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Nine Inch Nails - Hurt
Song
(EN)«I hurt myself today, to see if i still feel, I focus on the pain, the only thing that's real, the needle tears a hole, the old familiar sting, try to kill it all away, but i remember everything» | (IT)«Oggi mi sono ferito, per vedere se provo ancora qualcosa, mi concentro sul dolore, l'unica cosa reale, l'ago scava un buco, la solita vecchia puntura, cerco di eliminare tutto, ma ricordo ogni cosa» |
Hurt è un singolo dei Nine Inch Nails, estratto dall'album The Downward Spiral e pubblicato nel 1994.
Sono state realizzate diverse cover della canzone. Alcune delle più famose sono quella di Johnny Cash (2002), di Eddie Vedder (2008), di Leona Lewis (2011).
Il brano
Hurt è l'ultima traccia di The Downward Spiral, e di fatto costituisce la parte finale della storia del concept album. Dopo il suicidio, descritto nella precedente title-track, il protagonista si ferisce da solo per vedere se prova ancora dolore («I hurt myself today, to see if i still feel»), ma si accorge che è tutto inutile.
Johnny Cash
Johnny Cash nel 2002 ha realizzato una celebre reinterpretazione di questa canzone inclusa nell'album American IV: The Man Comes Around.
Da notare che, nella versione di Cash, il verso: «I wear this crown of shit» ("indosso questa corona di merda") è stato cambiato in «I wear this crown of thorns» ("indosso questa corona di spine"), non solo per eliminare linguaggio scurrile dal testo, ma soprattutto come diretto riferimento a Cristo ed alla profonda devozione cristiana di Cash.
Per il brano venne realizzato un videoclip diretto da Mark Romanek con immagini della vita di Cash. Il video vinse il premio Grammy Award come Miglior video dell'anno, e nel luglio 2011 fu giudicato "miglior video musicale di sempre" da New Musical Express. La versione di Cash venne pubblicata su singolo nel marzo 2003 con una cover di Personal Jesus dei Depeche Mode sul lato B.
Al gennaio 2017, la reinterpretazione di Hurt da parte di Cash ha ricevuto 2,094,000 download nei soli Stati Uniti.
Quando venne chiesto all'autore originale, Trent Reznor dei Nine Inch Nails, cosa ne pensasse dell'idea che Cash incidesse una cover della sua canzone, Reznor espresse qualche perplessità iniziale dicendosi preoccupato che la cosa potesse sembrare "caricaturale", ma una volta ascoltata la versione di Cash si disse entusiasta del risultato tanto da dichiarare: «Non è più la mia canzone, è diventata la sua».
Album
The Downward Spiral (anche noto come Halo 8) è il secondo album in studio del gruppo musicale statunitense Nine Inch Nails, pubblicato l'8 marzo 1994 dalla Nothing Records.
Pubblicato a due anni di distanza dall'EP Broken, l'album portò il gruppo alla popolarità, specialmente dopo l'uscita del secondo singolo, Closer, accompagnato da un controverso videoclip diretto da Mark Romanek.
The Downward Spiral è universalmente ritenuto dalla critica specializzata il capolavoro dei Nine Inch Nails e uno dei dischi più importanti degli anni novanta. Si trova alla posizione 201 nella classifica dei 500 migliori album di sempre stilata dalla rivista Rolling Stone.
Artist
I Nine Inch Nails (spesso abbreviato in NIN e reso graficamente in NIИ) sono un gruppo musicale industrial metal statunitense, formatosi a Cleveland (Ohio) nel 1988 per iniziativa del cantante e polistrumentista Trent Reznor. In quanto principale autore, produttore, cantante e strumentista, Reznor è l'unico membro ufficiale dei Nine Inch Nails nonché il solo responsabile.
La loro musica è un ibrido tra heavy metal, musica elettronica e musica industriale (genere che hanno contribuito in maniera significativa a far conoscere a un pubblico più allargato). Come propri ispiratori citano i Ministry, gli Skinny Puppy, i Depeche Mode, Iggy Pop e David Bowie.
Dopo aver registrato un nuovo album suonando da solo la maggior parte degli strumenti, Reznor è solito formare un gruppo di supporto per i concerti; la formazione live è un'entità separata da ciò che sono i Nine Inch Nails nella fase di registrazione in studio. Durante i concerti, il gruppo spesso si serve di spettacolari elementi visivi per arricchire le proprie performance, che frequentemente culminano con la distruzione della strumentazione.
Il pubblico della musica underground accolse caldamente i Nine Inch Nails nei loro primi anni. La band produsse numerosi dischi altamente influenti negli anni novanta, che portarono loro una diffusa popolarità: molte canzoni dei NIИ divennero delle radio hit, due album dei NIИ vinsero i Grammy Awards, e la band ha venduto oltre 20 milioni di album a livello mondiale, di cui 10,5 milioni venduti solamente negli Stati Uniti.
Rolling Stone
Nel 2004, Rolling Stone mise i Nine Inch Nails al 94º posto della loro lista dei 100 artisti rock più grandi di tutti i tempi. Nonostante questi riconoscimenti, la band ha avuto numerosi contenziosi con l'industria discografica. Trent Reznor annunciò nel 2007 che i Nine Inch Nails avrebbero continuato la loro carriera in modo del tutto indipendente da etichette discografiche.
Reznor disse nel 1994 che egli coniò il nome "Nine Inch Nails" perché "si abbreviava facilmente", piuttosto che per "significati letterali". Altre voci sono circolate, asserendo che Reznor scelse di fare un chiaro riferimento alla crocifissione di Gesù con i chiodi da nove pollici o alle unghie lunghe nove pollici di Freddy Krueger, in quanto il nome della band significa letteralmente sia "chiodi da nove pollici" che "unghie da nove pollici".
La sua abbreviazione NIN ricordava a Reznor nel logo ufficiale la tipografia di Tibor Kalman sulla copertina di Remain In Light, noto album dei Talking Heads. Sempre la parola NIN designa anche, secondo il buddhismo di Nichiren Daishonin, uno dei dieci mondi e cioè il quinto, lo stato di umanità. Reznor e Gary Talpas disegnarono il logo dei Nine Inch Nails, che consiste nelle lettere "NIИ" inserite dentro una cornice con la seconda "N" specchiata. La prima apparizione del logo avvenne con "Down in It". Talpas, nativo di Cleveland, avrebbe continuato a disegnare e progettare l'imballaggio dei NIИ fino al 1997.
Lyrics
I hurt myself today
To see if I still feel
I focus on the pain
The only thing
that's real
The needle tears a hole
The old familiar sting
Try to kill it all away
But I remember everything
What have I become
My sweetest friend
Everyone I know
Goes away in the end
And you could have it all
My empire of dirt
I will let you down
I will make you hurt
I wear this crown of thorns
Upon my liars chair
Full of broken thoughts
I cannot repair
Beneath the stains of time
The feelings disappear
You are someone else
I am still right here
What have I become
My sweetest friend
Everyone I know
Goes away in the end
And you could have it all
My empire of dirt
I will let you down
I will make you hurt
If I could start again
A million miles away
I will keep myself
I would find a way
Testo
Mi sono fatto male oggi
Per vedere se mi sento ancora
Mi concentro sul dolore
L'unica cosa
che è vera
L'ago fa un buco
La vecchia puntura familiare
Prova a uccidere tutto via
Ma ricordo tutto
Che cosa sono diventato
La mia amica più dolce
Tutti quelli che conosco
Va via alla fine
E potresti avere tutto
Il mio impero di terra
Ti deluderò
Ti farò male
Indosso questa corona di spine
Sulla sedia dei miei bugiardi
Pieno di pensieri rotti
Non posso riparare
Sotto le macchie del tempo
I sentimenti scompaiono
Sei qualcun altro
Sono ancora qui
Che cosa sono diventato
La mia amica più dolce
Tutti quelli che conosco
Va via alla fine
E potresti avere tutto
Il mio impero di terra
Ti deluderò
Ti farò male
Se potessi ricominciare
Un milione di miglia di distanza
Mi terrò
Vorrei trovare un modo
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