybody Hurts è un brano della band statunitense R.E.M. scritta da Bill Berry ma solitamente accreditata a tutta la band.
La canzone è il quarto singolo estratto dall'ottavo album della band Automatic for the People (1992) ed è divenuta, nel corso degli anni, una delle canzoni più apprezzate del gruppo: i messaggi trattati sono riassumibili nel trasmettere coraggio a chi si sente deluso dalla vita o anche desidera porre fine alla vita stessa, attraverso l'ausilio delle persone care e degli amici.
È diventata una sorta di inno contro il suicidio o più semplicemente alla solidarietà, in virtù della frase "hold on" ("resisti!"), reiterata nel finale, dove, a un riff di chitarre arpeggiate, si sovrappone un tappeto d'archi in crescendo dall'intenso lirismo.
Il titolo si presenta di non facile traduzione nell'uso della lingua italiana: il verbo "to hurt" può essere inteso sia come arrecare del male, sia come sentire dolore, pertanto andrebbe bene sia "tutti fanno male" oppure "tutti provano dolore", cioè che il dolore è nella natura umana e si può dare ma anche ricevere e, di conseguenza, non bisogna lasciarsi andare alle sofferenze della vita ma per questo combatterle.
L'arrangiamento musicale è stato scritto dal bassista dei Led Zeppelin John Paul Jones.
Il video
Diretto da Jake Scott, vincitore di numerosi premi tra cui quello del video "più commovente", è stato girato a San Antonio, Texas. La scena è dominata da uno svincolo autostradale congestionato da un ingorgo. Da un cavalcavia, Stipe dissemina le pagine di un libro. Scorrono quindi i volti muti delle persone che occupano le numerose autovetture: alcuni sottotitoli ne mostrano i pensieri reconditi, alternandosi alle parole del testo e a frasi della Bibbia.
Tutti i viaggiatori sono accomunati da stati d'animo di segno negativo: tale espediente narrativo è presente nel film Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders. Con il sopraggiungere del finale, quando Stipe intona "hold on", si vedono tutti i viaggiatori che scendono con calma dalle loro automobili e si incamminano, senza una meta apparente, con passo lento ma deciso, per poi sparire senza lasciare traccia.
A canzone ultimata, il video propone un notiziario televisivo dove, in un tono più che realistico, una voce racconta di questo insolito esodo, mostrando le immagini della colonna di macchine disabitate, senza lesinare lo sbigottimento per quanto accaduto.
Album
Automatic for the People è l'ottavo album in studio del gruppo rock statunitense R.E.M., pubblicato il 5 ottobre 1992. L'album ha venduto circa 18 milioni di copie in tutto il mondo ed è considerato come uno dei migliori dischi pubblicati negli anni '90.
Si tratta di uno dei lavori del gruppo musicale originario della Georgia che ha riscosso maggior successo commerciale.
Uscito nel 1992, a solo un anno di distanza da Out of Time e introdotto dall'enigmatico primo singolo Drive, è considerato il lavoro più intimista e riflessivo della band nonché, secondo molti, uno dei dischi che più parla della morte.
Artist
I R.E.M. sono stati un gruppo rock statunitense attivo dal 1980 al 2011.
Formatosi ad Athens (Georgia) il 5 aprile 1980 (data riconosciuta dalla stessa band come atto di fondazione vera e propria del gruppo, che provava assieme sotto diversi nomi già dal 1979), la sigla R.E.M. sta per rapid eye movement, la fase del sonno in cui si sogna; i componenti del gruppo scelsero tale nome anche perché "suonava bene". La pronuncia inglese è lettera per lettera (/ɑːr-iː-ɛm/), ma in italiano viene generalmente pronunciata come acronimo ("rèm", /rɛm/).
Nell'arco degli ultimi 25 anni, i R.E.M. sono stati riconosciuti come uno dei gruppi più importanti per la definizione dell'estetica della musica underground e indie degli Stati Uniti. La loro influenza, infatti, si estende ancora oggi su moltissime formazioni, etichette e scene musicali.
Il gruppo ha virtualmente definito l'espressione "rock alternativo" degli anni ottanta (college rock), dimostrando alle stazioni radio, un po' alla volta, che trasmettere brani con prevalente uso delle chitarre non era una cosa negativa.
Nella loro trentennale carriera hanno venduto all'incirca 85 milioni di dischi.
Lyrics
When the day is long and the night, the night is yours alone,
When you're sure you've had enough of this life, well hang on
Don't let yourself go, 'cause everybody cries and everybody hurts sometimes
Sometimes everything is wrong. Now it's time to sing along
When your day is night alone, (hold on, hold on)
If you feel like letting go, (hold on)
When you think you've had too much of this life, well hang on
'Cause everybody hurts. Take comfort in your friends
Everybody hurts. Don't throw your hand. Oh, no. Don't throw your hand
If you feel like you're alone, no, no, no, you are not alone
If you're on your own in this life, the days and nights are long,
When you think you've had too much of this life to hang on
Well, everybody hurts sometimes,
Everybody cries. And everybody hurts sometimes
And everybody hurts sometimes. So, hold on, hold on
Hold on, hold on, hold on, hold on, hold on, hold on
Everybody hurts. You are not alone
Testo
Quando il giorno è lungo e la notte, la notte è solo tua,
Quando sei sicuro di averne avuto abbastanza di questa vita, beh resisti
Non lasciarti andare, perché tutti piangono e tutti soffrono a volte
A volte tutto è sbagliato. Ora è tempo di cantare insieme
Quando il tuo giorno è soltanto notte (resisti, resisti)
Se ti senti come se stessi andando via (resisti)
quando pensi di averne avuto abbastanza di questa vita, beh resisti
Perché tutti soffrono. Trova consolazione nei tuoi amici
Tutti soffrono. Non rovesciare la tua mano. Oh no. Non rovesciare la tua mano
Se senti di essere solo, no, no, no, tu non sei solo
Se sei solo in questa vita, i giorni e le notti sono lunghe.
Quando pensi di averne avuto abbastanza di questa vita per resistere
Beh, tutti soffrono a volte.
Tutti piangono. E tutti soffrono a volte
E tutti soffrono a volte. Allora resisti, resisti
Resisti, resisti, resisti, resisti, resisti, resisti
Tutti soffrono, tu non sei solo
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