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Dimartino - Maledetto Autunno
Album
Sarebbe bello non lasciarsi mai, ma abbandonarsi ogni tanto è utile è il secondo album in studio del gruppo cantautorale italiano Dimartino, uscito nel 2012.
L'album, pubblicato da Picicca Dischi, esce a due anni di distanza dall'esordio Cara maestra abbiamo perso ed è coprodotto da Dario Brunori (Brunori Sas).
Il singolo di lancio è Non siamo gli alberi, di cui viene realizzato anche un videoclip diretto da Giacomo Triglia.
In Cartoline da Amsterdam partecipa Giovanni Gulino (Marta sui Tubi).
Secondo i collaboratori del sito Rockit.it, è il miglior album italiano dell'anno 2012.
Artist
Dimartino è un gruppo musicale italiano fondato a Palermo nel 2010.
Nel 2010 l'esperienza dei Famelika si chiude e inizia quella dei Dimartino. I Dimartino sono composti da tre ex Famelika: Antonio Di Martino (voce e basso), Giusto Correnti (batteria, percussioni e melodica) e Simona Norato (tastiere e chitarra).
Nel dicembre 2010 esce il primo album dei Dimartino, dal titolo Cara maestra abbiamo perso. Il disco, pubblicato da Pippola Music,vede la produzione artistica di Cesare Basile, al disco collaborano altri artisti: Le luci della centrale elettrica (in Parto), Alessandro Fiori e Enrico Gabrielli dei Mariposa (in La lavagna è sporca), Lorenzo Corti (in Ho sparato a Vinicio Capossela con Gabrielli) e Cesare Basile (in La ballata della moda), con quest'ultimo che compare anche nei crediti come coproduttore.
L'album contiene inoltre il brano La ballata della moda, che è una cover di Luigi Tenco. Il tema cardine di Cara maestra abbiamo perso è la sconfitta generazionale. Riguardo a questo disco infatti, Di Martino afferma: "L'ammissione di una sconfitta per me è la più grande affermazione di libertà, in fondo sono stati i perdenti a fare la storia." Dall'album sono estratti due pezzi: Cambio idea (video diretto da Giacomo Triglia) e Cercasi anima (video di Manuela Di Pisa e Igor Scalisi Palminteri).
Testo
Ho consegnato lettere
A un postino anonimo
Per non ritrovarle più
Perché dentro ci sei tu
Tu e la tua democrazia
Che è diversa dalla mia
Ho costruito un albero
Per tenermi compagnia
quando fuori nevica
Non capisco la città e
Lei non capisce me
Preferisco perderla
Come perderei anche te
Maledetto autunno
Me l' hai detto tu
Maledetto tu
E rincontrarsi in metro
Con un disco in mano
In un giorno assurdo
fingersi più grandi
Di trecento anni
Domandarsi come stai
Io sto bene come te
Maledetto autunno
Me l' hai detto tu
Maledetto tu
Maledetto tu
E fingersi più grandi
Di trecento anni
Maledetto autunno
Me l' hai detto tu
Maledetto autunno
Me l' hai detto tu
Maledetto tu .
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