Rui Cardo Suggestions presenta grandi classici e perle nascoste, versioni ufficiali e live ricercati.
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I Santi Bevitori - Un Giorno Alle Poste
Song
La prima versione di Un Giorno Alle Poste è apparsa nell'EP Presto Verremo Alle Mani, successivamente è stata riarrangiata nell'album E' Stato Errore Umano.
Il video è stato girato in varie location di Roma, dal teatro Palladium, al Rock Art Club e alle strade del quartiere Garbatella. La regia è di Antonio Pettinelli.
Album
"Presto verremo alle mani" è il nostro EP d'esordio. Ci abbiamo lavorato con calma, ma con la vostra stessa inquietudine.
“E’ Stato Errore Umano” – uscito ad ottobre 2016 – segue di quasi 3 anni il precedente EP “Presto Verremo Alle Mani” (2014) e li conferma come una delle realtà più interessanti del panorama ‘emerso’ romano e più in generale nazionale: un paese, il nostro, che quando trova il tempo di voltarsi dall’altra parte rispetto agli zombie sacri da classifica, può ancora trovare il tempo di sorprendersi delle tante cose degne di nota che pure sono sempre lì, sotto i nasi di tutti noi.
L’album, anticipato dal singolo “Esterina”, è il primo vero e proprio del gruppo: un compendio delle loro influenze (alcune delle quali facilmente acciuffabili e descritte sopra) ma al contempo incredibilmente originale e fresco, non bastasse già il fatto che qualcuno ai giorni nostri possa imbracciare uno strumento e scrivere un pezzo (11 per l’esattezza) sbattendolo su tela come fosse una jam di 30 o 40 anni fa: un’improvvisazione tanto acida quanto ragionata, vittima un po’ del vino un po’ del passaparola di storie su storie che chiedevano solo di essere raccontate e messe nero su bianco.
Su tutte, segnalo (non me ne vogliano le altre): “L’Uomo Straccio”, “Non Ho Mai Fatto Il Cameriere”, “Canto di Natale”, “Un Giorno Alle Poste”, “I Santi Bevitori” e ovviamente la già citata “Esterina”.
Artist
I Santi Bevitori (Luca Bocchetti, Lucio Vaccari, Alessandro Lopane, Yuri Colafigli e Walter Brunetti), le loro canzoni e la loro musica: semplice, lineare, melodica, ispirata, autoirònica, bella.
Figli della migliore tradizione cantautorale italiana (quella più eclettica e suonata di Ivan Graziani, Edoardo Bennato e Ivano Fossati), ammiccanti e gelosi custodi del rock radicale di Hendrix, osservatori attenti della complessità dei Beatles e, perché no, del progressive (che fu) italiano e straniero.
Orgogliosamente romani, i nostri 5 girano i palchi della Capitale alla ricerca di una consacrazione più o meno definitiva che passa anche per l’attenzione di voi che leggete, invischiati (sempre loro) nella missione impossibile di uscire indenni (e sobri) da uno dei tanti aperitivi tristi che qualcuno ha avuto l’idea (forse geniale) di definire “scena” contro ogni idea di ‘reciproca fratellanza’, stima e solidarietà.
Forza Santi Bevitori.
Testo
E me ne resto qui
Contando gli attimi
Intanto un vecchio si lamenta
Fisso su quel display
Sempre il numero sei
Mentre io ho il centosettantotto
Intrappolato come un ratto
Sto rassegnato e in fila aspetto
E un po di vita se ne va
Di colpo il panico
Tre loschi uomini
Armati di pistola e rabbia
Gridano e fremono
Le poste tacciono
E tutti con il muso a terra
Passamontagna sulla faccia
Non lasceranno alcuna traccia
Ma casse vuote e un brivido
E quindi un balordo
Mi consegna il sacco
Mi intima secco tu reggilo aperto che è meglio per te
E quanti contati mi danzan davanti
La grande occasione che fa l'uomo ladro sta volta e per me
Ed è deciso ormai che io venga con voi
Su avanti diamocela a gambe
Il quinto complice ci aspetta in macchina
Bestemmia e grida di sbrigarsi
Gia sogno mari tropicali
E vaffanculo alle cambiali
Ed al lavoro che nn c'è
Ma quindi una guardia
(Madonna)
Non l'avevo vista
Mi fa lo sgambetto così mi cappotto e non mi rialzo più
Ed i miei compari
Con sacco e denari
Son già ben lontani puntando quei mari che io non vedrò
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