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Vinicio Capossela - Il Povero Cristo
Song
Il cantautore ha scelto come location per la clip del suo ultimo singolo la cittadina simbolo dell’accoglienza dei migranti. Nel backstage anche il sindaco “sospeso” Mimmo Lucano
Il prossimo lavoro di Capossela, Ballate per uomini e bestie, di cui Il povero Cristo fa parte, e che uscirà il prossimo 17 maggio, undicesimo lavoro dell'artista, è
«un cantico per tutte le creature, per la molteplicità, per la frattura tra le specie e tra uomo e natura»
e per questo è stato anticipato da un brano che parla dell'incapacità dell'uomo
«di salvarsi seguendo il precetto in cui è racchiusa tutta la Buona Novella: "Ama il prossimo tuo come te stesso"»
Il povero Cristo è, appunto,dedicato da Capossela:
«A Riace, a chi lotta per mettere in pratica la buona novella»
Oltre al borgo che fa da sfondo alle parole e alla musica di Caposselaanche la scelta del protagonista ha un valore simbolico ed è un rimando cinematografico e culturale; a interpretare il Povero Cristodel cantautoresarà infatti l'attoreEnrique Iatzoqui, il celebre e iconico Gesù de Il Vangelo secondo Matteodi Pier Paolo Pasolini. Ma con quel "Buona Novella" probabilmente Capossela strizza l'occhio all'album sui vangeli apocrifi di Fabrizio De Andrè.
Videoclip
Oltre a Iatzoqui, interprete del videoclip sarà anche Marcello Fonte, vincitore della Palma d''Oro a Cannes nel 2018 come miglior attore protagonista per aver vestito i panni del "Canaro della Magliana" nel film Dogman di Matteo Garrone. Nel cast anche la ballerina e conduttrice televisiva Rossella Brescia, già apparsa innumerose clip musicali di successo.
La fondazione Calabria film Commission, nata nel 2006 con l’obiettivo di incoraggiare e stimolare lo sviluppo dell’industria cinematografica in Calabria, specifica che la scelta del borgo simbolo d'accoglienza come location è stata presa «come reazione possibile alle crescenti tendenze xenofobe e di paura verso il diverso». Il presidente della regione Calabria Mario Oliverio si è dichiarato lieto che «artisti di respiro internazionale hanno abbracciato la causa di Riace, un modello di coesistenza di etnie che funziona e di cui noi andiamo fieri».
Secondo il presidente Oliverio, inoltre, l'opera di Capossela «contribuirà a promuovere il messaggio di integrazione che parte da Riace. Un luogo che rappresenta una risposta concreta al fenomeno dell'immigrazione». Per Oliverio Riace rimane «un modello affermato di inclusione che proietta la Calabria a livello mondiale come terra di solidarietà e comunanza».
La sceneggiatura del video è stata scritta dallo stesso Capossela con Miriam Rizzo, per la regia di Daniele Ciprì, che firma anche la fotografia. Il montaggio è curato da Dario Indelicato e i costumi sono di Grazia Colombini, mentre le scenografie sono di Gianluca Salomone. La pellicola è stata prodotta da Groenlandia con il sostegno della Calabria film Commission.
Album
«...queste sono ballate per uomini e bestie,
nate in tempo di rinnovate pestilenze.
Ballate nate per obliare la peste,
finiscono per farne materia del canto,
che è un modo di fortificare anticorpi…»
(Vinicio Capossela)
Ballate per uomini e bestie è l'undicesimo album in studio del cantautore italiano Vinicio Capossela. L'album, pubblicato il 17 maggio 2019, è prodotto da La Cùpa e distribuito da Warner Music.
L'uscita è stata anticipata dal brano Il povero Cristo, pubblicato il 17 aprile 2019; nella presentazione del singolo, Capossela definisce l'album:
Un cantico per tutte le creature, per la molteplicità, per la frattura tra le specie e tra uomo e natura
L'album ha vinto la Targa Tenco 2019 come migliore album in assoluto.
Il disco
Nella pagina dedicata all'album sul sito ufficiale dell'autore si legge:
“Ballate per uomini e bestie” è un’opera di grande forza espressiva che guarda alle pestilenze del nostro presente travolto dalla corruzione del linguaggio, dal neoliberismo, dalla violenza e dal saccheggio della natura.
In un’epoca in cui il mondo occidentale sembra affrontare un nuovo medioevo inteso come sfiducia nella cultura e nel sapere e smarrimento del senso del sacro, Capossela sceglie di pubblicare un canzoniere che, evocando un medioevo fantastico fatto di bestie estinte, creature magiche, cavalieri erranti, fate e santi, mette in mostra le similitudini e il senso di attualità che lo legano profondamente alle cronache dell’oggi.
Il racconto e il canto divengono strumento per tentare un riavvicinamento al sacro e alle bestie, indispensabile punto di accesso al mistero della natura, anche umana. La forma scelta da Capossela per questa sua nuova impresa artistica è quella della ballata, come occasione di pratica metrica e di svincolamento dalla sintesi.
La ballata prende il caos delle parole in libertà, l’esperienza liquida del divenire, le riduce a storia e le compone nel fluire di strofe. Tra i quattordici brani che compongono l’album non mancano poi canzoni ispirate alla grande letteratura, da testi medievali alle opere di poeti amati come Oscar Wilde e John Keats.
L'album è stato presentato dall'autore alla stampa il 16 maggio 2019 a Milano, alla Chiesa di San Carlo al Lazzaretto.
Il disco è stato registrato tra Milano, Montecanto – in Irpinia, terra d’origine di Capossela – e Sofia, in Bulgaria. Numerose sono state anche le collaborazioni per la realizzazione del progetto, che vede tra i suoi protagonisti Massimo Zamboni, Raffaele Tiseo, Stefano Nanni, Alessandro Stefana, Andrea Lamacchia,Teho Teardo, Marc Ribot, Daniele Sepe, Jim White, Georgos Xylouris e infine l’Orchestra Nazionale della Radio Bulgara.
Artist
Vinicio Capossela (Hannover, 14 dicembre 1965) è un cantautore, polistrumentista e scrittore italiano.
Capossela ha anche scritto alcuni libri, tra cui Non si muore tutte le mattine uscito nel marzo 2004 e Il paese dei coppoloni del 2015. È uno tra gli artisti con il maggior numero di riconoscimenti da parte del Club Tenco, con quattro Targhe Tenco e un Premio Tenco alla carriera.
Nato in Germania, da genitori originari dell'Irpinia (il padre, Vito, è di Calitri, la madre di Andretta), viene chiamato Vinicio, pur non essendo questo uno dei nomi della tradizione familiare, come omaggio al celebre fisarmonicista Vinicio, autore di molti dischi per la Durium negli anni sessanta, di cui il padre è fan.
Torna poco dopo in Italia con la famiglia e si stabilisce in provincia di Reggio Emilia. Cresce artisticamente nei circuiti underground dell'Emilia-Romagna, fino ad essere notato da Francesco Guccini, che lo porta al Club Tenco che lo lancia.
Testo
Il povero Cristo
È sceso dalla croce
Per prima cosa ha appreso
La condizione atroce
Amar la vita e vivere
Ed essere felice
Amar la vita e vivere
Sapendo di morire
Ma invece di un fratello
Vedere nel suo simile il primo da affogare
Se appena è un po' più debole
Il povero Cristo
Ha visto com'è l'uomo
Che il povero Cristo
Mangia verze e patate
E intanto chi gli è sopra
Si gode oro e alloro
E ammucchia per sé solo
Ricchezze smisurate
Ma appena gliele ha tolte
Non divide in uguaglianza
Ma del padrone apprende
Il pensiero e l'arroganza
E intanto nel mondo una guerra è signora della Terra
Il povero Cristo
È sceso dalla croce
Si è messo sulla strada
E va ascoltando voci
C'è chi lo tira a destra
Chi lo spoglia a sinistra
Tutti lo voglion primo
Nella loro lista
Ma piuttosto che da vivo
A dare il buon ufficio
È meglio averlo zitto
E morto in sacrificio
E intanto nel mondo una guerra è signora della Terra
E intanto nel mondo una guerra è signora della Terra
Il povero Cristo
È sceso dalla croce
E Cristo come era
Ha incontrato l'uomo
Aveva un paio di baffi
E un coltello da affilare
Lo sguardo torvo non
Smetteva di sfidare
E gli ha detto "Cristo, spostati e lasciami passare
Non voglio sentir prediche, ho già molto da fare"
E intanto nel mondo una guerra è signora della Terra
Il povero Cristo
È sceso dalla croce
E ha visto che per l'uomo
Non può esserci unità
Non una cosa sola
Cattiva oppure buona
Ma a pezzi frantumati
Com'è stato creato
Dovrà sempre mentire a chi gli sta vicino
Perché c'ha dentro il cuore piu' stanze di un casino
E intanto nel mondo una guerra è signora della Terra
E intanto nel mondo una guerra è signora della Terra
Il povero Cristo
È tornato sulla croce
Con il dono che
A tutti qui ha portato
La buona novella dove per scritto e messo
Ama il prossimo tuo come fosse te stesso
Ma troppo era difficile forse anche oltre l'umano
Così si è ritirato, all'uomo ha rinunciato
Una veste di silenzio si è cucito addosso
Il povero Cristo tace, grida all'uomo a più non posso
alcuni estratti sono presi da Wikipedia - alcuni testi delle canzoni che non sono scritti e tradotti personalmente sono prelevati dal web da siti come lyricfind, musixmatch