Sentirsi immobilizzati e rimanere sospesi in un limbo. Uno stato di instabile e al contempo immobile incredulità.
Eppure, mi direte, son solo colori su un foglio. Ma essi sono fusi tra loro in un tripudio di linee e curve pronte a tuffarsi in un mare di sfumature, riflessi e contrasti. Zone di ombra irrorate con sapienza da raggi invisibili di luce, ingredienti fondamentali in un semplicemente complicato e incantevole processo di creazione.
Ma capire come non si riesca a notare, in questo groviglio di tinte, neanche un minimo difetto è ardua impresa. Ad un passo da un così maestoso e perfetto ritratto, nonostante un’imperterrita e costante concentrazione, la sicurezza di essere realmente lì vacilla.
Nel frattempo, tutto intorno sembra rallentare, fermarsi… dove anche l’inesorabile tempo sembra dimenticare la sua impassibile perfezione, risulta nello stesso modo e con lo stesso impeto, senza alcun dubbio, una così forte astrazione da dare il via a innumerevoli e irrefrenabili fantasie, pronte a spiccare il volo verso lidi lontani…
Infine qualcosa, per quanto impossibile, si muove, si accende, si illumina. Un riflesso? Forse. O un’anima che porta vita dove non è concesso.