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Queen - Somebody To Love
Song
Somebody to Love è un singolo del gruppo musicale britannico Queen, pubblicato il 12 novembre 1976 come primo estratto dal quinto album in studio A Day at the Races.
Composta da Freddie Mercury al pianoforte, Somebody to Love è un pezzo sulla ricerca dell'anima che si interroga sul ruolo di Dio in una vita senza amore.
Attraverso le tecniche di sovraincisione della voce, i Queen furono in grado di creare sonorità soul completate con un coro di 100 voci, il tutto con l'ausilio di sole tre voci: Mercury, Brian May, e Roger Taylor. John Deacon non cantò nei cori della traccia, non essendo sicuro della propria intonazione.
L'ammirazione di Mercury nei confronti di Aretha Franklin fu una delle influenze primarie nella genesi della canzone.
Il singolo raggiunse la seconda posizione nella Official Singles Chart britannica e la tredicesima nella Billboard Hot 100 statunitense. Questa canzone rese chiaro ai fan che i «Queen potevano swingare forte tanto quanto con il rock, canalizzando lo spirito della musica gospel».
Descrizione
Come Bohemian Rhapsody, il successo tratto dal precedente album dei Queen, A Night at the Opera, Somebody to Love possiede una melodia complessa e una profonda stratificazione di voci, questa volta basate su un arrangiamento da coro gospel. Tale coro è stato creato da Mercury, May e Taylor mediante la sovraincisione di svariate parti vocali singole.
Musicalmente, è una ballata rock d'amore impostata su un tempo di 6/8 e presenta il caratteristico stile chitarristico del gruppo, con intricate armonie e un notevole assolo da parte di Brian May.
Dal lato del testo, invece, il brano risulta in particolar modo connesso con l'influenza gospel e crea una canzone sulla fede, la disperazione e la ricerca dell'anima; Freddie Mercury, autore del testo, si chiede il perché della mancanza d'amore nella sua vita, e del ruolo in tutto questo svolto dall'esistenza di Dio.
Video musicale
Il videoclip venne realizzato combinando insieme immagini dei Queen in studio di registrazione agli Sarm East Studios (dove venne inciso A Day at the Races) con immagini di repertorio di un concerto del gruppo a Hyde Park risalenti al settembre precedente.
Album
A Day at the Races è il quinto album in studio del gruppo musicale britannico Queen, pubblicato il 18 dicembre 1976 dalla EMI.
Registrato presso gli studi Sarm East, The Manor e Wessex Studios in Inghilterra, l'album è una sorta di proseguimento del precedente album A Night at the Opera, con il quale condivide l'eclettismo musicale e la grafica di copertina. Inoltre fu il primo disco del gruppo senza il contributo del produttore Roy Thomas Baker: venne infatti prodotto dai membri dei Queen insieme a Mike Stone.
L'album raggiunse la vetta della classifica nel Regno Unito, Giappone e Paesi Bassi. Negli Stati Uniti d'America arrivò fino alla quinta posizione della Billboard 200 e divenne il quinto album dei Queen ad essere certificato disco d'oro dalla RIAA.
Descrizione
Venne registrato allo studio Sarm West and Wessex, Regno Unito. Il titolo si rifà a quello dell'album immediatamente precedente, A Night at the Opera. Entrambi i titoli sono ispirati ai due omonimi celebri film dei fratelli Marx, noti in Italia con i titoli tradotti di Una notte all'opera (1935) e Un giorno alle corse (1937).
Infatti nelle intenzioni della band, i due album dovevano inizialmente essere pubblicati insieme come album doppio (progetto a cui teneva tantissimo soprattutto May); la casa discografica, tuttavia, ritenne più prudente pubblicare i due lavori indipendentemente per contenere i costi e ridurre il rischio economico vista anche l'atipicità dei contenuti musicali, che non davano certezze sul successo di vendite.
L'album è stato ripubblicato prima nel 1991 negli USA dall'Hollywood Records con l'aggiunta di due bonus track, in seguito nel 1994 dalla Parlophone (senza alcuna traccia bonus) ed infine nel 2011 rimasterizzato in formato digitale dalla Island/Universal e distribuito in edizione standard e deluxe, quest'ultima caratterizzata dalla presenza di un EP bonus.
Accoglienza
L'album ebbe recensioni positive da parte della critica, con il Washington Post che descrisse A Day at the Races «una miscela giudiziosa di rock heavy metal e canzoni classicamente influenzate, quasi operistiche». Anche la recensione dello Winnipeg Free Press fu elogiativa, scrivendo, «Races è la riconferma della posizione dei Queen come band migliore della terza ondata di gruppi rock inglesi».
Circus assegnò al disco un giudizio misto, scrivendo, «con A Day at the Races, [i Queen] hanno abbandonato completamente l'art-rock. Ora sono sciocchi. E meravigliosamente spudorati».
In una recensione retrospettiva, Stephen Thomas Erlewine del sito internet AllMusic citò Tie Your Mother Down e Somebody to Love, insieme alla ballata You Take My Breath Away, quali migliori tracce del disco, e disse come l'album segnò l'inizio di «una nuova fase nella carriera dei Queen, dove sono titani che conquistano il mondo, invece di perdenti sul traguardo».
La rivista di settore Q scrisse che «l'ampio respiro dell'ambizione dell'opera rimane sempre impressionante, così come brani come Tie Your Mother Down di May e le barocche Somebody to Love e Good Old-Fashioned Lover Boy di Mercury». Ben Sisario, scrisse nella The Rolling Stone Album Guide (2004), di trovare l'album «un po' troppo prevedibile» e lo definì «un sequel sbrigativo di A Night at the Opera».
In maniera simile, Aj Ramirez, scrivendo su PopMatters, descrisse l'album «un paragone peggiorativo» rispetto al suo predecessore e «un disco buono ma non stupendo», pur ammettendo che la band era «ormai saldamente al comando della meccanica della composizione di canzoni pop».
Artist
Queen sono un gruppo musicale rock britannico, formatosi a Londra nel 1970 dall'incontro del cantante e pianista Freddie Mercury con il chitarrista Brian May e con il batterista Roger Taylor; la formazione storica si è poi completata nel 1971 con l'ingresso del bassista John Deacon.
Tra le più importanti canzoni del quartetto si ricordano Bohemian Rhapsody, inserita sia da critici sia da sondaggi popolari tra le migliori canzoni di tutti i tempi, Somebody to Love, We Are the Champions, Don't Stop Me Now e Crazy Little Thing Called Love di Mercury, We Will Rock You, Who Wants to Live Forever, I Want It All e The Show Must Go On di May, Radio Ga Ga e A Kind of Magic di Taylor e Another One Bites the Dust, I Want to Break Free e Spread Your Wings di Deacon.
La loro prima raccolta del 1981, Greatest Hits, risulta l'album più acquistato in assoluto in Inghilterra, con oltre sei milioni di copie vendute, preceduto solo da Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band dei Beatles nella vendita di oltre 25 milioni di copie in tutto il mondo.
I Queen, che attinsero principalmente al progressive, al glam rock e, soprattutto nei primi anni, all'hard rock, furono influenzati da generi musicali molto diversi, come heavy metal, gospel, blues rock, musica elettronica, funk e rock psichedelico.
Concerti
Caratteristica del gruppo erano i loro concerti (707 in 26 nazioni dal 1971 al 1986) che, animati da Mercury, considerato uno dei più carismatici frontman di sempre, si trasformavano in spettacoli teatrali; la loro esibizione al Live Aid è stata votata da un vasto numero di critici come la migliore dell'evento.
La morte di Mercury, leader carismatico del gruppo, avvenuta il 24 novembre 1991, e il ritiro di Deacon nel 1997 frenarono la produzione musicale della band; May e Taylor continuarono a suonare insieme, formando con Paul Rodgers, a partire dal 2005, i Queen + Paul Rodgers (esperienza terminata nel 2009) e, dal 2011, i Queen + Adam Lambert.
La morte di Freddie Mercury
Nel 1990, anno in cui si festeggiò il ventennale della carriera dei Queen con una festa monumentale a base di luci laser, le voci su Mercury malato di AIDS divennero sempre più insistenti, in seguito a un'apparizione in pubblico del cantante il 18 febbraio, per una premiazione per il contributo dato alla musica britannica ai BRIT Awards, in cui apparve molto dimagrito e provato, e alla morte per AIDS di Nicolai Grishanovitch, un amico del cantante; per cercare di ridurre queste voci, il cantante esibì un test negativo alla malattia.
Sempre nel 1990, il gruppo decise inoltre di lasciare la Capitol Records e di cambiare casa discografica per quanto riguarda la distribuzione in Nord America; la scelta cadde sulla Hollywood Records. A marzo dello stesso anno, uscì il secondo album dei The Cross, Mad, Bad and Dangerous to Know.
Innuendo
Nonostante fosse molto debilitato dalla malattia, Mercury non abbandonò la sua attività con il gruppo e il 14 gennaio 1991, venne pubblicato Innuendo.
Sia l'omonima canzone nel Regno Unito sia Headlong negli Stati Uniti, primi singoli del disco, ebbero un notevole successo; il primo, che arrivò a vendere in una settimana oltre 100.000 copie, rappresenta una piccola opera rock, composta di varie parti tra cui un assolo di flamenco eseguito da Steve Howe e May e collegata direttamente a Bohemian Rhapsody.
Il disco, pubblicato il 4 febbraio, segna un parziale ritorno dei Queen alle origini, "chiudendo idealmente il cerchio artistico della band" e abbandonando l'anima pop-dance degli anni precedenti; "lo stile musicale degli anni settanta venne recuperato e rinnovato, fondendosi con nuove sonorità, rappresentando una raggiunta maturità compositiva e musicale".
Headlong e The Hitman ripresentano l'anima hard rock delle "regine", unite al valzer da teatro I'm Going Slightly Mad, al pop rock di I Can't Live with You e al soft rock di These Are the Days of Our Lives.
Un nuovo album
A inizio maggio, i Queen tornarono a Montreux per ritornare subito al lavoro di un nuovo album.
May iniziò inoltre un tour radiofonico in Nord America, per promuovere il nuovo sound della band; il chitarrista ebbe un'ottima accoglienza, dimostrando i progressi dei rapporti con il pubblico statunitense, dovuti anche alla mediazione della nuova casa discografica.
A ottobre venne pubblicato Greatest Hits II, una sorta di continuazione del precedente Greatest Hits, comprendente 17 canzoni degli anni ottanta dei Queen e posizionandosi al primo posto in classifica. Per promuovere questa compilation, uscì un nuovo singolo, The Show Must Go On, tratto da Innuendo. Questa antologia venne nuovamente accompagnata da una raccolta di video, il Greatest Flix II.
Nel corso degli ultimi mesi del 1991, le voci riguardanti una grave malattia di Mercury si fecero più pressanti, confermate anche dall'aspetto sofferente del cantante nelle rare occasioni in cui appare in pubblico.
23 Novembre
Il 23 novembre 1991, Freddie Mercury decise di annunciare ufficialmente, attraverso un comunicato, di essere risultato positivo al test dell'HIV e di essere malato di AIDS. Morì il giorno seguente, a soli 45 anni, a causa di una broncopolmonite fomentata dall'AIDS, nella sua casa di Earls Court.
Tributi e messaggi di cordoglio cominciarono ad arrivare da tutto il mondo, con numerosi fan che si radunarono per tutta la notte davanti alla sua abitazione; tra le ultime volontà, Mercury dichiarò di voler contribuire al sostegno del Terence Higgins Trust, una delle più importanti associazioni impegnate nella lotta contro l'AIDS.
Per commemorare il cantante, May scelse di pubblicare un singolo contenente Bohemian Rhapsody e These Are the Days of Our Lives, i cui proventi vennero donati all'associazione; questo, che venne stampato nel giro di una settimana, vendette oltre 100.000 copie in soli sette giorni, arrivando alla prima posizione delle classifiche inglesi e risultando il singolo più venduto nel Natale di quell'anno.
Il videoclip di These Are the Days of Our Lives fu l'ultimo girato da Freddie Mercury, il 31 maggio 1991, ma rimasto inedito fino ad allora.
Lyrics
Can anybody find me somebody to love?
Each morning I get up, I die a little
Can barely stand on my feet (Take a look at yourself)
Take a look in the mirror and cry
Lord, what you're doing to me?
I have spent all my years in believing you
But I just can't get no relief, Lord!
Somebody (somebody), somebody (somebody)
Can anybody find me somebody to love?
I work hard (He works hard) every day of my life
I work 'till I ache in my bones
At the end (At the end of the day)
I take home my hard earned pay all on my own
I get down (Down) on my knees (Knees)
And I start to pray
Till the tears run down from my eyes
Lord somebody (somebody), oh, somebody (somebody)
(Please) can anybody find me somebody to love?
(He works hard) Everyday (Everyday) I try and I try and I try
But everybody wants to put me down
They say I'm going crazy
They say I got a lot of water in my brain
Got no common sense
I got nobody left to believe in
Lord, somebody, somebody
Can anybody find me somebody to love?
(Can anybody find me someone to love?)
Got no feel, I got no rhythm
I just keep losing my beat (You just keep losing and losing)
I'm OK, I'm alright (He's alright, he's alright)
I ain't gonna face no defeat
I just gotta get out of this prison cell
One day (Someday) I'm gonna be free, Lord
Find me somebody to love (x7)
Find me somebody to love love, love, love
Find me somebody to love
Find me somebody to love
Somebody, somebody, somebody, somebody
Somebody find me
Somebody find me somebody to love
Can anybody find me somebody to love?
Find me somebody to love
Find me somebody to love
Find me somebody, somebody
(Find me somebody to love) Somebody, somebody to love
Find me, find me, find me, find me, find me
Somebody to love (Find me somebody to love)
Find me somebody to love
Anybody, anywhere, anybody find me somebody to love, love, love
Testo
Qualcuno puoi trovarmi qualcuno da amare?
Ogni mattina mi sveglio e muoio un po' dentro
Riesco a malapena a stare in piedi (Guardati)
Do un'occhiata allo specchio e piango
Signore, cosa mi stai facendo?
Ho trascorso tutti i miei anni credendo in te
Ma non riesco a stare calmo, Signore!
Qualcuno (qualcuno), qualcuno (qualcuno)
Qualcuno puoi trovarmi qualcuno da amare?
Lavoro duro (lavora duro) ogni singolo giorno
Lavoro fin quando mi fanno male le ossa
Alla fine (alla fine della giornata)
Porto a casa la mia dura paga guadagnata da solo
Cado giù (giù) in ginocchio (ginocchio)
E comincio a pregare
Finché le lacrime non cominciano a scendermi dagli occhi
Signore, qualcuno (qualcuno), oh qualcuno (qualcuno)
Chi può trovarmi qualcuno da amare?
(Lavora sodo) ogni giorno (ogni giorno), provo e provo e provo
Ma tutti vogliono buttarmi giù
Dicono che sto impazzendo
Dicono che ho il cervello pieno d'acqua
Che non ho buonsenso
Che non mi è rimasto nessuno a cui credere
Signore, qualcuno, qualcuno
Qualcuno puoi trovarmi qualcuno da amare?
Qualcuno può trovarmi qualcuno da amare?
Non ho tatto, non ho ritmo
Continuo a perdere colpi (continuo a perderne e perderne)
Sto bene, sto alla grande (sta alla grande, alla grande)
Non accetterò la sconfitta
Devo solamente uscire da questa cella
Un giorno (un giorno) sarò libero, Signore
Trovami qualcuno da amare (x7)
Trovatemi qualcuno da amare, amare, amare, amare
Trovami qualcuno da amare
Trovami qualcuno da amare
qualcuno qualcuno qualcuno qualcuno
Qualcuno mi trovi
Qualcuno, mi trovi qualcuno da amare
Qualcuno puoi trovarmi qualcuno da amare?
Trovami qualcuno da amare
Trovami qualcuno da amare
Trovatemi qualcuno, qualcuno
(Trovatemi qualcuno da amare) qualcuno, qualcuno da amare
Trovatemi, trovatemi, trovatemi, trovatrmi, trovatemi
Qualcuno da amare (Trovatemi qualcuno da amare)
Trovami qualcuno da amare
Chiunque, ovunque, qualcuno mi trovi qualcuno da amare, amare, amare
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