Rui Cardo Suggestions presenta grandi classici e perle nascoste, versioni ufficiali e live ricercati.
Enjoy! 😉
Joe Victor - Tomi
Album
“Blue Call Pink Riot”, attesissimo esordio discografico dei Joe Victor, la band romana che ha restituito al proprio pubblico il piacere di poter rivivere il gusto perduto di un live travolgente e delirante. “Blue Call Pink Riot” è un viaggio sensoriale, che ci lascia immergere nelle atmosfere più fumose del folk per poi elevarsi, sulle ali del gospel, verso un banchetto dionisiaco di sonorità inesplorate, ma senza dimenticare le radici più profonde del classic rock e di un pop sofisticato.
I Joe Victor sono un caso quasi unico, retrò in moltissimi sensi, in primo luogo per l'aver affrontato la vera gavetta in giro per palchi e guadagnandosi un pubblico a furia di chitarre, divertimento, coinvolgimento, convincendo dal vivo prima che su disco.
"Una volta li ho visti live ed erano così presi bene che per farli smettere hanno dovuto quasi sparargli"
L'altro aspetto retrò è nella musica stessa, nella visione che donano tramite le loro moltissime suggestioni e la filologica ricerca timbrica.
A un primo ascolto complessivo il pensiero va a un'America polverosa da saga lebowskiana, ma ascoltando nel dettaglio si scopre un mondo.
Le canzoni
E quindi si scopre che non c'è solo America, ma anche il nostro Rino Gaetano (“Bamboozled heart”), l'andamento reggae di “Love me”, l'amore per la ballata d'antan, tra i Beatles, Lou Reed, i Gipsy King e il cinema italiano degli anni '60 di “Days”, “All the ladies” e “Thank you John”, con quel tocco di polvere di stelle che ha “Made 2 B. the 1”. All'orizzonte assolato di “Schoolbus” battono i tacchi sulle assi del palco i Creedence Clearwater Revival.
Un capitolo a parte merita la voce, una straordinaria orchestra che ha la spinta di Roger Daltrey (“Made 2 B. the 1” è la loro “Baba O'Riley”), le blue note di John Fogerty, il richiamo da predicatore del soul, la capacità di armonizzare di Simon & Garfunkel. Infatti c'è quella “Tomi”, storia di un ragazzo pazzo per amore, sulla cui base minimale, ritmica, di chitarra e percussioni fiorisce l'arrangiamento, perfetto, delle voci dei Joe Victor - Cold fa parte dell'album.
Ti viene da pensare che ti abbiano fatto un incantesimo.
Artist
Joe Victor segue un percorso musicale che mischia influenze di american folk (blues, country, gospel), rock and roll, ma anche i caraibi, influenze orientali e mediterranee. Dove il centro sono le voci e il ritmo.
Non crede nelle definizioni di genere, non ci sono stili musicali o sonorità da preferire (“usare a piacimento influenze lontanissime come semplice mezzo per raggiungere uno scopo ben preciso: farvi impazzire, farvi sudare, ricordarvi che un’alternativa alla combo “divano, cioccolata calda e Netflix” esiste persino nel 2017” rockit).
Pubblica il suo primo lavoro “Blue Call Pink Riot” nel 2015 per l'etichetta Bravo Dischi, nel primo tour suona in tutta Italia, oltre che qualche data all'estero, Vienna, lo Sziget Festival di Budapest e Londra.
Nel 2017 registra il suo secondo lavoro in studio con Matteo Cantaluppi; il disco si chiama “Night Mistakes” pubblicato sempre da Bravo Dischi e distribuito da Believe Digital. Le sonorità sono decisamente più disco 70/80, ma sempre con richiami caraibici, rock, e mediterranei. Seguito da un secondo tour in Italia e in Europa.
Lyrics
I fell in love with her the day before
If you could know what's magic
Honey, I never loved
I never loved
"Forever is one Forever you are mine"
Then my body shaked up
When I realized she faded
...
For a boy that had died
For Tomi she cried
So for Tomi she dies
And I didn't know what to do
Take her down my brother
And I didn't know what to say
Shake it down my brother
Shoot her down my brother
Take her down
And everybody heard and everybody heard
That she called that name
"Tomi, Tomi my love"
Were her last words
"What have I done!" Done done gun!
And I didn't know what to do And I didn't know what to say
And I didn't know what to do
I didn't know, I didn't know what
In the land of the darkest fields where
Everybody work and live in the hills
It's called Trinidad
It's a tropical isle
So many people in this forgotten side
In the land of the hurricanes
Many people sing and dance in the shades
7 skeletons where found
One day
And Tomi's girl was
One number of the list
That shocked Trinidad
(Let it all up)
Magic love can be a murder plot
Everybody heard
Before
The funeral started sing: LALALALALALA
That she called that name:
Tomi Tomi Tomi
Testo
Mi sono innamorato di lei il giorno prima
Se tu potessi sapere cos'è la magia
Tesoro, non ho mai amato
Non ho mai amato
"Per sempre uno Per sempre tu sei mio"
Poi il mio corpo ha tremato
Quando ho capito che era svanita
...
Per un ragazzo che era morto
Per Tomi ha pianto
Quindi per Tomi muore
E non sapevo cosa fare
Portala giù mio fratello
E non sapevo cosa dire
Scuotilo, fratello mio
Abbattila mio fratello
Portala giù
E tutti hanno sentito e tutti hanno sentito
Che ha chiamato quel nome
"Tomi, Tomi amore mio"
Erano le sue ultime parole
"Cosa ho fatto!" Fatto pistola fatto!
E non sapevo cosa fareE non sapevo cosa dire
E non sapevo cosa fare
Non sapevo, non sapevo cosa
Nella terra dei campi più oscuri dove
Tutti lavorano e vivono in collina
Si chiama Trinidad
È un'isola tropicale
Così tante persone in questo lato dimenticato
Nella terra degli uragani
Molte persone cantano e ballano nelle ombre
7 scheletri dove trovati
Un giorno
E la ragazza di Tomi lo era
Un numero della lista
Questo ha scioccato Trinidad
(Lascia perdere tutto)
L'amore magico può essere un complotto di omicidio
Tutti hanno sentito
Prima
Il funerale ha iniziato a cantare: LALALALALALA
Che ha chiamato quel nome:
Tomi Tomi Tomi
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