Jeff Buckley – Hallelujah

Jeff Buckley - Hallelujah

Rui Cardo Suggestions presenta grandi classici e perle nascoste, versioni ufficiali e live ricercati.

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Jeff Buckley - Hallelujah

Song

Hallelujah è una canzone scritta e interpretata dal cantautore canadese Leonard Cohen per l'album Various Positions, pubblicato nel 1984.

Il brano fu pubblicato come singolo, insieme al lato B The Law, ma inizialmente non ebbe alcun successo commerciale. Nonostante questo, nel corso degli anni si susseguirono molte reinterpretazioni di Hallelujah, ad opera sia dello stesso Cohen, che ne modificò ripetutamente il testo, sia di molti altri artisti.

Composizione e pubblicazione


Leonard Cohen, autore e interprete originario del brano, fotografato durante un concerto del 2008.


Il brano è l'esito di un processo compositivo lungo e complesso. Bob Dylan affermò in un'intervista che, nel backstage di un concerto, Leonard Cohen gli aveva confidato di aver impiegato circa due anni per completare la scrittura di Hallelujah.

Lo stesso Cohen confermò l'episodio, aggiungendo però di aver mentito, perché si vergognava di rivelare che in realtà aveva impiegato un tempo ancora più lungo di quanto dichiarato. Cohen aggiunse di aver scritto oltre 80 strofe per il brano, tra le quali scelse poi le sei che rientrarono nella versione iniziale della canzone, incisa per l'album del 1984 Various Positions. Cohen descrisse le difficoltà nella composizione citando un episodio in particolare:

«Avevo riempito due blocchi degli appunti e ricordo che ero al Royalton Hotel [a New York], seduto in mutande sul tappeto, mentre sbattevo la testa sul pavimento dicendomi "Non riesco a finire questa canzone".»

Il brano fu poi registrato nello studio Metropole di Manhattan, nella città di New York, insieme al produttore John Lissauer, che collaborò all'intero album da cui il singolo è tratto, occupandosi anche degli arrangiamenti.

Nel 2009, durante un'intervista rilasciata al Guardian, Cohen affermò che anche la pubblicazione del brano, così come quella dell'intero album Various Positions, fu piuttosto complessa, in quanto la casa discografica Sony Music riteneva che il materiale non fosse abbastanza buono.

Cohen aggiunse così di considerare la popolarità ottenuta da Hallelujah attraverso i suoi molti interpreti come una sorta di piccola rivincita nei confronti dell'iniziale diffidenza dimostrata dalla casa discografica.

Struttura musicale ed interpretazione del testo

"Hallelujah", nella sua versione originale, è in 6/8, che evoca sia valzer che tempo gospel. È stato scritto nella tonalità di do maggiore, i versi della canzone fanno riferimento alla funzione armonica degli accordi su cui sono stati scritti: "goes like this, the fourth, the fifth, the minor fall, and the major lift": il IV grado (nel caso di Do maggiore, il Fa maggiore), il V grado (Sol maggiore), "la ricaduta minore" (ovvero il VI grado, La minore) e la "spinta maggiore" (indicata dal passaggio dal VI grado al IV grado, armonicamente imparentati).

La canzone

La versione iniziale del brano contiene molti riferimenti ai testi biblici dell'Antico Testamento. Una seconda versione della canzone fu incisa dal vivo nel 1988 e in seguito pubblicata nell'album Cohen Live del 1994. I versi utilizzati in questa occasione furono privati della maggior parte dei rimandi al testo sacro, dando origine così ad una versione con un finale molto più oscuro rispetto a quello della precedente.

Il tema religioso non è però l'unico argomento attorno al quale ruota il brano, che tratta anche di una storia d'amore finita male e di esperienze di vita non proprio felici. Secondo Alan Connor della BBC, le due diverse versioni di Hallelujah realizzate da Cohen,

«una biblica e una secolare, ci portano attraverso un immenso spettro di luoghi emozionali, con le diverse alleluia ad esprimere disperazione, estasi sessuale e devozione religiosa»

Dorian Lynskey del Guardian scrisse che i versi del brano

«abbracciano in modo criptico i temi dell'amore, del sesso, della violenza, della religione e dell'atto stesso di scrivere canzoni»

Il significato

Cercando di spiegare il significato del brano, Cohen dichiarò che:

«Questo mondo è pieno di conflitti e pieno di cose che non possono essere unite ma ci sono momenti nei quali possiamo trascendere il sistema dualistico e riunirci e abbracciare tutto il disordine, questo è quello che io intendo per alleluia. La canzone spiega che diversi tipi di alleluia esistono, e tutte le alleluia perfette e infrante hanno lo stesso valore. È un desiderio di affermazione della vita, non in un qualche significato religioso formale, ma con entusiasmo, con emozione. So che c'è un occhio che ci sta guardando tutti. C'è un giudizio che valuta ogni cosa che facciamo.»

Il tema del sesso assume un ruolo fondamentale nel brano, ulteriormente accentuato nella versione del 1988. Anche l'interpretazione di Jeff Buckley fa leva soprattutto su questo aspetto, omettendo le due strofe della versione originale che si riferiscono invece al tema della redenzione. Lo stesso Buckley dichiarò in un'intervista che

«chiunque ascolti chiaramente Hallelujah scoprirà che è una canzone che parla di sesso, di amore, della vita sulla terra. L'alleluia non è un omaggio a una persona adorata, a un idolo o a Dio, ma è l'alleluia dell'orgasmo. È un'ode alla vita e all'amore»

Gli accordi utilizzati all'interno del brano vengono descritti in maniera molto esplicita nei primissimi versi della canzone. Il brano è nella tonalità del Do maggiore e il verso «the minor fall and the major lift» fa riferimento al passaggio dal la minore al fa.

I riferimenti biblici

David, qui rappresentato in un affresco del XVIII secolo, viene citato nella prima strofa della canzone.


La prima strofa della canzone si apre citando Davide, secondo re d'Israele.

La canzone fa riferimento a quanto raccontato nel libro di Samuele, nel quale si narra che David, suonando l'arpa, riuscisse a calmare lo spirito malvagio sceso sul suo predecessore Saul.

I versi successivi riprendono anche l'episodio in cui Davide, dopo aver visto, dalla terrazza del palazzo regale, Betsabea, moglie di Uria l'Ittita, farsi il bagno, intraprese una relazione con tale donna.

Il rapporto tra i due portò alla gravidanza di lei e si concluse con la morte di Uria, spedito in prima fila durante una battaglia per ordine dello stesso Davide.

La strofa successiva fa riferimento invece a Sansone e all'innamoramento con Dalila, che lo convinse a rivelarle il segreto della sua forza, che risiedeva nei suoi capelli.

La donna rivelò così il segreto ai Filistei, i quali tagliarono i capelli a Sansone, portandolo verso la sua fine, che si sarebbe poi compiuta con la distruzione per vendetta di un tempio pagano nella quale lui stesso perse la vita insieme ad altre 3.000 persone.


Album

Grace è il primo album in studio del cantautore e chitarrista statunitense Jeff Buckley, pubblicato negli Stati Uniti il 23 agosto 1994 dall'etichetta Columbia Records.

Descrizione

Le registrazioni dell'album furono avviate nel settembre 1993 presso il Bearsville Recording Studio di Woodstock, nello stato di New York. Alcuni dei brani in esso contenuti erano però stati concepiti già diversi anni prima, come ad esempio Eternal Life e Last Goodbye, composti prima del 1991.

Jeff Buckley ebbe la libertà di selezionare molti dei propri collaboratori. Nelle prime fasi di lavorazione del disco, il cantautore scelse così di condividere lo studio di registrazione solamente con il bassista Mick Grondahal e il batterista Matt Johnson, sotto la guida del produttore Andy Wallace.

Secondo quanto dichiarato da Steve Berkowitz, produttore esecutivo del disco, i tre musicisti non avevano alcuna conoscenza reciproca, così iniziarono a improvvisare senza aver prefissato una direzione musicale da seguire nel loro lavoro.

Dopo meno di tre settimane, una prima versione del disco era già pronta, ma a quel punto Jeff Buckley si rese conto di aver raggiunto una maggiore sintonia con i musicisti e, non soddisfatto del proprio lavoro, volle continuare la lavorazione del disco.

La casa discografica

La casa discografica evitò pressioni sui tempi di lavorazione, e lo stesso Berkowitz dichiarò che «era chiaro che la sessione non avrebbe potuto concludersi così, perché si stava assistendo a un evento rarissimo nel quale la band stava prendendo forma, ed era in atto un vero processo creativo». Durante le registrazioni, il gruppo si allargò poi per includere il chitarrista Michael Tighe, che firmò anche il brano So Real insieme allo stesso Buckley.

La realizzazione del disco si rivelò così molto più lunga e costosa del previsto, fino a raggiungere una cifra di produzione complessivamente pari a circa un milione di dollari. La pubblicazione dell'album, inizialmente prevista per il gennaio 1994, slittò più volte prima di essere definitivamente fissata per la fine di agosto dello stesso anno.

Il ritardo di lavorazione fu legato soprattutto alle difficoltà compositive dello stesso Buckley, il quale si sbloccò definitivamente solo a seguito del dolore per la morte del padre della compagna, l'attrice e musicista americana Rebecca Moore.

Il musicista e compositore statunitenseGary Lucas ha partecipato ai brani Grace e Mojo Pin in veste di coautore e chitarrista.

Nella realizzazione del disco fu coinvolto anche Gary Lucas, che in precedenza aveva suonato insieme allo stesso Buckley nella band Gods & Monsters. Il musicista è autore delle canzoni Rise Up to Be, il cui riff di chitarra ha dato origine al brano Grace, e And You Will, che si sarebbe poi trasformato nella traccia di apertura del disco, Mojo Pin.

Lucas suonò inoltre la chitarra in entrambi i brani da lui firmati.

Le edizioni

La prima edizione del disco è costituita da 10 tracce, incluse le cover del brano Lilac Wine, originariamente interpretata da Hope Foye, del canto tradizionale Corpus Christi Carol e della canzone Hallelujah, scritta e cantata da Leonard Cohen, ma della quale sono state registrate anche molte altre versioni, tra le quali figura anche quella di John Cale, sulla base della quale lo stesso Buckley ha costruito la propria interpretazione.

La complicata relazione con Rebecca Moore riveste un ruolo importante nelle tematiche e nei contenuti del disco: è attorno a lei che ruotano molte delle canzoni di Grace, tra le quali la title-track, nella quale il cantautore si rivolge direttamente alla donna amata, e Last Goodbye, brano dedicato alla separazione tra il cantautore e l'attrice americana.

All'interno del disco si parla anche della fragilità emotiva, tematica presente in brani come Last Goodbye e So Real, ma anche di passioni infuocate, oscurità esistenziali e morte.

Grace fu definito dalla critica musicale un album audace ed è tuttora considerato un disco fuori dalle mode del periodo in cui fu pubblicato: si tratta infatti di un album imperniato soprattutto sulla voce di Jeff Buckley, a dispetto del grunge e dei grandi sperimentatori e innovatori del rock che dominavano il panorama musicale di quegli anni.

Influenze

All'interno del disco possono essere individuate molteplici influenze, tutte filtrate attraverso uno stile giudicato molto personale: dai Led Zeppelin a Robert Plant, da Van Morrison al padre del cantautore stesso, Tim Buckley, passando attraverso altri grandi nomi del passato, come quelli di Nina SimoneNusrat Fateh Ali KhanBob DylanÉdith Piaf e Leonard Cohen.

La sintesi tra influenze così distanti tra loro ha portato la celebre rivista musicale Rolling Stone a definire l'album un lavoro «a metà strada fra metallo e angeli».

Da un punto di vista musicale, il disco può essere considerato un album pop-rock con molte sfumature, dal soul fino al grunge di Eternal Life. La struttura dei brani è complessa ma al contempo immediata, spesso basata sul crescendo della voce che parte sommessa per poi salire di tono, dimensione e spiritualismo, fino a entrare in una dimensione mistica.

Il brano Forget Her era stato inizialmente registrato per il disco, ma lo stesso Buckley volle escluderlo dalla versione finale, opponendosi così al parere della casa discografica, che l'aveva invece scelta come singolo di lancio del lavoro stesso. Il brano, composto dal cantautore dopo una rottura con la compagna Rebecca Moore, fu poi incluso come undicesima traccia nelle edizioni postume del disco.


Artist

Jeffrey Scott Buckley (Anaheim17 novembre 1966 – Memphis29 maggio 1997) è stato un cantautore e chitarrista statunitense.

Figlio del cantautore Tim Buckley, Jeff in vita riscosse grande successo principalmente in Francia e in Australia e poi, dopo il suo decesso avvenuto per annegamento il 29 maggio 1997, in tutto il mondo, tanto che i suoi lavori sono rimasti famosi nel tempo e appaiono regolarmente nelle classifiche delle riviste di settore.

La morte (1997)

Il Wolf River, teatro della tragedia, con la città di Memphis di sfondo

La sera del 29 maggio 1997 all'età di trent'anni, mentre, a bordo di un furgone guidato dal suo roadie Keith Foti, si stava dirigendo presso gli studi di registrazione, passando lungo le rive del Wolf River, un affluente del Mississippi, chiese all'autista di fermarsi, avendo voglia di fare un bagno.

Già in precedenza aveva nuotato in quelle acque, quindi si immerse nel fiume tenendo, però, addosso i vestiti e gli stivali, arrivando fino ai piloni del ponte dell'autostrada (canticchiando il ritornello di Whole Lotta Love dei Led Zeppelin), nello stesso momento in cui stava transitando un battello che probabilmente creò un gorgo che lo risucchiò.

Il cantante scomparve dalla vista di Keith Foti, che chiamò la polizia che, pur avendo ordinato un dragaggio della zona, non trovò nulla.

Il corpo fu trovato solo il mattino del 4 giugno, avvistato da un passeggero del traghetto American Queen, impigliato tra i rami di un albero sotto il ponte di Beale Street, la via più importante di Memphis. Gene Bowen (tour manager di Buckley) riconobbe il corpo da un piercing all'ombelico e dalla maglietta indossata.

L'autopsia

L'autopsia non rilevò tracce di alcol etilico o di droghe; il caso venne archiviato come incidente. Un comunicato ufficiale dalla madre, diceva:

(EN)«Jeff Buckley's death was not "mysterious," related to drugs, alcohol, or suicide. We have a police report, a medical examiner's report, and an eye witness to prove that it was an accidental drowning, and that Mr. Buckley was in a good frame of mind prior to the accident.» (IT)«La morte di Jeff Buckley non è stata "misteriosa", legata a droghe, alcool o suicidio. Abbiamo un rapporto della polizia, un referto del medico legale e un testimone oculare, che provano che si è trattato di un annegamento accidentale e che il sig. Buckley era in un ottimo stato mentale prima dell'incidente.»
(Mary Guibert)

Il funerale si celebrò il 1º agosto 1997, nella chiesa di Saint Ann a Brooklyn, nello stesso luogo dove era iniziata la sua carriera durante il Tim Buckley Tribute.

Poco dopo la sua morte, Bono ebbe a dire

(EN)«Jeff Buckley was a pure drop in an ocean of noise.» (IT)«Jeff Buckley era una goccia pura in un oceano di rumore.»
(Bono, Mojo Magazine, agosto 1997)

Video

Lyrics

Well I heard there was a secret chord
That David played and it pleased the Lord
But you don't really care for music, do you?
Well it goes like this: the fourth, the fifth
The minor fall and the major lift
The baffled king composing Hallelujah

(chorus)
Hallelujah (x4)

Your faith was strong but you needed proof
You saw her bathing on the roof
Her beauty and the moonlight overthrew you
She tied you to her kitchen chair
She broke your throne and she cut your hair
And from your lips she drew the Hallelujah

(chorus)

Baby I've been here before
I've seen this room and I've walked this floor (you know)
I used to live alone before I knew you
And I've seen your flag on the marble arch
And love is not a victory march
It's a cold and it's a broken Hallelujah

(chorus)

There was a time when you let me know
What's really going on below
But now you never show that to me, do you?
But remember when I moved in you
And the holy dove was moving too
And every breath we drew was Hallelujah

(chorus)

Maybe there's a God above
All I've ever learned from love
Was how to shoot somebody who outdrew you
And it's not a cry that you hear at night
It's not somebody who's seen the light
It's a cold and it's a broken Hallelujah

(chorus)
...

Testo

Ora ho sentito che c'era un accordo segreto
Che David suonò, e piacque al Signore
Ma non ti importa molto della musica, vero?
Faceva tipo questo: La quarta, la quinta
Il minore scende, il maggiore sale
Il re sorpreso compose “Hallelujah”

(rit.)
Hallelujah (x4)

La tua fede era forte ma avevi bisogno di una prova
L' hai visto lavarsi sul tetto
La sua bellezza e la luce della luna ti hanno spodestato
Ti ha legato ad una sedia della cucina
Ha rotto il tuo trono, e ha tagliato i tuoi capelli
E dalle tue labbra ha estratto l'Hallelujah

(rit.)

Baby Sono stato qui prima
Conosco questa stanza, ho camminato su questo pavimento
Di solito vivevo da solo prima che ti conoscessi
Ho visto la tua bandiera sull'arco di marmo
L'amore non è una marcia di vittoria
E' un freddo ed è un infranto Hallelujah

(rit.)

C'è stato un tempo che mi facevi sapere
quello che stava accadendo veramente
ma ora non mi mostri niente, non è vero?
ma ricordo quando mi sono trasferito in te
e lo fece anche la santa colomba
e ogni respiro che tiravamo era Hallelujah

(rit.)

Forse c'è un Dio sopra di noi
Ma tutto ciò che ho imparato dall' amore
è stato come colpire qualcuno che ti ha steso
e non è un pianto che senti di notte
non è qualcuno che ha visto la luce
E' un freddo ed è un infranto Hallelujah

(rit.)
...

Live

Live 1993

Leonard Cohen

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