The Strokes – The End Has No End

The Strokes - The End Has No End

Rui Cardo Suggestions presenta grandi classici e perle nascoste, versioni ufficiali e live ricercati.

Enjoy! 😉

The Strokes - The End Has No End

Song

The End Has No End è il terzo singolo estratto dal secondo album dei The StrokesRoom on Fire. Molte volte questo disco è stato definito un "doppio A-side" vista la bellezza della cover dei Clash Clampdown, registrata nel dicembre 2003 all'Alexandra Palace di Londra.

Il video, girato con le attrici Mila Kunis e Eva Mendes, contiene parecchie allusioni al film 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick.


Album

Room on Fire è il secondo album dei The Strokes, pubblicato nel 2003.

Il disco

L'opera seconda di Casablancas e soci li consacra al successo mondiale: 12:51, il primo singolo, abbandona le reminiscenze in salsa Velvet Underground per regalare ai fans un pezzo in perfetto stile 80's. Reptilia rimanda al gruppo di Lou Reed e ai Television. You Talk Way Too Much ricorda vagamente I'm Waiting For My Man.

I 5 hanno raffinato ciò che era già emerso su Is This It? andando a definire un loro proprio stile, dimostrando che si può essere originali anche rielaborando le proprie influenze musicali. Aprendo la confezione del disco, proprio dietro il cd, è possibile trovare la scritta "thank you", omaggio della band ai fan che hanno acquistato l'opera.


Artist

The Strokes sono un gruppo musicale rock alternativo/indie rock formatosi a New York nel 1998.

Primi anni

Gli Strokes (letteralmente "I Colpi", o "I Movimenti"; «Il nome che ci siamo scelti può essere inteso sia come carezza sia come pugno - raccontano -. Perciò riflette perfettamente l'impatto della nostra musica: a volte duri e aggressivi, a volte delicati e melodici») si formano a New York alla fine del 1998, inizialmente composti di soli tre membri: il cantante e frontman Julian Casablancas, il chitarrista Nick Valensi e il batterista Fabrizio Moretti.

Più tardi alla band si aggiungono Nikolai Fraiture al basso e Albert Hammond Jr. alla chitarra. Hammond, figlio d'arte, è invitato nella band dallo stesso Julian: i due infatti si erano conosciuti anni prima in una prestigiosa scuola svizzera.

La band ormai al completo debutta allo Spiral di New York, ottenendo un discreto successo di pubblico e stampa specializzata. Dopo questo concerto le esibizioni dal vivo degli Strokes continuano in tutta la Grande Mela fino al gennaio 2001, quando pubblicano in Inghilterra "The Modern Age EP" per l'etichetta indipendente Rough Trade.

Nel corso del 2001 supportano il tour americano dei Doves e suonano coi Traildead in Inghilterra. Proprio nel Regno Unito gli Strokes lasciano estasiata la stampa:

«Siamo franchi nell'affermare che gli Strokes sono i più grandi "bastardi" che ci siano in giro al momento... Ci hanno mandato al tappeto con la passione e la purezza romantica del Punk Rock di New York, gli Strokes avanzano spavaldi con l'aria di poeti della strada che hanno mandato in pezzi la canzone pop, per sostituirla con la rabbia, l'incomprensione, l'odio, la libidine. Hanno illustrato in Technicolor e su schermo gigante tutte le frustrazioni dei giovani adulti...Ecco svelata l'essenza, a volte tanto profonda quanto casuale, dello stile di questi bardi fotogenici della Bowery.»
(New Musical Express, 17 febbraio 2001)
Is This It

Nel settembre dello stesso anno esce in Europa l'album di esordio, Is This It, i cui suoni ricordano i primi anni settanta e si rifà allo stile dei Velvet Underground e dei Ramones. Negli Stati Uniti, invece, la pubblicazione dell'album è posticipata di un mese, a causa dell'11 settembre, con una cover diversa e senza la canzone New York City Cops, sostituita da When It's Started.

In poco tempo l'album ottiene un successo insperato, e un tour mondiale porta in giro gli Strokes a diffondere la loro musica per tutto il 2002, mentre Casablancas, tra un'esibizione e un'altra, continua a scrivere altre canzoni per il successivo album.

Video

Lyrics

One by one, ticking time bombs won
It's not the secrets of the government
That's keeping you dumb
Oh, it's the other way around
Wait, what's that sound?
One by one, baby, here they come
He wants it easy; he want it relaxed
Said I can do alot of things, but I can't do that
Two steps forward, then three steps back
Alright

Won't you take a walk outside? (Oh no)
"Can't you find some other guy? (Oh no)
1 9 6 9 what's that sound? (Oh no)
Keeping down the underground
Oh no...

The end has no end, the end has no end (x2)

He want it easy; he want it relaxed
Said I can do alot of things, but I can't do that
Two steps forward, then three steps back
It won't be easy

Won't you take a walk outside? (Oh no)
Can't you find another guy? (Oh no)
1 9 6 3 what's that sound? (Oh no)
Keeping down the underground
Oh no...

The end has no end, the end has no end (x4)

Testo

Uno ad uno, le bombe ad orologeria hanno vinto
Non sono i segreti del governo
A mantenerti stupido
Oh, è il contrario
Aspetta, cos'è quel rumore?
Uno ad uno, tesoro, ecco che arrivano
Lo vuole tranquillo; lo vuole rilassato
Ha detto che posso fare tante cose, ma non posso fare quello
Due passi in avanti, poi tre passi indietro
Va bene

Vuoi fare un giro fuori? (Oh no)
Non riesci a trovare un altro ragazzo? (Oh no)
1 9 6 9 cos'è quel rumore? (Oh no)
Tenendo chiusa la metro
Oh no...

La fine non ha fine, la fine non ha fine (x2)

Lo vuole tranquillo; lo vuole rilassato
Ha detto che posso fare tante cose, ma non posso fare quello
Due passi in avanti, poi tre passi indietro
Non sarà facile

Vuoi fare un giro fuori? (Oh no)
Non riesci a trovare un altro ragazzo? (Oh no)
1 9 6 3 cos'è quel rumore? (Oh no)
Tenendo chiusa la metro
Oh no...

La fine non ha fine, la fine non ha fine (x4)

Letterman

Live 2004

Live 2005

Lascia un commento