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Le Luci Della Centrale Elettrica - Moscerini
Album
Terra è il quarto e ultimo album in studio del progetto musicale Le luci della centrale elettrica del cantautore italiano Vasco Brondi. Il disco è stato pubblicato il 3 marzo 2017. Si tratta del primo disco prodotto sotto la nuova ettichetta "Cara Catastrofe" anziché la storica La Tempesta Dischi. Moscerini fa parte dell'album.
Copertina del disco
La copertina e le visual nelle clip audio pubblicate sul canale YouTube del cantautore ritraggono le "Seven Magic Mountains", un'installazione artistica di Ugo Rondinone nel deserto del Nevada costituita da pile di massi di vari colori.
Artist
Le luci della centrale elettrica è stato il progetto musicale del cantautore italiano Vasco Brondi, avviato nel 2007 a Ferrara e terminato nel 2019.
Vasco Brondi esordisce come cantautore nel 2007 con il nome Le luci della centrale elettrica, autoproducendo un demo dal titolo omonimo (Le luci della centrale elettrica), che riceve buoni riscontri di critica.
Nel maggio 2008 pubblica il suo album d'esordio Canzoni da spiaggia deturpata, prodotto da Manuele Fusaroli e Giorgio Canali (CCCP, CSI, PGR, Rossofuoco), che riprende alcune canzoni dal precedente lavoro.
La collaborazione con Canali nasce da un incontro avvenuto durante un concerto degli Zen Circus, cui Le luci della centrale elettrica faceva da supporter. Il disco riceve un ottimo riscontro di pubblico e critica e nel 2008 vince la Targa Tenco come Miglior Opera Prima cantautorale dell'anno.
Testo
Vivere in cima ai monti in mezzo ai campi
Morire nei parchi pubblici come santi
Vivere prigionieri nei piani futuri
Morire sdraiati tra i papaveri
Vivere felici contenti e poveri
Morire senza pensieri con la febbre alta a Tangeri
Vivere tracciabili nei desideri nei movimenti
Morire come rondini moscerini tossicodipendenti
E poi dormire da soli contare i secondi tra i lampi e tuoni per cercare di capire quanto sono lontani i bombardamenti e i temporali
Vivere solitari in palazzi enormi
Morire tranquillo mentre dormi
Vivere con un milione di rituali
Morire e sentirsi immortali
Vivere dalla parte sbagliata delle acque territoriali
Morire e generare aurore boreali
Vivere con un cuore intermittente
Morire facendo finta di niente
Poi camminare da soli tranquilli nelle piogge torrenziali la finestra del palazzo di fronte a tre metri ma tu vedi orizzonti infiniti
Vivere in un seminterrato su una scogliera
Morire ma stasera chi se ne frega
Vivere insieme tutta la vita
Morire che ancora non mi sarai bastata
Vivere un milione di cose da immaginarsi
Morire a vent'anni precipitare senza ferirsi
Vivere dove gli uragani non fanno vittime
Morire e ritrovarti nel deposito delle anime
Vivere con guerre in sottofondo
Morire in una notte luminosa come il giorno
Poi dormire da soli contare i secondi tra i lampi e tuoni per cercare di capire quanto sono lontani i bombardamenti e temporali
Poi camminare da soli tranquilli nelle piogge torrenziali la finestra del palazzo di fronte a tre metri ma tu vedi orizzonti infiniti
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