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Pink Floyd - A Great Day For Freedom
Song
"A Great Day for Freedom" is a song by Pink Floyd from their 1994 album, The Division Bell.
Writing
A Great Day For Freedom, originally titled "In Shades of Grey", addresses the great hopes following the fall of the Berlin Wall and the disappointment that followed. David Gilmour stated:
There was a wonderful moment of optimism when the Wall came down – the release of Eastern Europe from the non-democratic side of the socialist system. But what they have now doesn't seem to be much better. Again, I'm fairly pessimistic about it all. I sort of wish and live in hope, but I tend to think that history moves at a much slower pace than we think it does. I feel that real change takes a long, long time.
Despite Gilmour's statements to the contrary, the lyrics have often been read as a reflection on the bitter and estranged partnership Gilmour had with former bandmate Roger Waters, who was the driving force behind the band's album The Wall. By this interpretation, the "Great Day for Freedom" would be the day Waters left the band, giving the other members freedom to determine the band's future direction.
Gilmour commented on this reading:
"I'm quite happy for people to interpret The Division Bell any way they like. But maybe a note of caution should be sounded because you can read too much into it. 'A Great Day for Freedom', for example, has got nothing to do with Roger or his 'wall'. It just doesn't. What else can I say?"
According to session player Jon Carin the track was a leftover from the sessions for the band's previous album, A Momentary Lapse of Reason.
Album
The Division Bell è il quattordicesimo album in studio del gruppo musicale britannico Pink Floyd, pubblicato il 28 marzo 1994 nel Regno Unito dalla EMI e il 4 aprile dello stesso anno negli Stati Uniti d'America dalla Columbia Records.
Le musiche furono scritte principalmente da David Gilmour e Richard Wright, mentre dal punto di vista testuale, The Division Bell affronta temi quali la mancanza di comunicazione tra le persone. La nuova moglie di Gilmour, Polly Samson, contribuì alla stesura di vari testi. Il brano Wearing the Inside Out vide Wright alla voce solista su un disco dei Pink Floyd per la prima volta dai tempi di The Dark Side of the Moon (1973).
Registrazione
Nel 1994 il gruppo pubblicò un nuovo disco, il secondo album in studio senza Roger Waters. Il gruppo comprendeva David Gilmour, Nick Mason e nuovamente Richard Wright, ritornato in qualità di componente ufficiale della formazione dopo la sua defezione nel 1979 e il successivo periodo come turnista. Al trio si unirono anche vari collaboratori che avevano partecipato al precedente tour di fine anni ottanta, più altri professionisti come Dick Parry.
Le sedute di registrazione ebbero luogo in varie località, inclusi i Britannia Row Studios di Londra e l'Astoria, casa galleggiante acquistata da Gilmour nel 1986 lungo il Tamigi, vicino ad Hampton Court e trasformata in breve tempo in studio di registrazione. Il team di produzione vede come protagonisti assoluti i Pink Floyd insieme a Bob Ezrin, il sassofonista Dick Parry e l'ingegnere del suono Andy Jackson.
Il tema principale del disco è l'incomunicabilità tra gli individui, problema con cui tutti e tre i componenti avevano avuto, in qualche modo, a che fare tra cause legali sulla questione dei diritti sull'utilizzo del nome del gruppo e divorzi.
Divorzi
Proprio su quest'ultimo aspetto, Gilmour, all'epoca, era molto sensibile in quanto reduce dal recente divorzio, dopo quasi 20 anni di matrimonio, con la ex moglie Ginger e dalla fresca relazione iniziata con la giornalista Polly Samson; fu proprio lei a fornirgli lo spunto e lo stimolo per la stesura dei testi, spingendolo ad analizzare ed esternare le sue frustrazioni e i suoi sentimenti nei confronti degli ex compagni di gruppo.
Sono, infatti, molti i riferimenti a Waters (come in Lost for Words), alla sua progressiva chiusura verso il mondo e alla sua mania di protagonismo. Non mancano, inoltre, accenni a Syd Barrett (come in Poles Apart).
Gilmour è coautore di quasi tutte le canzoni (alcuni testi delle quali furono scritti anche dalla compagna Polly Samson), ma, per la prima volta dopo molti anni, tutti e tre i componenti forniscono al disco la propria creatività musicale. Vi è il ritorno all'interpretazione vocale di Wright (in Wearing the Inside Out), il quale non cantava brani da solista dal 1973.
Alcuni brani come Marooned, Keep Talking e High Hopes hanno trovato posto in Echoes: The Best of Pink Floyd, la penultima raccolta in studio del gruppo inglese.
Titolo e copertina
Nel gennaio del 1994 il gruppo era ancora indeciso su quale titolo assegnare al nuovo album. La lista di titoli provvisori presa in considerazione aveva incluso nomi quali Pow Wow e Down to Earth. Nel corso di una serata, durante una cena con Gilmour, di cui era amico, e Mason, lo scrittore Douglas Adams, si offrì di trovare un titolo al disco in cambio di un'offerta di 5 000 sterline da devolvere alla sua associazione benefica preferita, la Environmental Investigation Agency.
Egli suggerì l'idea di intitolarlo The Division Bell (parole tratte dal testo di High Hopes, brano presente sul disco), e il gruppo accettò. Il titolo del disco è un riferimento alla "division bell" del parlamento inglese. Lo stesso Adams comparve, come regalo per il suo quarantaduesimo compleanno, in una serata del tour che fece seguito al disco suonando la chitarra ritmica in Brain Damage ed Eclipse (due canzoni tratte da The Dark Side of the Moon).
Il collaboratore di lunga data dei Floyd, Storm Thorgerson, si occupò della grafica di copertina. Ispirandosi a quella del libro del matematico statunitense Norbert Wiener The Human Use of Human Beings del 1950, eresse due grandi teste metalliche in un campo agrivolo vicino alla cattedrale di Ely.
Le statue furono posizionate in modo da fronteggiarsi vicine l'una verso l'altra, e le fotografò di profilo, formando così, per pareidolia, una terza faccia se viste frontalmente. Le due sculture furono posizionate da Keith Breeden, e costruite da John Robertson. La cattedrale di Ely è visibile sullo sfondo all'orizzonte tra le bocche delle due facce. Le sculture vennero poi conservate nella Rock and Roll Hall of Fame a Cleveland, in Ohio.
Accoglienza
«Robaccia... senza senso dall'inizio alla fine...» |
(Roger Waters a proposito di The Division Bell.) |
Nonostante il grande successo commerciale, inizialmente The Division Bell venne incontro a recensioni per lo più negative. Tom Sinclair di Entertainment Weekly diede all'opera una "D", scrivendo:
«la cupidigia è l'unica spiegazione plausibile per la pubblicazione di un album così vacuo ed inutile, notevole solo per la sua pomposità rock progressivo e le sonorità new age da voltastomaco»
Tom Graves su Rolling Stone criticò aspramente la performance di Gilmour, affermando come i suoi assoli di chitarra
«un tempo di cruciale importanza nell'economia della band, articolati, melodici e ben definiti, ora si fossero ridotti a pallida imitazione del passato diventando del tutto trascurabili», aggiungendo poi che «solo in What Do You Want from Me Gilmour suonava come sapeva fare e sembrava lui»
Michele Paparelle del mensile Buscadero, così recensì The Division Bell:
«Potrebbe essere il successore di Wish You Were Here e nessuno ci troverebbe alcunché da dire... The Division Bell è rilassante come un letto di contenzione, è un ipnotico che rende lucidi, quieti e disperati, lasciando al paziente solo una soluzione, continuare ad assumerlo, per placare l'angoscia...»
Critiche anche dall'Italia
Molto critico nei confronti dell'album, invece, fu Stefano Ronzani de Il Mucchio Selvaggio che scrisse:
«gli ultimi dischi dei Pink Floyd non sono tutti uguali come sembra, ma sono loro stessi delle controfigure e questo vanifica ogni tentativo di rinnovamento. Mason, Gilmour e Wright sono ormai dei musicisti da laboratorio informatico. Non che sia un reato, ma l'esagerata ridondanza di The Division Bell ci fa pensare ad un database mal progettato. Già dall'inizio sembra di trovarci di fronte ad un prodotto divulgativo di una casa di campionatori. Mi chiedo perché insistano con queste robe mastodontiche...»
Con il passare degli anni la reputazione dell'album presso la critica è migliorata. Scrivendo sulla rivista Uncut, Graeme Thomson dichiarò quanto segue:
«The Division Bell potrebbe essere l'album più sottovalutato dell'intera discografia dei Pink Floyd. Il terzetto di canzoni iniziale è un impressionante ritorno molto vicino all'eterna essenza dei Pink Floyd, e gran parte del resto dei brani possiede una forza e una qualità riflessiva che mostra un genuino senso di unitarietà»
Artist
I Pink Floyd sono stati un gruppo musicale rock britannico formatosi nella seconda metà degli anni sessanta; nel corso di una lunga carriera, è riuscito a riscrivere le tendenze musicali della propria epoca, diventando uno dei gruppi più importanti della storia.
Il gruppo, nato a Londra nel 1965, viene fondato dal cantante e chitarrista Syd Barrett, dal bassista Roger Waters, dal batterista Nick Mason e dal tastierista Richard Wright. Nel dicembre del 1967 si aggiunge al gruppo il chitarrista David Gilmour, che si affianca e poi sostituisce definitivamente Barrett, progressivamente emarginatosi dal gruppo a causa del pesante uso di droghe e di una forma di alienazione.
Nel corso degli anni la formazione è stata guidata da tre diversi membri, Syd Barrett, Roger Waters e infine David Gilmour, ognuno dei quali ne ha influenzato in modo sostanziale il percorso artistico dando una personale impronta allo stile musicale.
Le fasi
Il primo periodo fu predominato dal genere psichedelico e dalla guida di Barrett, principale autore dei brani del primo album, The Piper at the Gates of Dawn, il secondo da Waters, principale autore degli album Animals, The Wall e The Final Cut, mentre il terzo da Gilmour, autore principale degli ultimi album come A Momentary Lapse of Reason e The Division Bell.
Sebbene agli inizi si siano dedicati prevalentemente alla musica psichedelica e allo space rock, è il rock progressivo il genere per il quale è più nota la loro carriera, caratterizzata da una coerente ricerca filosofica, esperimenti sonori, grafiche innovative e spettacolari concerti.
Dopo essersi fatto notare grazie a lavori di stampo psichedelico, raggiunge la maturità con Atom Heart Mother e Meddle, e si afferma a livello mondiale con The Dark Side of the Moon e i successivi album, Wish You Were Here, Animals e The Wall, che consegnano i quattro alla storia del rock.
Lyrics
On the day the wall came down
They threw the locks onto the ground
And with glasses high we raised a cry for freedom had arrived
On the day the wall came down
The Ship of Fools had finally ran aground
Promises lit up the night like paper doves in flight
I dreamed you had left my side
No warmth, not even pride remained
And even though you needed me
It was clear that I could not do a thing for you
Now life devalues day by day
As friends and neighbors turn away
And there's a change that, even with regret, cannot be undone
Now frontiers shift like desert sands
While nations wash their bloodied hands
Of loyalty, of history, in shades of grey
I woke to the sound of drums
The music played, the morning sun streamed in
I turned and I looked at you
And all but the bitter residues slipped away... slipped away
Testo
Il giorno che il muro cadde
Gettarono i lucchetti a terra
E sollevando i bicchieri levammo un grido perché era arrivata la libertà.
Il giorno che il muro cadde
La Nave dei Folli s'era finalmente arenata
Le Promesse illuminavano la notte come colombe di carta in volo.
Ho sognato che non eri più al mio fianco
Non restava calore, né orgoglio
E anche se avevi bisogno di me
Era chiaro che non potevo fare niente per te
Ora la vita si svaluta giorno per giorno
E amici e vicini se ne vanno via
Qualcosa è cambiato e neanche con il rimpianto possiamo tornare indietro
Ora le frontiere si spostano come la sabbia del deserto
E le nazioni lavano le loro mani insanguinate
Di lealtà, di storia in sfumature di grigio
Mi sono svegliato al suono dei tamburi
La musica suonava, il sole del mattino entrava dalla finestra
Mi sono voltato e ti ho guardata
E tutto tranne i resti amari è scivolato via... scivolato via
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