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Marta Sui Tubi - Di Vino
Song
Articolo di zon:
“Di vino”, traccia dell’album “Carne con gli occhi” dei “Marta sui Tubi”, è un brano dal grande valore. Ha aperto la mente del sottoscritto verso l’incredibile mondo della musica indie. Un universo che ruota parallelamente, lontano dagli occhi indiscreti. Lontano dalla mercificazione e dalle banalità e dove puoi aspettarti di tutto.
Gli argomenti sono gli stessi, ma ciò che cambia è la sensibilità, la chiarezza, l’originalità, l’imprevedibilità. Ecco che, allora, anche il semplice racconto di una vita, nelle mani di un abile scrittore, può assumere una valenza alta, altra.
“Di vino” è un brano divino
Mi piace immaginare questo brano come se fosse scritto da un padre alla figlioletta appena nata. Un uomo a cui sta a cuore il destino della sua creatura e si serve di calcoli per metterla in guardia su ciò che sarà la sua vita. Calcoli che non sono freddi, anzi tutt’altro. Un resoconto che all’apparenza sembra asettico ma che nel corso del brano assume connotati dolci, delicati, in alcuni punti anche emozionali.
180.345 sogni sono tutti i sogni che farai nella tua vita se ti metterai a dormire almeno per 3 ore a notte e a questi aggiungerai quelli che farai ad occhi aperti…
Un inizio onirico e sognatore. Il tutto reso prezioso dalla voce unica di Giovanni Gulino, frontman della band di origini marsalesi. I “Marta sui Tubi” compiono un arrangiamento ostinato, incalzante e perpetuo che non guarda in faccia nessuno, un pò come la vita, in fondo.
L’amore, il dolore: la vita
Nella vita che questo padre immagina per la figlia c’è ovviamente spazio per l’amore in tutte le sue forme. Da quello più puro (…dirai almeno per 50 volte ti amo e finirai 300 volte da qualche dottore e prenderai 60.000 piccole pilloline e poi farai prenderle anche tu…) a quello più materiale (…andrai a letto con una ventina di persone delle 1.900 che avrai conosciuto in giro…).
E poi il dolore, compagno inevitabile della vita di ognuno:
…20 persone che ami se ne andranno,ti chiederai se c’entrerà Dio. Oh, non basta un addio, non basta un addio…
Di fronte a queste realtà anche le cose più spicciole, come il conto delle bottiglie di birra e vino bevute, assumono un ruolo quasi insignificante.
I conti di una vita
“Ma a cosa servono questi conti?”, si chiede il padre, mentre osserva la sua figlioletta ed immagina per lei un’esistenza fatta di numeri. Beh, a cosa servono ce lo spiega lui stesso:
…tutti questi numeri non servono poi a niente perché i conti alla tua vita potrai farli solo tu e chi non conterà su di te vedrai che non conterà mai niente!
In questa frase si condensa tutto il vero significato del brano. Dare un senso alla propria esistenza, vivere a pieno il dono della vita che ci viene concesso. Quest’uomo sta dicendo: “Rendi la tua vita un capolavoro ai tuoi occhi. Non dar retta a chi ti dice che stai sbagliando. Sei tu a dare valore alla tua vita e sei solo tu l’unica capace di darle un senso”.
Di fronte ai milioni di numeri che ci scorrono davanti nel corso della nostra vita, uno solo è il numero fondamentale. Uno. Siamo noi con la nostra individualità a rendere “divini” i giorni che abbiamo a disposizione.
Album
Carne con gli occhi è il quarto album della band folk punk Marta sui Tubi, pubblicato il 15 marzo 2011.
L'album è anticipato dal singolo Al guinzaglio. L'etichetta discografica è la Tamburi Usati (fondata dalla stessa band), mentre la distribuzione è stata affidata alla Venus. Il disco segna l'ingresso in pianta stabile nel gruppo del violoncellista Mattia Boschi.
Il 19 giugno 2012 è stata pubblicata la ristampa di Carne con gli occhi in versione deluxe chiamata Cromatica edition. Si tratta di un doppio CD contenente alcuni contenuti extra, ossia il brano Cromatica registrato con Lucio Dalla, il singolo Senza rete uscito nel 2010 solo su formato digitale, il brano Coda di lucertola già inserito nella compilation Materiali resistenti (2010) e altre 6 canzoni registrate live durante il tour.
Inoltre il booklet è arricchito di contenuti fotografici. L'album è stato diffuso dall'etichetta della band Tamburi Usati, e distribuito da Venus.
Artist
I Marta sui Tubi sono una band folk rock italiana, formatasi nel 2002.
Esordi
I Marta sui Tubi sono un progetto nato quando Giovanni Gulino (già voce dei Mama Kin Band prima e degli Use And Abuse poi) e Carmelo Pipitone (già voce e chitarra dei RYM), rispettivamente di Marsala e Petrosino, vengono a conoscenza dei rispettivi progetti acustici scambiandosi dei demo nell'estate del 2002, e decidono di fare musica assieme.
Nell'autunno dello stesso anno il duo si trasferisce a Bologna. Nella città emiliana danno vita ai Marta sui Tubi, gruppo che si basa su due voci e una chitarra acustica. Il repertorio è molto vario, si parte da varie cover che spaziano da Jeff Buckley fino a Bugo, aggiungendo a queste una trentina di canzoni inedite.
Continuano a suonare per tutta la stagione fredda nei pub bolognesi, riuscendo ad attirare sempre più pubblico e diventando un vero e proprio fenomeno underground. Nel frattempo scrivono nuove canzoni che man mano propongono alla gente che va a vederli.
Nel gennaio 2003 i Marta sui Tubi registrano un demo con un solo microfono, 11 canzoni per farsi conoscere da produttori e case discografiche. Fabio Magistrali, produttore di molti artisti tra cui anche il già citato Bugo, ascolta il demo e accetta subito il ruolo di produttore artistico per la band.
Muscoli e dei
L'album di esordio della band, Muscoli e dei, viene pubblicato nel 2003 da Eclectic Circus Records. Da questo disco verranno estratti i singoli Stitichezza cronica e Vecchi difetti. In un'intervista i Marta sui tubi hanno dichiarato "Muscoli e dei ha rappresentato una scoperta di noi stessi. Abbiamo capito che avremmo potuto cambiare vita, rendendo la musica un lavoro."
Nel 2004 entra a far parte del gruppo il batterista Ivan Paolini. Nello stesso anno la band ha vinto il Premio del Meeting delle etichette indipendenti come " miglior gruppo indipendente italiano".
Testo
180.345 sogni sono tutti i sogni che farai nella tua vita se ti metterai a dormire almeno per 3 ore a notte
e a questi aggiungerai quelli che farai ad occhi aperti
Quasi 11 metri di capelli cresceranno sulla testa sulla quale ti farai 6.000 shampoo e cambierai
16 lavatrici
e 15 computer con segreti che non sempre salverai
dirai almeno per 50 volte ti amo e finirai 300 volte
da qualche dottore e prenderai
60.000 piccole pilloline e poi farai prenderle anche tu…
riempire un mondo vuoto... Si può.
Andrai a letto con una ventina di persone delle
1.900 che avrai conosciuto in giro e cambierai
Una decina di auto e coprirai
quasi 1.000.000 volte la distanza fra la luna ed il tuo bar
Desidererai un'altra vita, un'altra donna, un'altra casa per tornare e fare finta che sia tua
E piangerai 30 litri di lacrime
ma di queste solo un litro di gioia
Batterai le ciglia
400.000.000 di volte
Berrai 1.000 birre
E 2.000 bottiglie di vino
di vino
tutti questi numeri non servono poi a niente perché i conti alla tua vita potrai farli solo tu
e chi non conterà su di te vedrai che non conterà mai niente!
20 persone che ami se ne andranno
ti chiederai se c'entrerà Dio
Oh, non basta un addio,
non basta un addio
Batterai le ciglia
400.000.000 di volte
Berrai 1.000 birre
E 2.000 bottiglie di vino
alcuni estratti sono presi da Wikipedia - alcuni testi delle canzoni che non sono scritti e tradotti personalmente sono prelevati dal web da siti come lyricfind, musixmatch