The Rolling Stones – You Can’t Always Get What You Want

The Rolling Stones - You Can't Always Get What You Want

Rui Cardo Suggestions presenta grandi classici e perle nascoste, versioni ufficiali e live ricercati.

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The Rolling Stones - You Can't Always Get What You Want

Song

You Can't Always Get What You Want è una canzone dei Rolling Stones inclusa nel loro album Let It Bleed del 1969, e il lato B del singolo Honky Tonk Women. Scritta da Mick Jagger e Keith Richards, è stata inserita dalla rivista Rolling Stone al 100º posto nella sua lista delle 500 migliori canzoni di tutti i tempi.

Il brano

La canzone fu registrata tra il 16 e 17 novembre del 1968 in collaborazione con il "London Bach Choir". Una curiosità è il fatto che in questa canzone il batterista della formazione (Charlie Watts) è sostituito dal produttore dei Rolling Stones (Jimmy Miller); il pianoforte, l'organo e il Corno Francese sono suonati da Al Kooper mentre Rocky Dijion si diletta con il conga e le maracas.

Genesi della canzone

Molte leggende metropolitane continuano a sussistere riguardo alle origini di questa canzone, molto simile a You're So Vain di Carly Simon.

La più rilevante è quella secondo cui Mick Jagger e Keith Richards erano in Indiana per un concerto alla "Ball State University" nel 1968 (per coincidenza la presenza nella stessa cittadina dell'Indiana di Robert F. Kennedy due giorni prima che Martin Luther King fosse assassinato).

In base a quanto dice la leggenda Mick ordinò una "cherry soda" a John Birkemeier, uno studente della "Ball State University" impiegato al bancone di un pub. Birkeimer disse a Mick che loro non avevano a disposizione le ciliegie per realizzare il cocktail.

Mick non poteva crederci e allora il ragazzo rispose dicendo: «You can't always get what you want» ("Non puoi avere sempre quello che vuoi"), dando ispirazione dunque per la realizzazione della canzone.

A supporto di questa tesi resta il fatto che ogni qualvolta i Rolling Stones si esibiscono in questa zona l'allora ragazzo, John Birkemeier riceve dei biglietti gratuiti per il concerto e una limousine pronta ad accompagnarlo.

Esecuzioni dal vivo

You Can't Always Get What You Want è frequentemente cantata da Jagger nei suoi concerti, senza il coro, ed inoltre l'artista cambia la frase: "my favourite flavour, cherry red" (la mia fragranza preferita, ciliegia rossa) nella domanda "What's your favourite flavour?" (Qual è la vostra fragranza preferita?) alla quale il pubblico risponde "Cherry Red" (Ciliegia Rossa).

Le esecuzioni dal vivo di questo brano appaiono in Love You LiveFlashpointThe Rolling Stones Rock and Roll Circus e Live Licks. Nel "14 on fire tour" del 2014, per la prima volta i Rolling Stones decidono di essere accompagnati sul palco dal coro. Per la tappa italiana del 22 giugno 2014 al Circo Massimo di Roma, hanno scelto il Coro Giovanile Italiano.


Album

Let It Bleed è un album discografico del gruppo rock britannico Rolling Stones, pubblicato il 5 dicembre 1969 dalla Decca Records nel Regno Unito, e dalla London Records negli Stati Uniti il 29 novembre dello stesso anno. Uscito poco tempo dopo la conclusione del tour americano del 1969, è l'ultimo disco dove compare Brian Jones e il primo con il suo sostituto, Mick Taylor.

Il disco venne registrato durante un periodo turbolento per la band; Brian Jones, fondatore e leader originale del gruppo, si era gradualmente emarginato dagli altri a causa dell'abuso di stupefacenti, sia musicalmente che socialmente, e nel corso delle sedute di registrazione fu spesso assente, o non in condizione di contribuire fattivamente alle incisioni e così fu licenziato dagli altri membri durante la lavorazione di Let It Bleed, e rimpiazzato da Mick Taylor.

In questo album Brian appare ufficialmente in soli due brani; morì dopo poco tempo, entro un mese dal suo allontanamento dalla band. L'album raggiunse la prima posizione delle classifiche inglesi (spodestando Abbey Road dei Beatles) e la terza posizione nelle classifiche americane.

Nel 2002 l'album è stato ristampato in versione rimasterizzata dalla ABKCO Records. Nel 2003 l'album è stato posizionato al numero 32 della classifica dei migliori 500 album di tutti i tempi, stilata dalla rivista Rolling Stone.

Origine e storia

Il 1969, anno di pubblicazione di Let It Bleed, è l'ultimo anno della decade dei sessanta, l'anno della morte degli ideali hippy di "pace e amore"; le droghe pesanti dilagano ovunque, e il Festival di Woodstock sarà l'ultima celebrazione del sogno prima del brusco risveglio.

Già l'anno precedente, come gli omicidi di Robert Kennedy e Martin Luther King avevano lasciato presagire, le cose stavano cambiando in peggio, e la strage di Bel Air a opera di Charles Manson e dei suoi "figli di Satana", o il concerto "maledetto" di Altamont degli stessi Stones (dove mentre la band suonava sul palco, gli Hell's Angels uccidono a coltellate il giovane afroamericano Meredith Hunter tra il pubblico), entrambi del 1969, misero definitivamente la pietra tombale sul periodo del flower power e degli ingenui e speranzosi anni sessanta.

 

Brian Jones nel 1965.

Inoltre infuriava la guerra del Vietnam, con il suo carico di morte, e le conseguenti violente proteste nelle strade di tutto il mondo. La morte stessa non risparmiò la famiglia degli Stones con Brian Jones che affoga nella piscina della sua villa (3 luglio 1969).

Tutte le inquietudini di questo periodo tormentato, il sangue e il dolore, la paura e il desiderio, la passione e la distruzione, la violenza e l'amore, confluiscono nelle note di Let It Bleed (titolo sinistro che in italiano è traducibile con "Lascia che sanguini"), nelle sue sonorità oscure in bilico tra il british sound e quello americano, tra il Blues e il Country (quest'ultimo portato in dono alla band dalla frequentazione dell'epoca di Keith Richards con Gram Parsons).

Brian Jones lascia gli Stones
Oltre alle sue molte incomprensioni e divergenze musicali con gli altri membri della band nell'ultimo anno, i problemi con la giustizia britannica di Brian Jones gli avevano impedito di ottenere il visto per gli Stati Uniti, con la conseguenza di non poter seguire il gruppo nella progettata tournée americana.
A causa di tutto ciò, Jones venne estromesso dai Rolling Stones nel giugno del 1969.
«Andammo a trovarlo a casa, fu come andare a un funerale, eravamo tutti senza parole [...] . Ci mettemmo a parlare con Brian, in un certo senso fu piuttosto strano, perché sapevamo cosa sarebbe successo. Gli domandammo "che intenzioni hai? Stiamo per andare in tour e non sei in condizione di venirci.

Noi andiamo avanti lo stesso, sei dei nostri oppure no?". Gli offrimmo di restare, ma sapevamo già che l'offerta era destinata a cadere nel vuoto.»

(Keith Richards)

La tomba di Brian Jones

La piscina

Un mese dopo Brian Jones morì nella piscina di casa sua, affogato, il 3 luglio 1969, prima che Let It Bleed venisse completato. Il medico legale stabilì che la morte sopraggiunse per annegamento sotto l'effetto di droga.

Due giorni dopo, il 5 luglio, il gruppo aveva in programma di tenere un concerto gratuito a Hyde Park per presentare ufficialmente il sostituto di Jones nei Rolling Stones, l'ex chitarrista dei John Mayall & the Bluesbreakers Mick Taylor, e promuovere il nuovo singolo Honky Tonk Women, che era stato pubblicato in Gran Bretagna il giorno 4.

A causa della morte improvvisa di Jones, l'evento si tramutò in un concerto in commemorazione del chitarrista scomparso, con Jagger che lesse sul palco un passo della poesia Adone di Shelley dedicandola a Brian, seguita dalla liberazione di centinaia di farfalle bianche nel cielo.

Funerale disertato

Qualche giorno dopo, alla cerimonia funebre ufficiale di Jones parteciperanno solo Bill Wyman e Charlie Watts, né Keith Richards né Mick Jagger si presenteranno al funerale.

Il nuovo arrivato: Mick Taylor.

Da parte sua, Mick Jagger non presenziò al funerale, e si assentò anche dalle sessioni per l'album nei mesi di luglio e agosto, per recarsi in Australia a partecipare alle riprese del film I fratelli Kelly sulla vita del fuorilegge australiano Ned Kelly, dove recitava nel ruolo del protagonista.

La sua fidanzata dell'epoca, Marianne Faithfull, avrebbe dovuto anch'essa partecipare alla pellicola, ma non poté farlo. La causa fu una overdose di sonniferi che la fece entrare in coma. Abbandonata la partecipazione al film, la Faithfull venne ricoverata in una clinica in Svizzera. Il ritorno di Jagger dall'Australia coincise con la pubblicazione della seconda compilation di successi del gruppo, Through the Past, Darkly (Big Hits Vol.2).

Registrazione

Anche se gli Stones avevano iniziato a registrare una prima versione di You Can't Always Get What You Want nel novembre 1968, ancora prima della pubblicazione di Beggars Banquet, le sessioni di registrazione per Let It Bleed iniziarono, sotto la guida del produttore Jimmy Miller, solo nel febbraio 1969 agli Olympic Sound Studios di Londra, continuando poi sporadicamente fino al novembre successivo.

Il disco è un forte ritorno al blues (come lo era stato anche il precedente Beggars Banquet), in particolare alla fonte del genere stesso come testimoniato dalla cover di Love in Vain di Robert Johnson, che la band fece propria aggiungendovi alcuni accordi supplementari e riarrangiandola in chiave country.

Proprio la country music è la seconda influenza predominante dell'album, insieme al rock, naturalmente. Brian Jones, ormai quasi del tutto estraneo al gruppo, suonò solamente in due brani, le percussioni in Midnight Rambler e l'autoharp in You Got the Silver. Il contributo del suo sostituto, Mick Taylor, è comunque ancora limitato, egli suona la chitarra in due tracce, Country Honk e Live with Me.

Keith Richards, che fino ad allora aveva cantato solo in duetto con Mick Jagger in alcune canzoni (ConnectionSomething Happened to Me Yesterday e Salt of the Earth), canta il suo primo pezzo completamente da solo, You Got the Silver. Sull'album è Richards a farsi carico di tutte le parti di chitarra (ritmica e solista) in assenza di Brian Jones.

Molti musicisti

Alle sessioni prendono parte diversi altri musicisti oltre agli Stones, tra i quali Ry CooderNicky HopkinsAl KooperJack NitzscheIan StewartBobby KeysMerry ClaytonMadeleine BellByron Berline, e Leon Russell. Nel corso delle sessioni vengono incisi molti brani.

Oltre a quelli poi finiti sull'album, vengono registrate anche Honky Tonk WomenAll Down the LineStop Breaking DownSweet VirginiaShine a LightLoving Cup (queste ultime cinque tutte successivamente inserite in Exile on Main St.), Sister Morphine, e i brani poi finiti sull'album semi-ufficiale Jamming with Edward!.

Il missaggio audio, e le varie sovraincisioni in post-produzione (come l'aggiunta del coro gospel del London Bach Choir in You Can't Always Get What You Want e il sax di Bobby Keys in Live with Me), vengono effettuate a Los Angeles, ai Sunset Sound Studios e agli Elektra Studios.

Copertina

La copertina del disco raffigura una scultura surreale ideata da Robert Brownjohn. L'immagine consiste nel vinile di Let It Bleed suonato dalla puntina di un antico fonografo, con in equilibrio sul perno centrale del giradischi un quadrante di orologio, una pizza, un contenitore per pellicole cinematografiche, un copertone di bicicletta, e una torta decorata con dei pupazzetti raffiguranti i Rolling Stones.

Il dolce venne preparato dall'allora sconosciuta presentatrice televisiva ed autrice di libri di cucina Delia Smith. Il retro della copertina dell'LP mostra la stessa immagine ma in stato di "devastazione totale", con la torta mangiata, il disco spezzato, ecc.

La grafica era ispirata al titolo di lavorazione di Let It Bleed, che avrebbe dovuto intitolarsi Automatic Changer. Sul retro di copertina appare inoltre la scritta "THIS RECORD SHOULD BE PLAYED LOUD" ("questo disco dovrebbe essere suonato ad alto volume").

Il concerto di Altamont

Il tour culminò nel famigerato concerto gratuito all'autodromo di Altamont (California) del 6 dicembre 1969. L'evento avrebbe dovuto essere nelle intenzioni degli Stones e degli organizzatori, la risposta della West Coast a "Woodstock" (che si era svolto sulla East Coast), ma si tramutò ben presto in un incubo.

Oltre agli Stones, nel concerto suonarono anche Carlos SantanaJefferson AirplaneFlying Burrito Brothers e Crosby, Stills, Nash & Young. Avrebbero dovuto partecipare anche i Grateful Dead, che però decisero di non esibirsi a causa degli incidenti e delle violenze che si stavano verificando nel festival.

Il concerto si svolse in un clima generale di terrore e violenza, principalmente a causa delle azioni della banda di motociclisti degli Hell's Angels, che erano stati incautamente reclutati per garantire la sicurezza dell'evento. Il tragico esito degli incidenti fu di tre morti accidentali e l'uccisione del giovane Meredith Hunter da parte di un membro degli Hell's Angels durante l'esibizione degli Stones.

Hunter venne ripetutamente pugnalato durante l'esecuzione della canzone Under My Thumb poiché accusato di aver estratto una pistola e averla puntata verso il palco in direzione di Jagger. L'omicidio venne filmato in diretta ed apparve nel film Gimme Shelter dei fratelli Maysles che documentò l'evento.

Nel numero del 21 gennaio 1970, la rivista Rolling Stone pubblicò uno speciale di 20 pagine sull'accaduto, intitolando l'articolo (un dettagliato resoconto del disastro non privo di critiche nei confronti degli Stones) significativamente "Let It Bleed".


Artist

The Rolling Stones è un gruppo musicale rock britannico, composto da Mick Jagger (voce, armonica, chitarra), Keith Richards (chitarre, voce), Ronnie Wood(chitarre, cori) e Charlie Watts (batteria, percussioni).

È una delle band più importanti e tra le maggiori espressioni di quella miscela tra rock e blues che è l'evoluzione del rock & roll anni cinquanta, da loro rivisitato in chiave più dura con ritmi lascivi, canto aggressivo e continui riferimenti al sesso e alle droghe.

Per la loro trasgressività furono contrapposti ai più rassicuranti Beatles, anche se tale contrapposizione fu spesso creata dagli stessi Rolling Stones che si comportavano in modo volutamente antitetico rispetto ai Beatles (con i quali ebbero peraltro sempre un ottimo rapporto di stima e amicizia), proponendo così un modello alternativo a uso e consumo della stampa musicale.

I Rolling Stones costituiscono una pietra miliare nell'evoluzione della musica rock del XX secolo, avendo dato voce al malcontento e di conseguenza alla protesta di intere generazioni, incarnando così il travagliato spirito dei grandi bluesman del passato e scegliendo il titolo di una canzone di uno di questi (Muddy Waters) come nome del loro gruppo.

I Rolling Stones sono stati ammessi nella Rock and Roll Hall of Fame nel 1989 e nella UK Music Hall of Fame nel 2004. La rivista Rolling Stone li colloca al quarto posto nella classifica dei più grandi artisti di tutti i tempi. Nella loro carriera hanno venduto più di 250 milioni di copie. Hanno pubblicato trentacinque album in studio, diciotto album dal vivo e numerose raccolte.

Video

Lyrics

I saw her today at the reception
A glass of wine in her hand
I knew she would meet her connection
At her feet was a footloose man
No you can't always get what you want
You can't always get what you want
You can't always get what you want
But if you try sometime
You'll find
You get what you need

I saw her today at the reception
A glass of wine in her hand
I knew she was gonna meet her connection
At her feet was a footloose man

(chorus)
You can't always get what you want (x3)
But if you try sometimes
Well, you might find
You get what you need

And I went down to the demonstration
To get my fair share of abuse
Singing, “We're going to vent our frustration
If we don't, we're going to blow a 50-amp fuse”

(chorus)

I went down to the Chelsea drugstore
To get your prescription filled
I was standing in line with Mr. Jimmy
And man, did he look pretty ill
We decided that we would have a soda
My favorite flavor, cherry red
I sung my song to Mr. Jimmy
Yeah, and he said one word to me, and that was “dead”
I said to him:

(chorus)

You get what you need, yeah, oh baby
I saw her today at the reception
In her glass was a bleeding man
She was practiced at the art of deception
Well I could tell by her blood-stained hands

You can't always get what you want
...

Testo

L’ho vista oggi alla reception
Un bicchiere di vino in mano
Sapevo che avrebbe incontrato il suo legame
Ai suoi piedi c’ era un uomo libero
No non si può sempre ottenere ciò che si vuole
Non si può sempre ottenere ciò che si vuole
Non si può sempre ottenere ciò che si vuole
Ma se si tenta delle volte
Lo troverai
Otterrai quello di cui hai bisogno

L’ho vista oggi alla reception
Un bicchiere di vino in mano
Sapevo che stava per incontrare il suo legame
Ai suoi piedi c’ era un uomo libero

(rit.)
Non si può sempre ottenere ciò che si vuole (x3)
Ma se si tenta delle volte
Beh, si potrebbe trovare
Otterrai quello di cui hai bisogno

E sono andato giù alla manifestazione
Per avere la mia giusta dose di abusi
Cantando, “Sfogheremo la nostra frustrazione
Se non lo facciamo, faremo saltare un fusibile da 50”

(rit.)

Sono andato giù alla farmacia di Chelsea
Per ritirare la tua prescizione
Ero in fila in piedi con Mr. Jimmy
E amico, sembrava piuttosto malata
Abbiamo deciso che avremmo bevuto una soda
Il mio gusto preferito, ciliegia rossa
Ho cantato la mia canzone a Mr. Jimmy
Sì, e mi ha detto una parola, e che era “morto”
Gli dissi:

(rit.)

Otterrai quello di cui hai bisogno, sì, oh baby
L’ho vista oggi alla reception
Nel suo bicchiere c’era un uomo sanguinante
Aveva praticato l’arte dell’inganno
Beh, l’ avrei potuto dire dalle sue mani macchiate di sangue

Non si può sempre ottenere ciò che si vuole
...

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